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Il rientro a scuola sotto i colori di Igor: allo Sperone il nuovo murale dedicato ai bambini

Si intitola “Io sono te” il nuovo dipinto che l'artista palermitano Igor Scalisi Palminteri dedica all’infanzia e si inaugura mentre la scuola torna ad accogliere i bambini

Elena Cicardo
Digital strategist
  • 14 settembre 2020

“Io sono te”, il murale di Igor Scalisi Palminteri allo Sperone di Palermo

Si intitola “Io sono te” il nuovo dipinto dell’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri che come tela ha scelto stavolta un muro di 18 metri di una palazzina del quartiere Sperone, vicino alla scuola Pertini vandalizzata durante il lockdown.

L’opera, dedicata all’infanzia, viene inaugurata la mattina del 14 settembre mentre la scuola torna ad accogliere i bambini e non è un caso.

«Noi abbiamo fortemente voluto riaprire il 14 - racconta la preside dell’Istituto comprensivo Sperone-Pertini Antonella Di Bartolo. - Malgrado i banchi monoposto non siano ancora arrivati, abbiamo organizzato gli spazi e abbiamo preso tutte le precauzioni per far entrare i bambini e i ragazzi in sicurezza, per farli tornare in classe in presenza, aspetto fondamentale in un contesto in cui non è così scontato cogliere il diritto di frequentare la scuola e in cui la didattica a distanza ha mostrato i suoi limiti».

Il soggetto del murale è un bambino con le braccia alzate. «Voglio raccontare un’infanzia che soffre nella nostra città e che soffre in tutto il mondo - spiega l’artista che dedica il muro alla figlia di 5 anni e insieme a lei a tutte le bambine e i bambini della città con cui lavora spesso. - Con le braccia forse chiede aiuto o forse ci chiede di andare in alto, di elevarci al di sopra di questo cemento che c’è allo Sperone, al di sopra della sporcizia e della trascuratezza.
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E dietro di sé proietta un’ombra che disegna un bambino in croce. Spero che questo dipinto sia di buon auspicio perché l’ombra della croce, della sofferenza e della trascuratezza possiamo mettercela alle spalle».

L’opera è realizzata in collaborazione con Beyond Lampedusa e fa parte del progetto internazionale “One voice”, movimento sociale nato durante i momenti più difficili della pandemia che promuove l'arte pubblica come mezzo per ispirare e unire le comunità e ha coinvolto artisti di cinque continenti. Fondazione Sant’Elia ne esporrà le opere degli artisti siciliani il 16 settembre.

Quello tra Igor Scalisi Palminteri e la scuola Sperone-Pertini è un percorso già avviato lo scorso anno con il murale “Sangu e latti” e proseguirà con l’obiettivo di portare l’arte alle persone, contribuire al rilancio del quartiere e alla costruzione di una città nuova che riesca a guardare con più fiducia al futuro, nella ferrea convinzione che la bellezza sia fondamentale per operare il cambiamento. La visione è quella di una serie di installazioni a cielo aperto in un quartiere per troppo tempo marginalizzato e abbandonato al degrado.

«Non è facile essere bambini a Palermo - continua la preside Di Bartolo - ed è ancora più difficile allo Sperone dove non ci sono i servizi e gli spazi. Questo bambino siamo tutti noi, ci passa il testimone e ci richiama all’impegno. Del resto è necessario riprogettare il domani, come spesso anche retoricamente è stato detto in questi mesi. Ci siamo chiesti che insegnamenti trarre dal lockdown, che futuro immaginarci.

Io ritengo che partire dall’infanzia, dal suo diritto di cittadinanza e dal dialogo con la città sia importante, perché la città ci educa e noi educhiamo la città. Si fa scuola all’interno delle aule ma soprattutto fuori dalle aule e quale migliore occasione adesso che le aule sono troppo strette? Investire nell’infanzia vuol dire investire nel futuro, nella ricerca, nelle competenze a cui tanto si è fatto affidamento proprio in questi mesi».

Il dipinto è stato accolto con entusiasmo dagli abitanti dello Sperone. Su Facebook, residenti ed ex studenti manifestano la loro riconoscenza per una scuola che ha saputo fare rete e ha saputo dialogare con il territorio, diventando un solido punto di riferimento per tutto il quartiere.
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