ARTE E ARCHITETTURA
Il Festino è anche street art: vicolo Brugnò decorato (per sempre) dai murales
Tredici artisti hanno rappresentato la "peste" dei tempi che viviamo: lo street artist Tutto e niente che ha dipinto la sua personale Santa Rosalia, semplice e mediterranea
La Santa Rosalia di Tutto e Niente per vicolo Brugnò a Palermo
Nei giorni che precedono il 14 luglio la viuzza si accende di luce, viene allestita un'edicola votiva costruita a mano dai residenti e vengono esposte delle storiche foto che raccontano sessant'anni dei 395 di festino.
Una tradizione completamente autoprodotta e fortemente voluta dagli abitanti e devoti che da due anni si arricchisce del lavoro di alcuni artisti locali che fanno parte dell'associaizone Officine dell'Arte ed espongono le loro opere dedicate alla Santa.
Inaugura venerdì 12 luglio alle 18.30 (visitabile fino a domenica 21 luglio) "Le Rosalie di vicolo Brugnò", dove il tema affrontato da ogni artista è non solo il culto della Santuzza, ma anche una personale interpretazione della peste odierna.
«Mi piace tantissimo la devozione spontanea piena di anima che si respira in questo vicolo - racconta l'artista - a me piace molto lavorare nei posti bui, ma per bui intendo quelli non immediatamente visibili ma che sono pieni di spontaneità, e questo luogo è perfetto per la mia visione. La mia opera interaggisce con le altre opere esposte e il senso è che siamo tutti santi, ognuno di noi sa perfettamente se nella vita ha fatto del bene o ha fatto del male».
Gli artisti coinvolti nell'abbellimento di vicolo Brugnò sono: Pamela Bono, Ciro Calì, Ester Cartella, Andrea Fedele, David Gomez, Ylenia Marino, Laura Morello, Numero Atomico47, Marta Passalacqua, Laurita Sharpz, Chicco Tortora, Valentina Felicia Traina e Tutto e Niente.
«La cosa diversa rispetto all'anno scorso è il tema, che quest'anno è la peste odierna dalla quale vorremmo che Rosalia ci salvasse. - racconta Giovanna Filippone, artista e organizzatrice della estemporanea - Ognuno dei tredici artisti coinvolti ha rappresentato la sua visione di peste odierna. L'intervento dello street artist Tutto e niente è importante perché lascia una traccia indelebile del nostro passaggio in questo vicolo. Anche quest'anno la mostra è completamente autofinanziata. Ci piace l'idea di lasciare un segno dell'arte che sia alla portata di tutti, una cosa popolare rispetto alle gallerie d'arte».
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