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È azzurra di cielo e di mare: ecco le cale da non perdere se andate in vacanza a Levanzo

Rocciosa e dolomitica, la più piccola delle isole Egadi conserva ed offre meraviglie paesaggistiche che la rendono unica e che meritano una visita

Jana Cardinale
Giornalista
  • 22 agosto 2020

Una veduta di Levanzo

Levanzo, azzurra di cielo e di mare, minuscola, sospesa tra i colori della natura e cullata da una bellezza che si scioglie in poesia allo sguardo che la accoglie, per non dimenticarla.

Rocciosa e dolomitica, costituita da un villaggio che si affaccia sul pittoresco porticciolo di Cala Dogana - da dove è possibile, attraverso sentieri curati dalla forestale, raggiungere Cala Minnola e la spianata che ospita un esempio di architettura rurale, l’edificio delle Case Florio con l’annessa fattoria - la più piccola delle Egadi conserva ed offre meraviglie paesaggistiche che la rendono unica.

Famosa per le sue alte scogliere, Levanzo ha una storia millenaria da raccontare: un’escursione da non perdere è quella che conduce dal paese verso il sito archeologico della Grotta del Genovese, dove sono stati rinvenuti graffiti e pitture del periodo paleolitico e neolitico raffiguranti figure stilizzate di uomini, uccelli, pesci. Uno straordinario complesso figurativo di arte rupestre.
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Scoperta casualmente dalla pittrice Francesca Minellono nel 1949, la grotta preistorica ospita pitture e immagini di alta qualità risalenti a epoche molto distanti tra loro. Presenta una morfologia articolata: dall’antegrotta (una sorta di ampia camera d’ingresso) si percorre un cunicolo stretto e basso per arrivare a una camera interna detta retrogrotta, dove si trovano trentatrè incisioni che raffigurano per lo più animali come cervi, tori, buoi, felini ed equini, e alcune figure umane. Alcuni degli animali rappresentati erano sacri alla dea della fecondità e si pensa che la grotta fosse proprio un luogo di riti di iniziazione e sacrifici.

Tutti i graffiti risalgono alla fase finale del Paleolitico Superiore. Le pitture di colore nero e rosso, invece, sono di epoca più recente e rappresentano figure antropomorfe e simboliche, tra cui il tonno, da sempre presente nella vita delle Isole Egadi. Oltre al suo straordinario valore archeologico, la grotta del Genovese è un luogo affascinante e suggestivo.

Si può raggiungere sia a piedi che in barca. Le visite guidate in meno di due ore accompagnano alla scoperta delle sue pitture e incisioni rupestri. C’è una curiosità che la "attraversa": la grotta sembrerebbe essere la caverna di Polifemo, descritta nell’Odissea come un antro vicino al mare ma poco visibile, con un ingresso facilmente ostruibile da un macigno.

Posizionata a un’altezza di circa trenta metri su alte e ripide pareti calcaree, quasi nascosta dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea, è rappresentata da un “santuario preistorico” dove si fondono, in perfetta armonia, religione e cultura, in un susseguirsi di graffiti e pitture di uomini e animali.

Raggiungibile in barca e in fuoristrada, è una cavità di straordinario interesse storico e archeologico; un antro di formazione carsica, che si affaccia su una piccola cala eponima, immersa in uno scenario di grande suggestione. All’interno si trovano per l’esattezza 33 figure incise di cervi, bovini, cavalli, pesci e uomini, risalenti a 11-12 mila anni fa, e un centinaio di figure dipinte, risalenti invece a 5-6 mila anni fa.

L’isoletta è un universo svelato eppure sempre da scoprire, che incanta di luce, di immagini mozzafiato, di panorami e atmosfere tutte da vivere e da raccontare: un affresco che germoglia in Sicilia, rendendo l’isola più grande un contenitore di perle.

Anche a Levanzo, come in tutte le Egadi, si mescolano natura, storia, cultura e gastronomia. Da viaggiatori innamorati è stata definita “la più squisita delle tre isole con un miscuglio di case imbiancate a calce raggruppate intorno al porto come denti impertinenti”. Levanzo ospita la spiaggia del Faraglione, sicuramente tra le più belle e famose dell’isola, tanto da essere stata nominata qualche anno fa nella classifica delle 20 spiagge più belle d’Italia.

Raggiungerla è molto semplice. Dal paese si deve percorrere la strada panoramica che costeggia il mare in direzione sud ovest. In pochi minuti si arriverà a destinazione. La spiaggia si affaccia sul Faraglione e a destra si potrà ammirare Favignana, a ovest Marettimo. Un luogo magico, soprattutto al tramonto.

Queste le Cale che ne impreziosiscono il territorio: Cala Dogana, che dà il benvenuto non appena sbarcati sull'isola. Si trova vicino al porto turistico ed è una spiaggia di ghiaia perfetta per lo snorkeling e vicina ai servizi del centro cittadino. Cala Fredda, una piccola gemma vicino al porto turistico, a 10 minuti da Cala Dogana, abbastanza semplice da raggiungere a piedi.

Cala Minnola, che può essere raggiunta via mare o a piedi in 20 minuti dal centro. Nei suoi pressi si trovano i resti di un'antica struttura romana utilizzata per la lavorazione del pesce. È perfetta per le immersioni.

Cala Tramontana, una piccola insenatura tra i luoghi più belli e visitati dell'isola. Quest'area è ricca di caverne e grotte da esplorare. È raggiungibile via terra attraverso una passeggiata di 3,6 km, ma è consigliato visitarla attraverso una gita in barca, cosi da apprezzarne di più la sensazionale bellezza.
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