LIBRI
Due premi letterari per Davide Enia: li dedica ai migranti raccontati nel suo "Abisso"
Attore e scrittore, è il vincitore dei premi "SuperMondello" e del "Mondello Giovani": Enia fa una dedica speciale, parla del futuro di Palermo, di Sicilia e migranti
Davide Enia
I due riconoscimenti sono andati al suo "Appunti per un naufragio" edito da Sellerio. Dal libro è stata tratta la rappresentazione teatrale "Abisso", che recentemente è andata in scena al Teatro Biondo di Palermo, interpretata dallo stesso Enia.
«Vincere un premio è meglio che prendere una pietrata» dice ironicamente lo scrittore, poi però cambia subito tono e dedica i suoi premi.
«Sono molto contento di aver vinto questi storici premi che appartengono anche a tutta la moltitudine di persone che sono tra le onde di Lampedusa e a cui ho provato a dare voce, carne e corpo».
La cerimonia per l'assegnazione del premio si è svolta presso la Società Siciliana per la Storia Patria, nell'ambito della XLIV edizione del premio letterario internazionale Mondello promosso dalla Fondazione Sicilia. Per la sezione "opera italiana" con Enia sono stati selezionati e premiati Michele Mari con "Leggenda privata" (Einaudi), Laura Pariani con "Di ferro e d'acciaio" (NNE).
Lo scrittore palermitano vince il premio durante l'anno in cui Palermo è la città in Italia capitale della cultura: «Palermo è senza ombra di dubbio capace di creare immaginario come è stato ad esempio con Manifesta. - dice Enia - Soprattutto però dimostra e ha una visione prospettica sull'accoglienza, nonostante ci siano recruescenze di razzismo anche qui al Sud ma la Sicilia cerca di tenere la barra dritta contro il razzismoı».
«L'Isola è al centro del Mediterraneo ed è un luogo a cui tutta l'Europa dovrebbe guardare con maggiore attenzione - continua - La speranza è che anche gli interventi infrastrutturali siano sempre più ampi, come anche le pedonalizzazioni: l'automobile ha perso, appartiene al secolo passato».
«Il futuro è nella condivisione dei mezzi dei reti wifi delle abitazioni, di tutto quanto, ed è un cambiamento inarrestabile che sta già accadendo».
E si schiera inamovibile anche contro il governo nazionale: «Un governo che approva un decreto sicurezza come quello che è da poco passato e che sbatte per strada una donna incinta è mio nemico - aggiunge lo scrittore - soprattutto quando chi mi dovrebbe rappresentare ha giurato sul vangelo e non si rende conto che il vangelo si sta ripetendo. Non si fa mai politica sui corpi e sulla carne sui più deboli e indifesi».
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