ITINERARI E LUOGHI
"Il Genio di Palermo", tre weekend tra i tesori: luoghi, passeggiate ed esperienze
La terza edizione di questa importante manifestazione, con visite a 17 luoghi della città e 25 esperienze, si apre venerdì 19 aprile e si chiude il 5 maggio. I dettagli
Il genio di Palermo (foto da Antudo)
Il nume laico della città, molto più antico della Santuzza, ma non per questo meno amato: meno trionfale e più quotidiano, è il protettore degli artisti, dei narratori, dei sognatori, dei geni, appunto, di tutti coloro che hanno lasciato traccia nella vita. E saranno professori universitari, esperti, storici e scrittori a rintracciarlo nei diversi aspetti che può assumere il talento.
La terza edizione del Genio di Palermo, coinvolge in tre week end luoghi chiave della città e si apre venerdì prossimo (19 aprile) e va avanti per tre weekend fino al 5 maggio.
Raccoglie 17 luoghi 25 esperienze e 12 passeggiate d’autore, molte delle quali inedite e legate a volumi appena pubblicati, oltre alle passeggiate tematiche alla scoperta della città.
Il festival, organizzato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori insieme con l’Università di Palermo, rientra nel solco della Terza Missione dell’Ateneo, con l’obiettivo di favorire il trasferimento di conoscenza sul territorio, e coinvolgere la comunità.
La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Le Vie dei Tesori insieme con l’Università di Palermo, nel solco della Terza Missione dell’Ateneo, con enti pubblici e privati che partecipano al progetto.
Una vera caccia al tesoro nel segno della creatività e dell’intraprendenza, spesso con il contributo di professori universitari, esperti, storici e scrittori.
Finora il festival ha cercato e trovato il Genio in antiche residenze nobiliari, arazzi e giardini, nella creatività dei suoi artisti, ma in questa terza edizione lo declinerà anche sulle tracce della sua patrona religiosa, Santa Rosalia, nell’anno in cui cade il 400° anniversario del Festino. Genio come figura identitaria della città ma anche, in senso esteso, come parola che indica talento, capacità di intuizione e di innovazione di cui l’Università vuole essere incubatore e lievito.
Disseminato per la città, il Genio è un vecchio austero che ha ai piedi un cane simbolo di fedeltà e, avvinghiato al braccio, un serpente emblema di continua rinascita, sorride sornione alla patrona Rosalia e traccia un filo rosso che attraversa palazzi, fontane, piazze, molte delle quali sono visitabili come luoghi, o si possono scegliere tra i percorsi tematici delle esperienze.
A partire da un luogo inedito, appena restituito alla comunità, come è Palazzo Alliata di Pietratagliata, il retiro di Raniero, il principe mago che qui si rinchiuse per 35 anni, dedito alle scienze occulte e ai suoi studi di entomologo.
Ritroveremo il Genio nell’arazzo settecentesco di Palazzo Comitini, tra i ritratti di personaggi illustri nel Famedio di Casa Professa, nei marchingegni ingegnosi dell’Archivio comunale o quelli ideati dai re Borbone alla Casina Cinese, vero esempio di genialità al servizio della privacy ante litteram.
Si viaggia tra le note del Conservatorio o nei sontuosi salotti di Villa Niscemi, nel chiostro di San Maria del Gesù o scendendo tra i segreti delle Repentite; tra i pupi del Museo Pasqualino e le collezioni di Palazzo Asmundo (non dimenticate di affacciarvi dal balcone che guarda alla Cattedrale).
Alzare lo sguardo sull’affresco sopravvissuto di Palazzo Costantino o ammirare il restauro di Palazzo Oneto di Sperlinga; e ancora, ecco la precisione ingegneristica delle canalizzazioni dell’acqua potabile, dalle sorgenti del Gabriele ai serbatoi di San Ciro; e – se si è nei pressi - , non vanno perse la chiesetta di San Ciro che si osserva dall’autostrada e, poco lontano, le Grotte dei Giganti con la loro storia che si insinua nella seconda guerra mondiale.
Luoghi e esperienze
Ritornano i voli sulla città sul Piper cercando il Genio dall’alto, o i viaggi via mare di Lisca Bianca lungo la costa alla scoperta di cupole e torri; ci si immerge tra i motori a reazione e altri meccanismi con Giuseppe Genchi, curatore della collezione universitaria; si potranno contare a una a una le 5000 mattonelle di Stanze al Geniocon Pio Mellina, e distinguere marsine, mise da sera e divise al Museo del Costume con Pietro Piraino; entrare al tramonto all’Orto Botanico o assaporare un aperitivo a Palazzo Asmundo, abbracciando la Cattedrale; scoprire la prima santa Rosalia al Museo Diocesano guidati dal responsabile scientifico Pierfrancesco Palazzotto; scoprire due mostre in corso a Villa Zito con i curatori: i capolavori su santa Rosalia di Van Dyck e Pietro Novelli con Sergio Intorre, e il pittore della Palermo Felicissima, Ettore de Maria Bergler con Cristina Costanzo.
