AMBIENTE
È il "re" antico di Palermo, la sua età è un mistero: dov'è il Patriarca della Favorita
Si erge maestoso in una delle riserve più famose della Sicilia. Vi illustriamo le diverse ragioni che impediscono agli scienziati di determinare la sua età
Il Patriarca di Palermo (foto di Giovanni Provinzano)
Stiamo parlando del Patriarca della Favorita, l’ulivo centenario presente all’interno della Riserva naturale di Monte Pellegrino e del Parco della Favorita, che fa parte della prestigiosa lista degli alberi monumentali italiani.
Innumerevoli sono gli eventi storici che sono trascorsi durante l’esistenza di questa pianta, la cui origine non è possibile stimare con certezza. Fra questi possiamo comunque considerare la firma della prima costituzione Borbonica, la nascita della Scuola poetica siciliana e l’oltraggioso Sacco di Palermo, che ha pesantemente depauperato la Conca d’Oro e la zona nord del capoluogo.
Per via del suo prestigioso valore, questo albero – immerso negli agrumeti storici risalenti alla fine del Settecento - sarà tra l’altro presto inserito nel piano di riqualificazione del parco, un’operazione voluta dallo stesso comune di Palermo, atto a migliorare la fruibilità di un territorio che funge non solo da polmone verde per la città, ma anche come via d’accesso a Mondello e rilevante ecosistema naturale circondato da un contesto urbano.
Alto fino a 10 metri, largo 11 e con una chioma che copre un’area di 15 metri, quest’albero ha tra l’altro affrontato vari periodi di siccità, che hanno destabilizzato a lungo la Conca d’Oro, influenzandone lo sviluppo arboreo e quello vegetazionale.
L’antico ulivo è stato scoperto da Salvatore Palascino, l'ex direttore della riserva , che insieme ad alcuni docenti dell’Orto Botanico di Palermo (Rosario Schicchi) scovò il Patriarca nelle aree antistanti la Cascina Cinese.
Quali sono tuttavia le ragioni che impediscono agli scienziati di determinare la sua età? Esse sono semplici.
Per datare un albero, solitamente i biologi forestali estraggono dal fusto una carota di legno, con cui è possibile calcolare l’età dell’esemplare contando gli anelli d’accrescimento annuali.
Tuttavia, il Patriarca dispone di un tronco cavo e ciò complica la determinazione della sua età. Un po’ come quei vecchietti che mentono sui propri anni, cercando di nascondere la carta d’identità.
Fortunatamente esistono anche dei metodi d’indagine alternativi, che non ci permettono però di conoscere esattamente il numero degli anni vissuti dalla pianta.
Questi metodi ci permettono infatti di comprendere solo in quanti secoli si è sviluppato l’albero e da ciò che gli scienziati hanno scoperto sembra che il Patriarca sia nato attorno al periodo arabo, fra il 900 e il 1100 d.C., poco prima l’arrivo dei normanni in Sicilia.
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