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Dal "salone di Amore e Psiche" all'alcova: in Sicilia c'è un palazzo (da favola) da scoprire

Il "Palazzo Casale del Borgia" rientra indubbiamente tra le perle monumentali più rappresentative della Sicilia, situato nel cuore pulsante dell'isola di Ortigia

  • 26 gennaio 2023

Palazzo Casale del Borgia (Ortigia)

Costruito sopra un edificio preesistente di epoca aragonese, datato al 1396, il "Palazzo Casale del Borgia" rientra indubbiamente tra le perle monumentali più rappresentative del versante siracusano.

Situato nel cuore pulsante dell'isola di Ortigia, secondo le fonti storiche in nostro possesso, le prime modifiche strutturali si ascrivono agli Impellizzeri del Casale, antica casata patrizia siracusana.

Ad ogni modo siamo, altresì, a conoscenza che nel 1760 il complesso architettonico fu radicalmente ristrutturato su iniziativa del barone Giuseppe Maria Borgia. La struttura, in chiaro stile barocco, è contrassegnata da alcuni elementi stilistici che richiamano al Rococò.

La facciata, invece, rinnovata nel Novecento attraverso lavori di ricostruzione, è scandita in tre ordini. Il lato inferiore ospita una parete a gradoni, a sua volta inquadrata da un portale di forma arcuata e da preziosi portoncini rettangolari.

In alto, precisamente sulla sommità del portone principale, si staglia il sontuoso stemma dei Borgia di Siracusa. Esso risulta essere finemente abbellito da pregevoli dettagli ornamentali.
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Nella fattispecie, si tratta di un bue passante sopra una linea che appare sovrastata da una stella a sei punte; ai lati figurano pure due piccoli putti. L’ordine superiore, di converso, è costituito da poderosi balconi in ferro battuto sopra i quali si innestano dei timpani semicircolari decorati con una sequenza di bassorilievi geometrici.

Quanto al balcone centrale, quest’ultimo sfoggia un timpano circolare a base aperta. La terza sezione del prospetto, in ultimo, è caratterizzato sia da una trabeazione liscia che da maestosi balconi.

L’interno del monumento, articolato in corte centrale e molteplici vani collocati intorno ad essa, riproduce fedelmente lo schema tradizionale delle case patrizie. Il cortile, di fattura barocca, sfodera un incantevole androne che esibisce un frontone triangolare, orlato di due timpani spezzati, e una coppia di nicchie arcuate.

Al centro dell’androne si erge un ulteriore balcone che appare rinforzato da strati di ferro battuto. In ogni caso, un recente restauro ha suddiviso il palazzo in due ambienti distinti. Il piano terra, adibito prevalentemente a ristorante con apposita sala ricevimenti, è destinato ad uso commerciale.

Diversamente, il piano successivo, soprannominato con l'appellativo "piano nobile", incarna a menadito lo sfarzo dell’epoca. Non a caso, spesso è riservato per l’organizzazione di matrimoni, meeting e mostre culturali. Un ampio scalone, posto all’ingresso, conduce al cospetto di sei spaziosi saloni che custodiscono un valore storico-artistico di inestimabile pregio.

Qui, per di più, sono esposti numerosi abiti settecenteschi che recano dei cartellini informativi sulla storia di ogni indumento.

In ogni caso, le sale, disposte secondo un ordine preciso e simmetrico, sono rispettivamente denominate "La Stanza dello Stemma", "Il salotto dei viaggiatori", "Il salotto delle arti", "Il salone di Amore e Psiche", "Il salone degli specchi" e "L’alcova".

Ogni stanza è adorna di pareti dipinte, volte affrescate e stucchi originali che risalgono al Settecento. Le raffigurazioni disegnate nei tondi della volta o nei sovrapporta contengono scenari che rimandano chiaramente alla destinazione d’uso di ogni camera.

In più, ognuna di esse è illuminata da grandi porte-finestre che proiettano lo sguardo del visitatore sulla bellissima "Piazza Duomo".
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