STORIA E TRADIZIONI
È un'Icona a tutti gli effetti e c'è pure chi l'ha tatuata sul corpo: la Trinacria, tra storia e curiosità
Quali sono la storia e il significato di questa figura, che dall’antico Oriente è arrivata fino al vessillo giallorosso della nostra isola? Per scoprirlo dobbiamo andare molto indietro nel tempo
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La Triscele, xilografia di Giuseppe Barberis
No, ovviamente non parliamo della scritta 800A, che nel capoluogo campeggia in tutte le salse, ma della figura della Gorgone, con i serpenti al posto dei capelli intrecciati a spighe di grano e tre gambe piegate che nascono direttamente dalla testa.
È la Trinacria, una delle icone della Sicilia, forse la più rappresentativa, tanto da avere trovato spazio al centro della bandiera ufficiale della Regione, che è una delle più antiche al mondo e che fu utilizzata già nella rivolta antifrancese del Vespro Siciliano, scoppiata a Palermo il 30 Marzo 1282.
Ma quali sono la storia e il significato di questa figura, che dall’antico Oriente è arrivata fino al vessillo giallorosso della nostra isola? Per scoprirlo dobbiamo andare molto indietro nel tempo: in alcune città dell’Asia Minore, infatti, sono state ritrovate antiche monete risalenti al VI e IV secolo a.C. che testimoniano l’utilizzo della Triscele - 3 spirali unite in un punto centrale - come simbolo religioso rappresentante il dio Baal o il dio del sole nella sua triplice forma di primavera, estate e inverno.
Ma è soltanto in epoca romana che la Trinacria si trasforma e perde completamente la sua originaria connotazione religiosa, impreziosendosi con la figura di una testa di donna al centro e acquisendo altri significati legati alla storia dell’isola e alla sua conformazione geografica.
Come sappiamo, oggi le tre gambe rappresentano i tre vertici della Sicilia, ossia i promontori di Capo Boeo (a Ovest vicino Trapani), Capo Peloro (a Nord-Est vicino Messina) e Capo Passero (a Sud nei pressi di Siracusa). Tanto è vero che, secondo alcuni studiosi, la parola “trinacria” significa proprio “tre promontori“, dal greco treis (tre) e akra (promontorio).
Ma c’è di più. Perché la sua origine e la sua forma sono anche protagoniste di una curiosa eaffascinante leggenda. Si narra infatti che tre ninfe giramondo, viaggiando e danzando per la terra, raccogliessero le cose più belle che la natura offriva. Pietre, alberi, frutti, qualsiasi cosa. Arrivate nella Sicilia che conosciamo, baciata dal sole e con il cielo limpido e azzurro a contorno, la trovarono così bella che decisero di fermarsi. La danza, però, divenne sempre più incalzante e così tanto movimentata che le fanciulle sparsero in mare tutto il prezioso bottino.
Nei tre punti dove caddero i doni recuperati durante il viaggio, le acque del mare si aprirono ed emersero tre montagne: lo spazio tra queste si innalzò dall’acqua e nacque così la nostra splendida isola, con la sua particolare forma a triangolo. E non è finita qui. Perché questo simbolo dalle mille avventure, nella cultura popolare siciliana -scaramantici e superstiziosi ne saranno felici - è perfino considerato un talismano portafortuna. Non è un caso che la raffigurazione sia utilizzata dai ceramisti per decorare vasi e oggetti cheservono sì ad adornare case, balconi e pareti ma a quanto pare anche ad allontanare il malocchio e a scacciare per sempre gli influssi maligni.
Un tempo, infatti, la si posizionava dietro le porte di casa proprio con lo scopo di bloccare l’ingresso al male e proteggere le famiglie, assumendo un significato benaugurale e propiziatorionel momento in cui veniva regalato a qualcuno, in quanto anche metafora di fertilità, rinascita e purificazione.
Come mai? Basta conoscere i significati di ogni elemento e lo scoprirete:
- La testa: la testa della Gorgone nello specifico è quello di Medusa che, secondo la mitologia,pietrificava chiunque guardasse. Per questo motivo simboleggia l’allontanamento del male, nonché il suo annullamento definitivo attraverso la “pietrificazione”.
- Le gambe: le tre gambe piegate all’altezza del ginocchio, che spuntano dalla testa, richiamano i cambiamenti della vita e delle stagioni e per alcuni rappresentano la vittoria del sole sulle tenebre,ossia del bene sul male.
- I serpenti: i capelli della Medusa sono costituiti da serpenti, un animale simbolo di molte culture e religioni che, cambiandopelle, rappresenta rinnovamento e rinascita.
- Il grano: in alcune versioni, i serpenti sono intrecciati con delle spighe di grano, che stanno aindicare ricchezza e fertilità. Secondo alcuni storici, le spighe di grano furono aggiunte dai Romani, che consideravano la Sicilia come il loro “granaio”.
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