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Da "voce di strada" in Sicilia al palco di X Factor: Lunaspina Caruso si racconta

Cresciuta con la musica di De Andrè, Pink Floyd e Maria Callas ha esplorato diversi generi musicali scegliendo di diventare artista di strada. Vi racconta la sua storia

  • 17 ottobre 2024

Lunaspina Caruso

Lunaspina Caruso, classe '90, è nata a Zevio in provincia di Verona da genitori siciliani . È una donna schietta, diretta, genuina, tenace, caparbia, e ama la musica in senso universale. Si definisce, infatti, un'ascoltatrice e una voce "eclettica".

«Sono cresciuta con le canzoni di De Andrè, ma anche Pink Floyd e anche Maria Callas, il folk e il jazz scoperto a Catania. Da adolescente a Pisa mi sono divertita con tutto ciò che era "metal". Adesso è il mio periodo "folk". Ascolto tutt'ora molto punk e molta new wave anni '80».

La madre è da sempre la sua grande fan. La sua voce e la sua grinta le hanno consentito di non arrendersi mai e il suo bel carattere l'ha portata a diventare artista di strada siciliana ma anche oltre per percorrere nuove strade della sua vita. Infatti dal 2011 Lunaspina vive a Catania e dichiara «mi sento catanese al 100%, questa città mi ha adottata, ho anche preso l'annacata catanese».
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Ma ripercorriamo la vita di quest'artista per capire come ha scoperto la musica.

«Mia mamma dice che sin da piccola avevo un orecchio musicale. Già all'età di due anni le andavo appresso con l'aspirapolvere perchè in quel rumore trovavo qualcosa di musicale.

A tre anni ho cominciato a studiare pianoforte e a tredici anni ho iniziato ufficialmente a lavorare come cantante tra piano bar e live music.

Con quella musica ho portato i primi soldi a casa, pagavo l'affitto e le tasse universitarie per diversi anni». Superata questa fase che possiamo chiamare a tutti gli effetti "gavetta", Lunaspina inizia un'attività concertistica collaborando con altri musicisti.

«Presto mi sono resa conto che con quel lavoro in giro per i locali era difficile sbarcare il lunario e prima di correre il rischio di odiare persino la musica decido di fare un tentativo mai pensato prima: il "busking" ossia scoprire l'arte di strada.

Cosi ho acquistato un amplificatore e sono andata in strada con Nina, il mio cane. Ho cominciato a Catania ma sono arrivata anche in Europa. Mi piacerebbe girare il mondo da "busker"».

Così cambia la prospettiva in musica di Lunaspina fino a quando la madre la convince a presentare la sua candidatura per "X-Factor". Quindi si presenta alle audizioni presso l'Allianz di Milano dove esegue un brano ormai diventato virale: "Non, je ne regrette rien" di Edith Piaf.

«Porto da anni nei teatri italiani uno spettacolo- canzone - spiega Lunaspina - da me ideato dove canto le donne del sud del mondo. Un omaggio a Rosa Balistreri, Gabriella Ferri, Chavela Vargas, Edith Piaf».

Quel brano che le fa varcare la soglia di X-Factor è un testo di riscatto, una canzone di rivalsa. «Tutto il bene e il male che ho passato mi ha portato ad essere chi sono oggi» dichiara.

Lunaspina ha cantato davanti ad una giuria composta da Manuel Agnelli, Paola Iezzi, Achille Lauro, e Jake La Furia. «Mentre Manuel Agnelli è da sempre il mio mito, non conoscevo affatto Jake La Furia (rapper) perchè sono cresciuta con gli Articolo 31. Sono finita nella selezione di Jake La Furia.

Ho portato "Luna Spina" di Ivano Fossati, la canzone cantata storicamente da Fiorella Mannoia. Sono stata giudicata così: hai cantato divinamente, tu sei bravissima ma sei lontana anni luce dal mio mondo, da quello che a me piace», racconta.

Nella seconda fase di X-Factor chiamata "Bootcamp" (campo di addestramento) i quattro giudici costruiscono la propria squadra. Ogni giudice ha a disposizione solo quattro sedie dove si siedono i concorrenti.

«Ci sono dodici persone per ogni giudice, ma si siederanno solo 4 elementi. Il gioco consiste non tanto nell'avere la sedia quanto nel mantenersela. Jake La Furia la sedia non me l'ha proprio data, questo è il punto.

Questa eliminazione ha creato una reazione molto forte da parte del pubblico perchè avevo ricevuto una "standing ovation" da parte sia del pubblico che degli altri tre giudici».

A nulla è valso la disponibilità di Lunaspina ad un eventuale percorso di speriementazione perchè, dice, «io con la voce posso anche rappare».

E così si conclude questa grande esperienza italiana del tutto positiva per la cantante siciliana che è fiera di avere ricevuto anche un gran complimento da parte della cantante "Giorgia".

Lunaspina parte subito per un mini busking tour dove porterà la sua musica per le strade di Napoli, Roma, Milano e Bologna. Sarà, invece, a Palermo, il 30 ottobre, ospite del Teatro Agricantus.

«Ne approfitterò anche per farmi una "buskingata" ai Quattro Canti e a Mondello oltre che farmi una bella mangiata a Ballarò e un panino con la "meusa"» dichiara con entusiasmo.
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