Guerra alle arrustute a Palermo, non solo nei parchi: tutti i posti vietati a Pasquetta
Avviso per i "professionisti delle arrostute": ecco dove non potete fare barbecue né accamparvi per Pasquetta, 25 aprile e 1 maggio. La nuova ordinanza del sindaco

La spiaggia di Romagnolo a Palermo
Il sindaco Roberto Lagalla ha infatti firmato una nuova ordinanza che estende il divieto di assembramenti, allestimento di picnic, accensione fuochi o uso di fornelli anche alle aree demaniali e, quindi, a tutte le spiagge libere del litorale cittadino.
Anche in questo caso i divieti sono in vigore con il seguente calendario:
- dalle ore 7.00 del 20 aprile sino alla mezzanotte del 21 aprile (per Pasqua e Pasquetta),
- dalle ore 7.00 alla mezzanotte del 25 aprile
- dalle ore 7.00 alla mezzanotte dell'1 maggio.
Chi trasgredisce i divieti rischia una multa che va dai 25 ai 500 euro.
Se fino allo scorso anno, nei giorni delle "arrustute", era vietato organizzare scampagnate nelle aree a rischio incendi come la Favorita e Monte Pellegrino, adesso il divieto di accendere fuochi e "accamparsi" è valido anche per le spiagge.
La decisione del primo cittadino segue la richiesta presentata dal presidente della Seconda Circoscrizione, Giuseppe Federico, di estendere i divieti "anti-arrostute" e aumentare i controlli anche sulle spiagge della Costa Sud, da Romagnolo ad Acqua dei Corsari, di solito prese d'assalto dai cosiddetti "professionisti del barbecue" (alias esperti di arrustute) in occasione delle festività pasquali, ma anche del 25 aprile e 1 maggio.
Una pratica non proprio civile, quella di fare arrustute in spiaggia (oltre che vietata dalla legge, visto che sull'arenile non è possibile accendere il fuoco). A questa cattiva usanza, se ne aggiungono anche altre: dal posteggio selvaggio, in alcuni casi persino in riva al mare, alla "munnizza" lasciata come ricordino post grigliata.
«Grazie al sindaco e all'amministrazione comunale per aver accolto le richieste del nostro territorio - dichiara il presidente della II Circoscrizione, Giuseppe Federico - Noi non siamo contro la tradizione. Noi siamo contro gli incivili, contro chi pensa che la spiaggia sia terra di nessuno e per questo si sente legittimato a lasciare il degrado assoluto. Noi combatteremo sempre questo atteggiamento».
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