ARTE E ARCHITETTURA
Il Cristo degli Abissi tra immersioni e pesci: nel golfo di Palermo la statua sommersa
Il "Cristo degli Abissi" è una installazione che onora i morti in mare e chi al mare ha dedicato la vita: la statua è in materiale ecocompatibile, alta due metri e pesa 700 chili

Il "Cristo degli Abissi" a Palermo
La statua visibile anche dalla barca, è soprattutto un luogo di grande interesse per i sub che hannno libero accesso al punto d’immersione.
Il "Cristo degli abissi" è stato concepito per onorare i morti in mare e tutti coloro che hanno dedicato ad esso la loro esistenza: un elemento artistico e di conforto, per i credenti, in questi tempi disperati in cui il mare è più una strada segnata da centinaia di cammini percorsi da uomini e donne che spesso non riescono a giungere a destinazione.
La statua gemella è in bronzo e si trova a Portofino dagli anni Cinquanta ed è diventata un simbolo di protezione per l'intera baia: nacque da un'idea del sub Duilio Marcante che, a seguito della morte di uno dei primi sub italiani, Dario Gonzatti, durante un'immersione nel 1947, spinse per la posa di una statua di Cristo sul fondale marino.
La statua, alta circa 2,50 metri e realizzata dallo scultore Guido Galletti venne posta grazie alla Marina Militare Italiana a circa 17 metri di profondità: anche qui le braccia del Cristo sono rivolte in alto idealmente a Dio in cielo e sono aperte in segno di pace.
Per ottenere il bronzo della statua vennero fuse medaglie, elementi navali (perfino eliche di sommergibili americani donati dall'U.S. Navy) e campane.
A differenza della gemella di Portofino il Cristo degli Abissi palermitano non è in bronzo, ma in materiale eco compatibile.
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