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Fa sempre ruoli "del Nord" ma è di Palermo: chi è l'attore che sogna di raccontare l'Isola

Non si tratta del "classico" attore a cui vengono affidati ruoli di casa nostra. Il 5 febbraio va in tv con la tanto attesa serie "La rosa dell'Istria". Ecco la sua storia

  • 5 febbraio 2024

Settimo Palazzo

Occhi verdi e pelle diafana. Segni particolari? Un accento nordico. Proprio le caratteristiche perfette del…"palermitano doc".

Lui è l’attore Settimo Palazzo, noto per le fiction "Squadra Antimafia" e "Viola come il mare", che, per via dei suoi tratti somatici, non interpreta (quasi) mai ruoli siciliani. Eppure questo è il suo sogno: esprimersi con la sua lingua e trasmettere al pubblico il bello dell’Isola.

A breve, lo vedremo, su Rai 1 per l’attesissima serie "La rosa dell’Istria" ispirato al romanzo sull'esodo istriano Di Graziella Fiorentin. Il dramma degli esuli istriani e dalmati dall'Armistizio del dopoguerra, attraverso lo sguardo di una bambina costretta ad abbandonare casa sua e il mondo conosciuto. Tutti sintonizzati, allora, il 5 febbraio in prima serata.

«Sono nato a Palermo, ma mi sono traferito a Roma nel 2009. Ho sempre saputo che questo sarebbe stato il mio lavoro nonostante una laurea in Giurisprudenza presa, magari, per sbaglio – racconta Settimo Palazzo -.
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Ho iniziato a studiare recitazione a Palermo con diversi insegnanti, come Ernesto Maria Ponte e Rinaldo Clementi. Ho anche seguito dei corsi con Stefania Blandeburgo. Con alcuni dei miei maestri, poi, ho anche lavorato in spettacoli in giro per la Sicilia. In seguito, ho preso la decisione di trasferirmi a Roma».

Un passaggio, quello nella Capitale, non semplice. A Roma, frequenta l’accademia di recitazione con Beatrice Bracco, docente che lavorava mediante un percorso legato alle emozioni e al lavoro introspettivo.

Occhi chiari e pelle candida, il bel Settimo non rispecchia i tratti somatici del tipico siciliano: ecco perché gli vengono, quasi sempre, affidati ruoli dove deve interpretare tutti…tranne i siciliani.

Così, con il tempo, l’artista ha fatto un lavoro sulla dizione, per pulirla da eventuali cadenze, per potere interpretare, al 100%, personaggi del Nord Italia.

«Dopo qualche anno, ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo del cinema e della tv. Il primissimo lavoro è stato in "Squadra Antimafia", nel 2013, era la terza stagione, per la regia di Beniamino Catena con Marco Bocci e Simona Cavallari. Tra metà febbraio e marzo, condivido, ancora, il set con Bocci per "Alex Zeno"», continua Settimo.

Adesso, tutti incollati sullo schermo per "La rosa dell’Istria", fiction in programma, il 5 febbraio, su Rai 1.

Una storia di Tiziana Aristacco, dove Palazzo interpreta il ruolo di Miran, un giovane istriano, fidanzato con la bella Maddalena. Ambientata alla fine della seconda guerra mondiale, la storia racconta delle foibe. E, anche qui, l’attore ha dovuto compiere un lavoro per imparare l’accento veneto.

Ma a breve, Settimo Palazzo sarà in tv, sempre su Rai 1, anche in "Gloria" serie di Fausto Brizzi con Sabrina Ferilli.

Qui, l’artista palermitano interpreta un poliziotto, l’agente Lo Cascio, amico del fratello della protagonista, Palazzo vanta anche partecipazioni in fiction di successo del calibro di “Viola come il mare”, dove interpretava Lorenzo Amenta, il fidanzato di una ragazza ciclista, accusato di tentato omicidio, sebbene fosse innocente.

Poi, sempre per "la rubrica di un siciliano che interpreta un uomo del Nord", lo abbiamo apprezzato in "Fosca Innocenti" di Giulio Manfredonia, ambientata in Toscana.

Tanti volti e molti personaggi, ma Settimo fa in modo che un pizzico di lui entri in ogni ruolo che porta sul piccolo schermo. Forse è proprio questa sua peculiarità che lo ha fatto apprezzare dal pubblico.

Ma chi è l’artista palermitano una volta tolti gli abiti di scena e spente le telecamere?

«Sono una persona dinamica con tanti interessi. Troppi, forse. Mi piace stare con gli amici e mi diverto con poco. Sono, inoltre, molto legato alla mia famiglia – si racconta Palazzo -. Sono un romanticone nostalgico a cui piace star bene e far stare bene. Amo andare a cavallo e pratico tanto sport, perchè mi fa star bene».

Per Settimo, però, non è sempre stata facile la strada per iI successo: «I miei genitori non mi hanno mai sostenuto in questo progetto – spiega -. Erano contrari e diffidenti. Mi dissero: finché vivi in casa con noi, puoi dedicarti allo studio, ma, se decidi di trasferirti a Roma, dovrai farcela da solo. Nel 2009, ero solo e ho fatto tantissimi sacrifici.

Anche di natura economica. Mi sarebbe piaciuto se i miei mi avessero sostenuto, ma non condividevano la mia passione. Per fortuna, c’erano le mie sorelle che mi spronavano a non arrendermi.

Mi sono fatto da solo, ho combattuto per quello in cui credevo e continuo a farlo. È un settore difficile, c’è concorrenza con tanti attori straordinari. Ma sono felice del risultato e del punto in cui mi trovo.

Sono molto positivo, non mi arrendo mai e cerco sempre, magari con i ragazzi che cercano di iniziare questa carriera di spronarli. Dico loro di fare delle cose belle, perché, in questo modo, le cose belle accadono».

Adesso, Settimo sogna di interpretare ruoli siciliani. Magari ne "I leoni i Sicilia" o "Makari", dove potere raccontare quanto di bello c’è nell’Isola.
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