AMBIENTE
Il progetto di recupero per Eraclea Minoa è al palo: si litiga per la sabbia da usare
Il progetto è fermo all’assessorato regionale Ambiente: c'è indecisione sul colore della sabbia. E intanto ogni giorno la spiaggia di Eraclea viene ingoiata dal mare
Il litorale eroso di Eraclea Minoa
Il progetto è fermo all’assessorato regionale Ambiente. E intanto ogni giorno la spiaggia di Eraclea viene rosicchiata via, ingoiata dal mare che spesso arriva perfino alla vicina pineta sradicando gli alberi. Oggi è una lingua di sabbia di pochi metri di larghezza, una volta era un lido da cartolina. E tuttavia il progetto per riportarla al vecchio splendore inciampa di continuo.
Qualche mese fa, quando sembrava arrivato al traguardo, c'è stato lo scioglimento della V commissione (travolta dall’inchiesta sul caso Arata) a sgambettare l’appalto. Il progetto è stato realizzato dal commissario regionale per il Rischio idrogeologico, Maurizio Croce. Costerà 4 milioni e mezzo e prevede di realizzare tre pennelli a mare, nei punti principali del lungo golfo. Si tratta di barriere di scogli che risulterebbero in gran parte invisibili ma che fermerebbero l’avanzata del mare.
Una soluzione al groviglio burocratico potrebbe averla trovata lo stesso Croce, che ha risposto alla richiesta dell’assessorato Ambiente chiedendo a sua volta di avviare comunque l’iter dell’appalto, pubblicando il bando, e di fornire la caratterizzazione della sabbia in corso d’opera quando partiranno effettivamente gli scavi. Il tutto per evitare di perdere anche la prossima stagione estiva visto che, dopo l’appalto, serviranno almeno 8 mesi per completare il progetto. E dunque bisogna iniziare a lavorare entro ottobre.
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