CURIOSITÀ
È il simbolo di San Vito, ma non è nato lì: il caldo-freddo, storia di un dolce "adottato"
Per coloro che non lo conoscessero ancora, il gelato caldo-freddo si compone di diversi strati che insieme sono una vera festa per il palato. Vi sveliamo la sua storia
Il tradizionale gelato "caldo-freddo" trapanese
La delizia che vogliamo condividere con voi è famosa in quella zona ed è il celeberrimo gelato caldo freddo, un classico della gelateria tradizionale trapanese.
Prima di arrivare a San Vito e nei paesi limitrofi, a metà del '900, questa particolare e deliziosa preparazione, infatti, era una ricetta esclusiva della città di Trapani e soprattutto di una pasticceria in particolare, che si trovava accanto al Teatro Garibaldi della città.
Durante il secondo conflitto mondiale questo locale venne distrutto e, probabilmente anche a causa del successivo periodo di crisi, questa preparazione particolare scomparve dalla quotidianità per ricomparire, appunto, a San Vito Lo Capo.
Nella fattispecie - nella tradizionale terrina di terracotta in cui viene rigorosamente servito - si alternano uno strato di Pan di Spagna (ma va bene anche mezza brioche) inzuppato con un po' di liquore dolce (dal marsala, prettamente siciliano, al rum a seconda delle preferenze) e a seguire tutte le dolcezze possibili.
E cioè: panna, gelato, granella di nocciole o pistacchi (oggi ci sono tante varianti tra le quali scegliere) e poi di nuovo un altro strato soffice di pan di Spagna prima di un’ultima generosa dose di panna, gelato e colata di cioccolata per sigillare il tutto.
Lo sappiamo, già solamente a parlarne viene l’acquolina in bocca.
Sono tanti i bar e le pasticcerie, come dicevamo, che offrono l’opportunità di degustare lo storico gelato caldo freddo preparato dagli artigiani ericini. Non resta, allora, che programmare una gita tra le bellezze marinare e le dolci bontà dell’area del Trapanese.
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