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Domina il paesaggio sospeso tra l'acqua (e il tempo): in Sicilia c'è il "Ponte di Failla"

Il paesaggio è quello di una campagna e di boschi mediterranei che circondavano il borgo medievale, un contesto animato da un popolo di contadini. Ecco dove

Giovanna Gebbia
Esperta di turismo relazionale
  • 27 settembre 2024

Il ponte di Failla a Troina

È una sella di pietra con l'architettura a schiena d’asino costruita dai normanni e nel tempo attraversato da nomi illustri che risuonano tra le pagine della storia siciliana.

Dove si trova il "ponte di Failla" sospeso tra l'acqua e il tempo che scorrono insieme da secoli e che oltre alla rilevanza storica, ne contiene una religiosa?

Siamo nel territorio di Troina la cittadina borgo dove si respira ancora un'atmosfera antica di siti storici che si trovano tra le vie del paese, ricco di scorci suggestivi, chiese e palazzi, dove è possibile ammirare i resti della possente cinta muraria e meta di turismo grazie alla sua posizione e l suo patrimonio storico e naturalistico, in una zona suggestiva del Parco dei Nebrodi, crocevia tra Enna, Catania e Messina.

Qui questo monumento domina con il suo grande arco il paesaggio, posto sul fiume omonimo della cittadella, come una delle tracce persistenti eco di una età epica, nella prima metà del XII secolo, durante la conquista normanna ai quali si deve la costruzione di questo arco di pietra ancora intatto, come di altri ancora presenti che rappresentano una antichissima rete viaria.
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Secondo alcune fonti risale al 1094 costruito sulla trazzera che andava a Palermo dal versante ad est dell'isola, alcuni diplomi lo collocano nella seconda parte del medioevo intorno alla metà del trecento, il cui nome Failla perché sito all'interno di un fondaco appartenente alla fattoria omonima.

Il paesaggio è quello di una campagna e di boschi mediterranei che circondavano il borgo medievale, un contesto animato da un popolo di contadini che lavoravano nei fondaci dentro mulini e frantoi, allevamenti e pascoli.

Oggi è possibile vederlo percorrendo un sentiero naturalistico all'interno del quale si raggiunge il posto dove ammirarlo, una area ricca di avifauna.

Il ponte consentiva il passaggio da una sponda all'altra oltre che per la popolazione e i viaggiatori, per il pellegrinaggio dei devoti al monaco monaco basiliano diventato San Silvestro.

Il ponte grande diventato successivamente "Ponte di Failla" come abbiamo accennato fu attraversato da illustri personaggi a cominciare da re Pietro D’Aragona, la regina Bianca di Navarra, dall’imperatore Carlo V d’Asburgo che passarono lungo i suoi 54 piedi sulla stretta carreggiata larga appena 8 metri su due ripide rampe munite di parapetti.

Oltre all'arco principale, ne presenta altri due disuguali con archi a tutto sesto.

Ad aumentare il suo fascino ancestrale è il passaggio dei "Ramara" i fedeli che in maggio per la festa di San Silvestro patrono della cittadina, transitano a piedi sul ponte, in una suggestiva processione umana la cui meta è la località di Anghira di Faccilonga in territorio di San Fratello, così come parimenti fanno i Ddarara a cavallo.

I due pellegrinaggi votivi che sono un’autentica manifestazione di religiosità popolare caratteristica di Troina.
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