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Flash mob a Palermo dei lavoratori del cinema: "Il settore è in crisi", cosa chiedono

I lavoratori del comparto cine-audiovisivo hanno voluto così dare sostegno all'iniziativa svolta in contemporanea anche a Roma e presentato le loro richieste

Balarm
La redazione
  • 4 giugno 2024

Cinema per Salina

I lavoratori del comparto cine-audiovisivo siciliani si sono dati appuntamento martedì 4 giugno alle 11.00, a Palermo in via Notarbartolo all’altezza del civico 9, sede dell’Assessorato Regionale per il Turismo e della Sicilian Film Commission, per un Flash Mob.

L’iniziativa simbolica nasce dal desiderio dei lavoratori siciliani di rendere noto il loro sostegno alla manifestazione indetta martedì 4 giugno presso Piazza Santi Apostoli in Roma dai Lavoratori del Cine- Audiovisivo - Comitato #SIAMOAITITOLIDICODA.

Con l’occasione è stata consegnata al Ministero una lettera indirizzata al Ministro Sangiuliano, auspicando interventi rapidi e progettuali.

I lavoratori del cine-audiovisivo provenienti da tutta Italia si sono radunati infatti anche a Roma per portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica la drammatica situazione in cui versa il comparto per cui lavorano.

L’industria del cinema Italiano «è attualmente in crisi - spiegano gli organizzatori - a causa dei ritardi nella gestione dei decreti ministeriali riguardanti il settore Cine-Audiovisivo gran parte delle Produzioni Cinematografiche hanno bloccato la realizzazione dei loro progetti non solo in Sicilia ma su tutto il territorio nazionale, con la conseguenza che migliaia di lavoratori del settore sono attualmente senza occupazione e soprattutto senza nessuna prospettiva futura».
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Le belle stagioni, la primavera e l’estate, per le loro caratteristiche intrinseche sono per questa categoria il periodo di più intensa attività lavorativa.

Il timore è che per questa categoria di lavoratori salti tutta la stagione produttiva e un intero anno lavorativo.

I lavoratori chiedono:
- una urgente revisione e attivazione dei decreti attuativi per permettere all'intero settore di rientrare rapidamente in una fase produttiva
- sostegno economico da parte dello Stato, a fronte del ritardo nell'emissione dei decreti e conseguente rallentamento delle attività produttive che comportano una grave perdita sia in termini economici che in termini di anno contributivo a fini pensionistici.
- la tutela burocratica e legale per il voluminoso comparto dei lavoratori, attualmente una categoria intesa come saltuaria e discontinua senza protezione dei diritti del lavoro e senza un contratto nazionale regolare
- infine una risoluzione delle problematiche contributive ai fini pensionistici, che da anni affliggono la categoria.
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