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I Beni Culturali funzionano meglio se affidati ai privati: il caso della Valle dei Templi

Quello della Valle dei Templi di Agrigento è il primo sito archeologico italiano – e in assoluto il primo luogo culturale in Sicilia – a dotarsi di un rapporto di sostenibilità

Balarm
La redazione
  • 18 dicembre 2018

La Valle dei Templi di notte

La Valle dei Templi è il primo sito archeologico italiano a presentare il rapporto di sostenibilità culturale e sociale. Che significa? Che il parco si autosostiene.

La Valle, grazie alla gestione pubblico-privata, ha accolto 857.333 visitatori solo nel 2017 (5 milioni e mezzo di euro di entrate) e sfiora già il milione di visitatori per il 2018.

Sono numeri superiori a quelli del Museo Egizio di Torino, di Ercolano e della Reggia di Caserta, vicini alla Venaria Reale.

Il rapporto di sostenibilità permette di capire quale impatto ottiene un sito culturale sull’ambiente circostante in termini di ricaduta economica e (per la prima volta in assoluto in Italia) sociale e culturale, ma soprattutto consente di programmare e indirizzare gli interventi del futuro.

Che vede insieme, sullo stesso piano, pubblico e privato: il Parco e chi ne gestisce i servizi (CoopCulture) svolgere un lavoro di dialogo con il territorio approfondito.

I numeri sono straordinari e permettono una radiografia a 360 gradi, almeno del 2017, non solo del Parco e dei suoi visitatori, ma di tutto l’indotto del territorio agrigentino.
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Il Parco ha registrato entrate – nel 2017 – che superano i 5 milioni e mezzo di euro, di cui 4 milioni e 600 mila euro solo dalla vendita dei biglietti in un contesto che invece registra una decrescita del turismo sul territorio di Agrigento (fonte ISTAT): 1.292.586 presenze turistiche nel 2015, diventano 1.036.316 del 2017.

L’impatto di spesa è 2,64: ovvero ogni euro speso, ha una ricaduta di 2,64 euro. Il fatturato prodotto dai concessionari è stato di 2.580.000 euro a fronte di mezzo milione di investimenti e quasi un milione il valore delle forniture.

E adesso? «Punteremo sui temi dell’accoglienza e della valorizzazione del paesaggio - spiega il direttore del Parco Giuseppe Parello - confermate le albe e in estate il Parco non chiuderà mai».

Una grande mostra in arrivo: "La costruzione del patrimonio monumentale in età classica" e continueranno le visite a cantiere aperto ai nuovi campi di scavo.

Il Parco ha avviato nuovi cantieri di scavo e portato alla luce – nel solo 2017 - 3mila metri quadrati di siti preesistenti come il Teatro Ellenistico di cui hanno parlato i giornali e le tv di tutto il mondo.

«Professionalità e fiducia - spiega il direttore generale CoopCulture, Letizia Casuccio - sono state queste le direttrici essenziali per avviare il nostro rapporto non soltanto con il Parco Valle dei Templi ma con tutto il territorio».

CoopCulture ha recepito le linee guida della politica culturale della direzione della Valle dei Templi, incentrate su efficienza dei servizi, valorizzazione del paesaggio, integrazione e accoglienza.

La sinergia tra pubblico e privato qui al Parco, «Funziona sul serio - continua - nel rispetto di ambiti diversi: è stata questa la ricetta vincente che ci porta quest’anno, 2018, a sfiorare il milione di visitatori».

Il visitatore medio (italiano, giovane, spesso laureato) ha un indice di gradimento molto alto – 8,64 su un punteggio massimo di 10 – e l’86% dichiara di voler ritornare per ulteriori visite che comprendano anche altri siti.

Il visitatore tipo del Parco della Valle dei Templi ha tra i 26 e i 65 anni e un livello di istruzione medio alto, quasi sempre è un professionista.

Ad ogni visitatore la sua visita: il Parco ha sviluppato programmi, viste guidate e materiali per adulti, singoli e in gruppo, famiglie con bambini,giovani, stranieri, stranieri immigrati e migranti.

Da maggio 2017 sono disponibili audio guide in italiano, inglese, tedesco e francese, ma anche una guida introduttiva, realizzata da Skirà in quattro lingue, che comprende il Parco, il Museo archeologico "Pietro Griffo", la Casa Natale di Pirandello e il sito archeologico di Eraclea Minoa.

In aggiunta Mondo Mostre, azienda dell’RTI concessionario, è stata impegnata nella ideazione e nella realizzazione di mostre di arte contemporanea, percorso che nel 2018 ha portato alla grande esposizione internazionale di Jan Fabre.

Il Parco è perfettamente accessibile anche al pubblico disabile. L’RTI concessionario attraverso la cooperativa IPACEM ha attivato un servizio di navetta con auto elettriche, a basso impatto ambientale, che gratuitamente possono accompagnare il pubblico disabile anche per i percorsi del Parco solitamente non raggiungibili. Inoltre sono stati sistemati pannelli esplicativi per ipovedenti.

Dall’ingresso alla Valle fino alla zona biglietteria, è stato allestito un percorso con pannelli esplicativi multilingue sulle opportunità di visita all’interno del Parco e dei siti culturali del polo di Agrigento.

I pannelli riportano anche il regolamento che disciplina le visite all’interno del Parco, la mappa dell’accessibilità (percorsi per disabili motori, non vedenti o ipovedenti, non udenti), gli itinerari, le diverse tipologie di biglietto in vendita.

È stata avviata la biglietteria elettronica – primo sito istituzionale in assoluto in Sicilia - che dà la possibilità di acquistare on line biglietti e servizi e garantisce all’amministrazione un controllo continuo dei flussi. Ricordiamo che a luglio 2017 è stato aperto il terzo varco al Parco con biglietteria.
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