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In Sicilia nasce la Valle dell'Idrogeno: da qui l'energia pulita può arrivare in tutta Italia

Nuovi accordi per lo sviluppo di due grandi poli di produzione di idrogeno verde, da utilizzare come risorsa alternativa ai combustibili fossili, perché non emette CO2

  • 28 aprile 2025

La Sicilia fa un passo avanti per la conversione all’idrogeno green, annunciati infatti nuovi accordi per lo sviluppo di due grandi poli di produzione di idrogeno verde in Sicilia. Il più recente è quello tra la società Duferco Energia e Ansaldo Green Tec che presentano il progetto Hydrogen Valley nella località di Giammoro, in provincia di Messina.

Grazie al contributo dei fondi del Pnrr con un investimento di 10 milioni di euro, si intende realizzare un nuovo Elettrolizzatore ad alta efficienza da 1MW di potenza che riuscirà a produrre circa 100 tonnellate di idrogeno all’anno.

Poco tempo prima, anche in provincia di Siracusa, la società Isab proprietaria della raffineria di petrolio ha siglato un accordo con due aziende internazionali, il Family office francese Enego e Axpo, azienda produttrice di energia rinnovabile in Svizzera con piani di sviluppo nel mercato dell’idrogeno.

Le aziende partner hanno avuto l’incarico della progettazione di un impianto per la produzione e gestione di idrogeno green con sito nell’area industriale di Priolo. In un’ottica green si intende riconvertire l’area esistente per ridurre le emissioni di CO2 nella fase di costruzione.

Grazie a un investimento iniziale superiore a 200 milioni di euro è nato il progetto denominato Hynego che prevede anche qui la realizzazione di un elettrolizzatore; questi sistemi sfruttano il processo di elettrolisi per ricavare idrogeno dall’acqua, con una potenza di 100MW e con una predisposizione per raggiungere in futuro una potenza di 300MW; tale potenza sarà fornita da un impianto fotovoltaico realizzato in loco, cosi da poter produrre tonnellate di idrogeno (H2) al giorno.

Allo stesso modo nel sito di Giammoro verrà impiegato un impianto fotovoltaico da 4MW per alimentare un Elettrolizzatore ad alta efficienza con una buona flessibilità operativa che utilizza una tecnologia innovativa chiamata AEM ( Anion Exchange Membrane – Membrana a scambio Anionico ) questo sistema riduce i costi garantendo una produzione giornaliera di 500kg di idrogeno verde puro al 99,9%.

Tutto ciò porterà beneficio alle aree limitrofe agli stabilimenti destinando buona parte delle risorse alla decarbonizzazione dei settori industriali strategici, tra cui la siderurgia e la logistica. La società Isab intende infatti fare uso di una quota dell’idrogeno prodotto per alimentare direttamente la raffineria di petrolio di proprietà della stessa azienda che si trova anch’essa nell’area industriale di Priolo.

L’idea di Isab sarebbe quella di fare uso dell’idrogeno come risorsa alternativa ai combustibili fossili necessaria per alimentare la raffineria.

Inoltre, l’idrogeno prodotto potrà essere impiegato direttamente in loco aprendo la possibilità allo sviluppo di un mercato dell’idrogeno per la mobilità dei veicoli di cui potranno giovarne direttamente le popolazioni limitrofe alle aree degli stabilimenti di produzione.

La linea dei progetti presentati segue la via dello sviluppo nell’impiego dell’idrogeno con l’auspicio di realizzare una vera e propria Hydrogen Valley nella Sicilia orientale. Da un punto di vista più esteso lo sviluppo di centri di produzione di idrogeno verde potrebbero essere inseriti a livello nazionale in un piano per la realizzazione di una rete comune per il trasporto dell’idrogeno, grazie all’allaccio dei centri di produzione alla rete di gasdotti esistenti, adattati anche per la distribuzione dell’idrogeno nelle aree di necessità su tutto il territorio nazionale.

L’idrogeno può diventare una risorsa rinnovabile di interesse strategico per la lotta al cambiamento climatico, infatti l’idrogeno è un gas altamente infiammabile che, a differenza dei combustibili fossili, non emette CO2 nell’atmosfera se infiammato, questa caratteristica lo rende un ottimo sostituto che ben si adatta a sostituire i combustibili fossili in molti settori produttivi perché può essere facilmente adattato a molti impianti termici attualmente in uso nel modo, come le centrali termo-elettriche per la prodizione di energia elettrica, che attualmente, in Italia, viene prodotta per gran parte utilizzando il gas naturale come energia primaria.

Grazie al gran numero di applicazioni che potrebbero scaturire dall’impiego di idrogeno prodotto con energia rinnovabile, si potrebbe agevolare, oltre alla produzione di energia elettrica, la decarbonizzazione di molti settori come anche la filiera dei trasporti su gomma e marittimi che sono considerati “Hard to abate”, cioè sistemi molto inquinanti che risultano difficili da essere sostituiti con sistemi tecnologici alternativi che si adattano all’esercizio a cui sono preposti.
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