Il bus che scompare (e riappare), tra rifiuti e abusivi: il punto sui mercatini a Palermo
In molte zone i mercatini si trasformano ogni giorno in vere e proprie discariche a cielo aperto, "sporcando" così anche l'immagine di Palermo. Che cosa sappiamo

Il capolinea del 704
In molte zone della città, i mercatini si trasformano ogni giorno in vere e proprie discariche a cielo aperto, "sporcando" così anche l'immagine di Palermo.
A questa questione si aggiungono spesso le pesanti ripercussioni sulla circolazione stradale: banchi abusivi e merci ammassate occupano le carreggiate, rendendo difficoltoso il transito dei veicoli.
A sollevare queste criticità i consiglieri comunali e di circoscrizione del Movimento 5 Stelle di Palermo: «Abbiamo denunciato spesso la questione igienico sanitaria.
Non c’è un’organizzazione di raccolta dei rifiuti - dichiara il consigliere comunale e capogruppo M5S, Antonino Randazzo -. Abbiamo proposto delle soluzioni. Abbiamo chiesto l’attivazione del servizio di raccolta differenziale nei mercati rionali».
Tale condizione è stata anche inserita nel contratto di servizio Rap del 2020. L’azienda dovrebbe, infatti, occuparsi di ritirare i rifiuti lasciati in forma differenziata.
Affinché ciò avvenga, i mercati dovrebbero essere dotati di sacchi o contenitori che permettano la differenziazione degli scarti, ma il Comune non si è ancora apprestato a distribuire l’attrezzatura necessaria.
Il risultato? A fine giornata le vie palermitane interessate si ritrovano coperte da distese di numerosissimi rifiuti. A questo si aggiunge il problema della mobilità. Strade bloccate, auto che non riescono a passare, autobus che devono trovare percorsi alternativi.
Un esempio è il caso del mercatino rionale sito attualmente in viale Francia. Il mercato in questione era collocato originariamente su piazzale Gaspare Ambrosini, ma a seguito dei lavori per il raddoppio ferroviario è stato spostato in viale Francia dove ha creato problemi di sicurezza per operatori e cittadini, disagio per la viabilità e interruzione di servizi pubblici fondamentali, come la linea urbana 704, reintrodotta solo in questi giorni.
Un problema anche per le ambulanze, come testimonia la segnalazione di un lettore di Balarm: «Il mercato sito in via Oreto nuova crea importanti disagi alla circolazione. Noi residenti abbiamo difficoltà a uscire da casa con l’auto. Se qualcuno sta male il 118 non può entrare».
Aggiunge: «Qualche giorno fa un mio vicino di casa ha avuto un malore e l’ambulanza si è dovuta fermare in via della Conciliazione. Inoltre, lì vicino c'è un centro dialisi e le auto con i pazienti per entrare devono fare un lungo giro in mezzo al traffico»
A questo proposito è stato più volte chiesto di individuare siti idonei, che possano mettere i commercianti nelle condizioni di lavorare e i cittadini di muoversi.
Fra i disagi spicca fra tutti anche il problema dell’abusivismo, contro cui si batte da anni il presidente di Confimprese Palermo e coordinatore di Confimprese Sicilia Giovanni Felice, che spiega: «I mercatini per come sono organizzati oggi non vanno bene. C’è un problema di crisi economica dovuta anche alle irregolarità dei mercati».
«Se un mercato avesse una piantina ben definita, e tutte le sue attività fossero regolamentate, funzionerebbe, ma nel momento in cui viene circondato da abusivi finisce per cambiare il suo assetto, sfiorando i confini e creando disagi a residenti e passanti - continua Giovanni Felice -. Bisogna chiedersi: cosa possiamo fare per migliorarli?»
Diverse le soluzioni che Confimprese propone. In primis su 2100 stalli sparsi nei 22 mercati 800 sono vuoti. L’assegnazione dei posti in questione permetterebbe di regolamentare chi porta avanti la propria attività in maniera abusiva perché costretto e di mandare a casa chi, invece, è contrario.
Inoltre, un controllo costante e attento dei mercatini permetterebbe di individuare i problemi e le modifiche necessarie.
Già un anno fa l’associazione Confimprese aveva presentato un progetto al Comune per il rilancio e la rifioritura dei mercati della città. Fra le proposte l’idea di aprirsi al commercio online, il delivery, l’utilizzo del POS per i pagamenti e l’assegnazione dei posti vacanti.
Un progetto "rivoluzionario" per i mercati rionali ma una svolta necessaria per contrastare la crisi del settore e combattere l’abusivismo. Purtroppo, però, da allora non ci sono stati passi avanti.
L’assessore comunale alle Attività Produttive, Giuliano Forzinetti, replica: «Abbiamo avviato da diverso tempo le interlocuzioni con le associazioni di categoria e le commissioni competenti. La priorità rimane quella di garantire il trasporto locale ai cittadini».
Il progetto su cui al momento il Comune sta puntando è la riorganizzazione dei mercati attraverso il coinvolgimento di soggetti privati che possano avere delle aree da destinare per lo svolgimento di mercati che potrebbero addirittura diventare giornalieri e non più itineranti, così da permettere il passaggio dei mezzi pubblici.
Aggiunge Forzinetti: «I posti vacanti non vengono assegnati a causa del “DDL concorrenza” che ha sospeso il rilascio delle autorizzazioni di commercio su area pubblica. Li rimetteremo a bando il prima possibile. Per l’abusivismo stiamo rinforzando l’intervento della polizia municipale, incrementando anche le assunzioni del personale, ma abbiamo bisogno di tempo».
Invece, sulla questione sporcizia c’è un progetto sperimentale, partito sul mercato di viale Campania, che riguarda il collocamento di diversi carrellati che possano permettere un corretto smistamento dei rifiuti da parte di ciascun operatore e un’adeguata raccolta da parte della RAP.
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