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Fra tele e colori in tempo di Coronavirus: a Trapani una casa si trasforma in opera d'arte

Giovanna Colomba ha deciso di vivere questo tempo dilatato, imposto dall’emergenza sanitaria del Coronavirus, dedicandosi a ciò che più ama, con impegno e libertà

Jana Cardinale
Giornalista
  • 2 aprile 2020

Carretti siciliani e teste di moro realizzati in camera da Giovanna Colomba

In quarantena dà sfogo alla sua innata creatività e trasforma la propria casa in un’opera d’arte. Giovanna Colomba, trapanese, fin da piccola appassionata di arti visive, diplomata al liceo artistico e laureata all’accademia di Belle Arti di Firenze con una specializzazione in scultura, ha deciso di vivere questo tempo dilatato, imposto dall’emergenza sanitaria del Coronavirus, dedicandosi a ciò che più ama, con impegno e libertà.

«Ho ricreato qui a casa il mondo dell’arte custodito nel mio atelier "Leonardo Da Vinci"– dice - dove solitamente organizzavo performances artistiche di vario genere con eventi in cui l’arte figurativa si mescolava con la musica e il teatro.

Lì ho inserito tra varie sculture e pitture anche elementi che sono espressione della parte più commerciale del mio lavoro, tra cui accessori come le borse, o figure per arredare le nostre case, come le mezze teste di Moro attualizzate e tagliate in due per modernizzare la nostra tradizione e rendere gli ambienti più vivi con un tocco di colore che manca nel design attuale.
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In questo periodo – aggiunge - la mia attività si è dovuta fermare nonostante le aspettative, perché pur dirigendoci verso la Pasqua, che tutti immaginavamo più ricca di turisti in giro e io magari anche di più commissioni artistiche, ho dovuto mettere in stand by tutte quelle che avevo in corso. Così ho portato a casa il materiale necessario per l’ultimazione dei lavori ritrovandomi così piena di oggetti, tele e pennelli. Devo dire che non sento la depressione da Coronavirus, perché comunque ho riportato il mio mondo all’interno delle mura di casa mia dove creo con maggior tempo e concentrazione».

Giovanna, insomma, sta prendendo quello che di buono c’è in questa situazione difficile e inaspettata che ci costringe a fermarci e a mettere un po’ di anima in più nei nostri impegni solitari. Si sta gustando la sua libertà artistica, che trasmette nelle sue opere, lontana dall’obbligo della consegna ma in compagnia solo del piacere di fare nel lungo tempo disponibile del suo laboratorio. Un atelier che funziona dal 2012, dove si occupa oltre che di pittura e scultura anche di ceramiche, di cuscini e complementi d’arredo personalizzati.

Lunga la carriera di Giovanna Colomba, che ha partecipato negli anni a numerosi concorsi e simposi artistici e che negli anni scorsi, assieme all’artista Rosadea Fiorenza, ha tenuto alla Casa Circondariale di Trapani un corso inserito nel progetto "Espiazione dell’Arte", con attività vissute come strumento di integrazione, di riabilitazione sociale e riscatto.

Il percorso dei detenuti, confluito nell’esposizione delle opere realizzate, è stato anche oggetto di un cortometraggio presentato all’interno della Casa Circondariale. Oggi Giovanna tiene regolarmente dei laboratori per adulti e bambini, in particolare nelle scuole del territorio.

E in questi giorni di isolamento e riflessione colora la Sicilia, tramutando le sue stanze in piccoli e rigogliosi musei del design, dove il simbolo artigianale per eccellenza della nostra tradizione, il carretto siciliano, si snoda in una sorpresa di grandissimo relax.
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