ARTE E ARCHITETTURA
Fu un edificio (Liberty) "da affitto" a Palermo: il primo palazzo Utveggio di Basile
Michele Utveggio, rinomato imprenditore del settore delle costruzioni, realizza il primo di una serie di palazzi in affitto ispirati alle forme del floreale basiliano
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Palazzo Utveggio a Palermo
Quattro piani fuori terra e un piano seminterrato, copertura a falde inclinate, balconi per i piani superiori e una sorta di blocco d’attacco a terra che ne ancora l’intera volumetria alla quota di calpestio dei larghi marciapiedi.
Un’architettura di intonaco "Li Vigni", dalla resa epidermica notevolmente pregiata, altamente durabile e incline ad agevolare le specificità plastiche immaginate dal progettista in sede di intuizione progettuale.
Protagonisti del lessico floreale sono ancora i ferri battuti di ringhiere e grate mentre i tipici marker basiliani tornano ad animare le superfici dei prospetti su strada.
Demolito il cornicione che segnava originariamente il piano di imposta della copertura, l’intero perimetro è stato sopraelevato nell’immediato dopoguerra con ulteriori tre piani soprastanti, quasi a nascondere la "sottostante" firma estetica del maestro.
Preziosa testimonianza di un delicato momento di passaggio tra due secoli diversi e complicati, resta tra le prime esperienze abitative “intensive” a cui Basile diede anima veramente modernista.
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