ITINERARI E LUOGHI
I fasti dell'Impero Romano da vedere a Catania: un tour per andare oltre il barocco
Un immenso museo a cielo aperto, così è vista l'Italia: un breve guida tra fori imperiali e teatri per chi si trova in Sicilia e ha voglia di fare un salto fino al tempo dei Cesari
Il complesso archeologico della Rotonda a Catania
Oggi, in questo articolo, andremo a scoprire questa vera e propria porta verso un ricco ed emozionante passato lontano.
Catania, oggi città che insegue senza tregua una costante evoluzione tecnologica, nacque dopo il XIII secolo a.C. come un insediamento sicano. Questo popolo, secondo quanto riportato dagli storiografi greci, occupavano una vasta porzione della regione centro meridionale della Sicilia.
Nel 729 a.C., il complesso venne rifondato con il nome di Kατάvη (Katane) da alcuni coloni greci guidati da Tucle. Dopo diverse altre dominazioni, I romani, nel 263 a.C., conquistarono la città, che venne inserita nella universalitas. Quella che oggi conosciamo come Catania ottenne l’etichetta di "sistema urbano complesso", mantenuto fino alla distruzione del XVII Secolo, precedente alla conversione in città barocca.
La proboscide dell’animale scolpito indica l’ingresso del Duomo, ornato da colonne che, molto probabilmente, provengono direttamente dal teatro romano. Accanto alla cattedrale è presente l’ingresso delle strutture termali chiamate Achilliane. La costruzione sotterranea venne edificata tra il IV e V secolo d.C.
Oggi è possibile ammirare esclusivamente la camera centrale, un corridoio, ornato da una volta a botte, e una serie di vasche.
Meraviglioso anche il Foro romano, accessibile dal cortile San Pantaleone e composto da diverse strutture collegate alla zona centrale. Probabilmente, la costruzione era impreziosita dalla presenza di negozi e magazzini. Accessibile da un ingresso con architrave e arco, gli unici elementi che resistono ancora oggi sono due aree e una parete che potrebbe appartenere a uno dei magazzini.
Nel 2008, l'archeologo Edoardo Tortorici ha fortemente dubitato che esso sia un foro, ma un horrea noti (una sorta di magazzino). Il catastrofico terremoto del 1169 ha infatti danneggiato molte di queste antiche opere architettoniche. In piazza Mazzini era possibile apprezzare un torso, di notevoli dimensioni, di un imperatore della famiglia giulio-claudio (alla quale appartenevano i primi cinque imperatori romani, il loro imperò andò dal 27 a.C. al 68 d.C.), oggi conservato all’interno del Castello Ursino.
Portato alla luce alla fine del XIX secolo e situato in via Vittorio Emanuele, fondamentale, per questo itinerario nelle meraviglie antiche di Catania, è il Teatro romano. L’espetto attuale è successivo ai lavori del II secolo e confina con Odeon, ovvero un teatro secondario.
Secondo i più, il teatro appartiene all’età antonina. Questo periodo storico rappresenta l’ultimo dei due secoli d’oro della storia dell’Impero Romano.
La struttura è composta da un’ampia scena che era originariamente ornata da meravigliose colonne di marmo. Poco dopo vennero anche incluse delle nicchie e alcuni finti ambienti prospettici, ideati per creare l’effetto di profondità. Anche gli antichi romani, infatti, ambivano a proporre quelli che noi oggi chiamiamo effetti speciali.
L’orchestra era originariamente ornato da opus sectile, con cerchi inscritti in quadrati. La tecnica prevede l’ausilio di marmi e, in minor parte, pasta vitrea per la realizzazione di pavimentazioni e decorazioni murarie a intarsio. Quest’ultima area è più volte stata danneggiata e ristrutturata.
Il teatro romano rappresenta senz’altro una vera opera d’arte all’interno del caos di una città sempre più moderna, quasi una scappatoia verso il passato.
ANon possiamo che concludere con un invito diretto ai lettori: vivete questa meravigliosa, e spesso poco conosciuta, faccia di Catania. Girovagando per la città, con estrema semplicità, è possibile scoprire e apprezzare queste rovine appartenenti al ricco Impero Romano.
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