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Il futuro in Germania ma il loro "nido" resta Palermo: due 30enni che sognano di tornare

È tanto grande la rabbia quanto l’amore. Per loro l'Isola potrebbe essere molto più di quello che è in realtà adesso: vi raccontiamo la storia di Alessandra e Andrea

Sara Abello
Giornalista
  • 14 dicembre 2024

Alessandra e Andrea

Quando pensiamo alla Germania, oltre agli inevitabili accostamenti con birra, wurstel e crauti, è la sua natura rigogliosa ad esser protagonista nella nostra mente con le sue distese sconfinate.

Fin qui nulla di stupefacente, se non che nella vastità del mondo di siciliani emigrati all’estero vi siano proprio una palermitana e un monrealese che, trasferitisi ormai cinque anni fa, lavorano come capi squadra nel settore del verde a Francoforte e dintorni. Insomma sono andati là ad "insegnargli il mestiere".

Si tratta di Alessandra e Andrea, due trentenni che dal loro trasferimento in Germania nel 2019, da una Palermo che, come per tanti altri giovani che hanno vissuto un’esperienza analoga, li ha fatti sentire rifiutati.

Hanno avuto modo di scoprire il bello e il brutto di una terra che può sì essere accogliente e ricca di possibilità ma al contempo difficile per lingua e burocrazia.

Alessandra è cresciuta a Bonagia, figlia unica, conduceva qui una vita normalissima: gli studi in scienze e tecnologie agrarie a Palermo, la specialistica in scienze e tecnologie alimentari presso la facoltà di agraria a Catania.
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Un’esistenza serena tra casa, studio e amici che mai le avrebbe fatto immaginare di ritrovarsi a lavorare e vivere in Germania qualche tempo dopo.

Tutto inizia cinque anni fa quando, finiti gli studi e inviati innumerevoli candidature per posizioni lavorative in tutta la Sicilia e non, con consequenziali silenzi o rifiuti dall’altra parte, Alessandra decide di seguire il consiglio di alcuni familiari già presenti a Francoforte che la spronavano a raggiungerli.

Dopo tutte quelle risposte improbabili ricevute da potenziali datori di lavoro che la reputavano troppo specializzata o senza alcuna esperienza...nè tanto nè quanto insomma...la presenza di un appoggio in Germania rappresentava per lei una motivazione valida per lo meno per provare.

È Andrea, il suo ragazzo, che va in avanscoperta un mese prima di Alessandra, per iniziare a "tastare il terreno".

L’impatto iniziale, come prevedibile, non è stato proprio positivo perché si sono trovati dinanzi una situazione ben più complicata di quella che gli era stata preannunciata.

Un trasferimento non è mai semplice da nessuno dei punti di vista lo si osservi: da una parte l’aspetto affettivo e poi quello pratico con iter burocratico, ricerca del lavoro e di un’abitazione che potesse accoglierli. Per due mesi rimangono a casa di questi parenti e pagano loro un affitto per una stanza minuscola e senza alcun mobile.

Andrea, durante quel primo mese, aveva persino dormito su un divanetto troppo piccolo per ospitarlo tutto... così con l’arrivo di Alessandra hanno provveduto all’acquisto di un armadio e un divano letto.

Niente lussi ma il primo passo per definire il loro futuro all’estero insieme. Il primo lavoro non rispecchiava le aspettative di nessuno dei due: entrambi in due differenti catene di fast food.

Non si sono persi d’animo però, e anzi l’inizio incerto li ha spronati ad impegnarsi per migliorare la situazione e trovare prima di ogni cosa una nuova casa e uscire da quel brutto contesto in cui si trovavano.

In questo hanno avuto il prezioso supporto dei loro genitori che li hanno aiutati economicamente per la loro prima casa che si trovava a Bad Vilbel.

Nel frattempo Andrea, nonostante la pandemia, era stato assunto in una grossa azienda di giardinaggio, la più grande dell’Assia. Alessandra invece, si è trovata purtroppo a perdere il lavoro a causa del Covid e a rimanere disoccupata per circa un mese.

Il capo dell’azienda dove aveva iniziato a lavorare il suo ragazzo, non potendo assumerla, le ha dato la possibilità di lavorare per un’azienda in subappalto, sempre nell’ambito del giardinaggio.

Così l’1 maggio del 2020 inizia e poi, nel settembre dello stesso anno, viene assunta nella stessa azienda di Andrea. Oggi, dopo aver seguito un corso di lingua ed avendo avuto contatti solo con gente che parla tedesco, Alessandra e Andrea sono diventati addirittura capi squadra.

Con non pochi sacrifici, sia loro che dei genitori, hanno acquistato un appartamento che li rende molto felici perché hanno così dato inizio ad una nuova e più stabile pagina della loro vita insieme.

Le loro famiglie e le amicizie rimangono sempre presenti nella loro vita nonostante la distanza. Quello con la Sicilia invece è un rapporto diverso, conflittuale.

Tanta rabbia data dalla mancata valorizzazione delle loro capacità che si acuisce ogni volta che tornano per le vacanze, invernali o estive, e trovano sempre qualcosa che gli appare come peggiorata.

Questo gli arreca molto dolore perché di fondo è tanto grande la rabbia quanto l’amore, ma si rendono ugualmente conto che la nostra Isola potrebbe essere molto più di ciò che in realtà è al momento. Il loro futuro lo vedono in Germania, è lì il loro nido e questo è certo.

Ciò che li lega alla Sicilia sono solo gli affetti ma non sentono più di appartenere a questa terra che li ha fatti sentire più volte rifiutati e allontanati.

E in più in Germania sperano di poter crescere ancora lavorativamente, per poter sempre assicurarsi la possibilità di tornare in Sicilia ed incontrare i loro affetti e poi chissà, per altri e più grandi progetti di vita.
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