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Dalle grotte ai castelli: il volto nobile di Sciacca rivelato da "Le Vie dei Tesori"

Passeggiate guidate, aperture straordinarie di luoghi nascosti e curiosità storiche: il festival apre le porte di 12 monumenti a Sciacca per tre fine settimana

Balarm
La redazione
  • 5 settembre 2019

Castello Luna a Sciacca

Nel giardino segreto degli aranci amari, alla ricerca di leggende e miraggi, sulle tracce dei nobili Peralta: a Sciacca debutta il festival "Le Vie dei Tesori" e apre le porte di dodici siti nel tre fine settimana del 13, 14 e 15, del 20, 21 e 22 e del 27, 28 e 29 settembre.

Come funziona: grazie ai coupon dotati di Qr-code, che si acquistano on line sul sito del Festival e vengono smarcati all’ingresso dei luoghi, si scoprono segreti monumentali dela città delle leggende e dei miraggi.

Da Dedalo che costruisce le famose Stufe di san Calogero sul monte Kronio, all’isola Ferdinandea che sbuca dalle acque e si inabissa dopo poche settimane, lasciando tutti di stucco. Insomma, qui si trovano tracce di un tempo che risale ad almeno mille anni prima dell’era cristiana, da lì in poi sono giunti tutti: Fenici, Greci, Cartaginesi e Romani, Arabi e Normanni, Svevi e Angioini, attratti dalle polle di acqua termale.

Sotto i Peralta divenne importantissima, eresse i suoi palazzi, discusse da pari a pari con la vicina Girgenti. C’è posto persino per un museo di art Brut, popolato dalle sculture en plein air di un artista-contadino. Millenni di storia da percorrere, una cittadina in gran parte inedita che non fa parte delle abituali rotte dei viaggiatori: anche per questo motivo "Le Vie dei Tesori" la vuole proporre come meta, aprendo 12 luoghi che nascondono vere meraviglie.
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Tre weekend a disposizione, venerdì, sabato e domenica, dal 13 al 29 settembre: a Sciacca bisogna lasciarsi guidare dai cinque sensI perché si guarda, si tocca.

E ci si lascia trascinare, in questo caso, dal profumo degli aranci amari. Per scoprire che c’è un palazzo nobiliare con tanto di giardino segreto, con cavità sotterranee e una “stanza dello scirocco” dove i nobili abitanti di Palazzo Lazzarini cercavano un po’ di frescura.

Ma per rintracciare la storia di Sciacca bisogna andare indietro e indietro: fino ai Normanni a cui si deve la chiesa più antica della città, l’austera San Nicolò La Latina, di due secoli più tardi è invece il Castello dei nobili Peralta, i signori di Sciacca che, passato di eredità in eredità, fu al centro della famosa contesa tra i de Luna e (catalani) e i Perollo (normanni).

La versione romantica racconta l’amore segreto di Giovanni Perollo per la nobile Margherita, la versione storica scontri per interessi politici ed economici … fatto sta che il castello è sull’ex cinta muraria e se ne scoprono a fatica i resti. Per la chiesa di Santa Margherita si rincorre la leggenda che il pavimento venisse lavato con il Moscato per farlo brillare: lo raccontano gli anziani, fatto sta che la geometrica ha un bellissimo portale attribuito al Laurana.

Sotto Carlo V, Sciacca divenne preda ambita per i suoi depositi di granaglie: a quel periodo risalgono le Grotte del Caricatore (appunto) e la torre campanaria (un parallelepipedo perfetto) che la difendeva dai Turchi: da quassù si vede tutta la città.

Alla Casa Comunale – che di per sé è già bellissima visto che è un ex convento seicentesco dei Gesuiti – sarà trasformata la Sala Blasco in una pinacoteca, per ospitare le opere che nel corso degli anni sono state donate al Comune e che di solito sono negli uffici (e quindi non fruibili dal pubblico).

Tra le altre, per "Novecento. La collezione del Come", a cura di Anthony Francesco Bentivegna, opere di Franco Accursio Gulino, Rosario Bruno e Giuseppe Montalbano e molti altri. Al Museo Scaglione è invece visitabile una retrospettiva su Vincenzo Nucci. Al Castello Incantato sarà esposta la “chiave dell’incanto”, una scultura lignea "erotica" che Filippo Bentivegna usava come tramite ogni volta che incontrava una bella donna.

Un altro dei must de "Le Vie dei Tesori" sono le passeggiate guidate da esperti, storici, botanici, giornalisti, alla scoperta della città. A Sciacca se ne organizzeranno tre, tutte già prenotabili sul sito: la prima (del 15 settembre) condurrà alla scoperta di Monte Kronio dove è ancora visibile la grotta di un eremita e le famose grotte (uniche al mondo) con un'umidità del cento per cento.

Una secondo percorso (organizzato per domenica 22 settembre) ricondurrà all’antico quartiere ebraico e alla Giudecca, fino alla sinagoga dove si verrà accolti dall’attuale proprietario.

Si chiude con una terza passeggiata (29 settembre) che invece permetterà di rivivere i fasti della Sciacca dei nobili signori. Che erano tanti e punteggiavano con i loro sontuosi palazzi, l’intera città.

Come partecipare: basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito web della manifestazione e presentarsi sul luogo.

Un coupon da 12 euro è valido per 10 visite, da 6 euro per 4 visite e da 2.50 euro è valido per un singolo ingresso. Un coupon da 3.50 euro è valido per un ingresso ai luoghi su prenotazione (sul sito o con ingresso sul luogo, se i posti non sono tutti prenotati).

Un coupon da 5 euro è valido per una passeggiata (anche in questo caso, su prenotazione). A tutti coloro che acquisiranno i coupon sul sito verrà inviata per mail una pagina dotata di un codice QR da stampare (o salvare sullo smartphone) e mostrare all’ingresso dei luoghi.

Il Pullmann: il Festival ha organizzato un pullman che il 22 settembre parte da Palermo (piazzale Giotto) verso Sciacca alle 8.30 e rientra alle 19 a Palermo (scopri di più su come girare in pullmann per "Le Vie dei Tesori").
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