Con i frati del convento di Santa Maria del Gesù, si cercherà il segno di San Benedetto il Moro, ma si distingueranno anche le tombe famose nel cimitero monumentale. Al Conservatorio allievi e professori faranno conoscere i luoghi e proporranno piccoli recital, al Teatrino degli Argento rivivranno le storie dei pupi.
Luoghi inediti? Eccoli: dalla giovane start up femminile Martha (Music Art House Academy) che apre il giardino segreto e la dimora liberty e farà ascoltare arie del tempo dei Florio. A Villa Belmonte all’Acquasanta dove ritrovare i simboli esoterici dei nobili illuminati, alla Casa di Thule per capire cosa muove un collezionista appassionato innamorato della bellezza come Tommaso Romano.
A fianco di queste visite, ecco una nuova "costola" del programma, anticipazione di un progetto più organico che farà parte delle Vie dei Tesori a ottobre: professori, storici, botanici, appassionati - che negli ultimi mesi hanno pubblicato volumi legati alla storia della città - affiancheranno le guide autorizzate per esperienze tematiche in siti scelti ad hoc.
Con Pietro Todaro, instancabile ricercatore delle viscere di Palermo, si scopriranno le Sorgenti del Gabriele; con il botanico Giuseppe Barbera, quel giardino di biodiversità che è la Favorita, e con Tommaso La Mantia, le colture che un tempo abitavano Fondo Micciulla; e ancora, con Giovanni Fatta, già professore di Architettura tecnica, le logge segrete da cui monache scrutavano senza essere viste, e sulle tracce di Fulco di Verdura, Francesco Lo Piccolo, docente di Biblioteconomia proporrà un’esperienza a Villa Niscemi.
E mentre Giuseppe Cipolla e Alfredo Milazzo troveranno le tracce dei due fratelli scultori, Benedetto e Pasquale Civiletti, lo storico appassionato Salvatore Savoia addirittura raddoppierà: recuperando le fattezze del Marchese di Villabianca dal suo ritratto nel Famedio di Casa Professa, e raccontando aneddoti e storie ambientate nel chiostro di San Domenico.
Una semina di conoscenza che dalle aule dell’Università e dei luoghi di produzione culturale scende in strada, a fare della cultura un lievito di crescita della comunità.
Le passeggiate
Nelle dodici passeggiate tematiche dei tre weekend, le guide autorizzate saranno affiancate dagli esperti tra meraviglie botaniche, tesori d’arte, collezioni scientifiche, sulle tracce del Basile o del Grand Tour, tra spazi pubblici e luoghi privati, aree verdi e borghi art nouveau.
Si cercherà il genio di Carlo Scarpa, si parlerà di poveri vicoli e grandi affabulatori, geni e truffatori; si ritroveranno i Florio e si cercheranno gli ultimi Gattopardi per palazzi e tenute, si passeggerà per Palermo cercando la tradizione di Santa Rosalia o i racconti di Pitrè. Tutte le passeggiate sono consultabili sul sito delle Vie dei Tesori.
Ho scelto il Sud
Restare o tornare al Sud è una scelta meno raccontata di quella di chi se ne va, ma ci sono tante storie di chi in Sicilia ha costruito opportunità e occupazione, spesso dopo avere studiato o lavorato fuori.
Professionisti che decidono di rimettersi in gioco nella propria terra, per costruire, recuperare, condividere, facendo tesoro dell’esperienza acquisita altrove. Ritorna il progetto dello scorso anno: i protagonisti - artisti, professori, imprenditori, artigiani, politici di domani incontreranno i ragazzi delle scuole.
Tre gli appuntamenti previsti: venerdì prossimo (19 aprile) alle 11.30 al liceo scientifico "Nicolò Palmeri" di Termini Imerese dove partecipano anche il liceo classico "Gregorio Ugdulena" e l’istituto tecnico commerciale "Stenio". E il 3 maggio a Palermo, prima alle 9 al liceo linguistico “Ninni Cassarà” e poi alle 11.30 all’istituto professionale “Pietro Piazza”.
Info luoghi e coupon
Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite; da 10 euro per 4 visite, da 3 euro per un singolo ingresso. I coupon multi-ingresso sul sito www.leviedeitesori.com e nella sede delle Vie dei Tesori, in via Duca della Verdura 32, tutti i giorni dalle 10 alle 18. Info al numero 091 8421309 o scrivendo a info@leviedeitesori.it.
Agli ingressi dei luoghi sono disponibili solo coupon da 3 euro. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più persone, anche simultaneamente in posti diversi, fino a esaurimento. Consigliata la prenotazione sul sito.
Chi non prenota può presentarsi sui luoghi, ma potrà entrare solo se ci sono ancora posti disponibili. A tutti coloro che acquisteranno un coupon, gli verrà inviato per mail il codice QR, come una carta d’imbarco. Chi prenota riceverà per mail un altro coupon che indica luogo/data/orario scelto per le visite e dovrà presentarlo agli ingressi.
Un coupon da 8 euro è valido per una passeggiata (con prenotazione on line o ingresso sul luogo).
Le esperienze prevedono contributi differenti e vanno prenotate on line sul sito. Il programma del festival è consultabile online con tutte le info necessarie e tanti approfondimenti per partecipare alle visite ai luoghi e alle esperienze.
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