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Dalla Sicilia agli Usa, era detto "Little Italy": il medico che aveva le chiavi di New York

Nel 1868 nasceva a Polizzi Generosa, un piccolo paese delle Madonie, in provincia di Palermo, il dottore Vincenzo Sellaro. Medico italiano, o meglio siciliano

Federica Dolce
Avvocato e scrittrice
  • 10 marzo 2025

Vincenzo Sellaro

Da sempre culla di artisti la Sicilia non smette di sorprendere. Eh sì, perché è proprio in Sicilia che alcuni uomini si sono distinti perché precursori dei tempi e attenti e avveduti professionisti, illuminati dalla passione ma anche e soprattutto da una chiara visione del mondo in continua evoluzione.

A tal proposito si vuole ricordare un medico di spicco, di origini squisitamente siciliane, che si è distinto per la sua lungimiranza e per la sua generosa visione di condivisione della medicina a servizio di altri italiani.

Nel 1868 nasceva a Polizzi Generosa, un piccolo paese delle Madonie, in provincia di Palermo, il dottore Vincenzo Sellaro.

Medico italiano, o meglio siciliano, naturalizzato statunitense, dotato di grande ingegno, fu spinto e appoggiato dalla famiglia a continuare gli studi, conclusi poi con la laurea in medicina presso la facoltà di Napoli.

Dopo la Laurea emigrò negli Stati Uniti d’America, in particolare a New York dove poté completare il suo percorso professionale con un corso di specializzazione alla Cornell Medical School, ottenendo in tal modo la licenza per poter praticare la professione di medico nello Stato di New York.
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In particolare, dopo essersi iscritto alla American Medical Association ed aver fatto ricerche sul diabete e sul cancro, avviò un ambulatorio privato di ginecologia al 203 di Grand Street nel quartiere detto Little Italy a Manatthan, sotto il sostegno del New York City Health Board e successivamente fondò l’Order Sons and Doughters of Italy in America (OSDIA) la più grande organizzazione italo-americana degli Stati Uniti, per aiutare gli italoamericani a lavorare insieme e migliorare la loro posizione sociale, civile e personale nella società.

Nella sua attività medica, egli intuì che molti immigrati italiani, ricoverati negli ospedali americani, erano spesso in situazioni di pericolo di vita e mal assisiti a causa della barriera linguistica tra loro e il personale medico e paramedico.

Per affrontare questo problema, Sellaro costituì un comitato specifico, composto da medici bilingue (italiano e inglese), e dopo fondò il primo ospedale italiano negli USA, il Columbus Italian Hospital, dove i pazienti potevano parlare l'italiano, il cui progetto fu completato nel 1902, con Sellaro come primario del reparti di ginecologia.

Come riferisce Carmelo Cutuli, fondatore e past presidente di Confassociazioni USA, autore del libro "Vincenzo Sellaro ed i Figli d’Italia in America" nel 1904, Sellaro concepì l’idea di riunire tutti gli italiani d’America in una sola organizzazione.

Il suo progetto prese corpo nel giugno 1905 durante una riunione svoltasi nella propria abitazione, cui seguirono altri incontri sino alla costituzione dei Figli d’Italia, in seguito denominato Ordine dei Figli d’Italia in America, di cui Sellaro divenne il primo Presidente Nazionale.

Nel 1922, fu insignito del Cavalierato da parte del Governo Italiano per l’aiuto dato alla comunità italo-americana e per la fondazione dell’Ordine dei Figli d’Italia in America.

Nel 1928, il governatore Alfred E. Smith gli consegnò le chiavi della città di New York in riconoscimento del contributo medico e sociale verso la comunità”.

Morì all'età di 64 anni, il 28 novembre 1932 e oggi è sepolto nel cimitero di Woodlawn nel Bronx, a New York.

Questa è la storia di un uomo siciliano, come tanti altri, il cui spirito è stato quello di voler condividere le proprie consolidate conoscenze scientifiche e umanitarie, raccontarlo ci rende sempre più orgogliosi di essere siciliani.
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