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Da Palermo fino al cast di "Mare fuori": chi è Valeria, il nuovo personaggio della serie

L'attrice si è intravista nella terza stagione e già si capisce che è destinata a sconvolgere gli equilibri. La giovane palermitana ci racconta il suo percorso

Susanna La Valle
Storica, insegnante e ghostwriter
  • 2 giugno 2023

Valeria Andreanò

"Mare Fuori" è una fiction in continua evoluzione, un cantiere sempre aperto, con nuovi personaggi che si affacciano e altri che lasciano. Chi si è affezionato alle storie dei ragazzi e degli adulti, dovrà imparare ad amare le new entry e a conoscere attraverso il meccanismo del flashback, il divenire delle vite di chi è rimasto.

In quest’andirivieni, abbiamo avuto modo di conoscere alla fine della terza stagione, una nuova ospite dell’UPM, che già dal suo ingresso ha mostrato una storia dolorosa di sofferenza e di disagio, che si dice, senza spoilerare troppo, avrà attinenza con le vicende famigliari della nuova direttrice succeduta alla precedente, l’amatissima Carolina Crescentini.

Valeria Andreanò reciterà e darà vita e volto a questo nuovo personaggio; giovanissima attrice palermitana di vent’anni, frequenta il secondo anno e conseguirà il diploma nel 2024 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Non è facile arrivare a questa scuola di specializzazione, c’è una lunga trafila fatta di esperienza, provini, bandi ed esami, dove nulla è scontato.
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Valeria però è una ragazza motivata e determinata, ha iniziato a recitare poco più che adolescente, formatasi alla scuola di Franco Lollo, ha capito, che attraverso la recitazione sarebbe stata in grado di sublimare e superare quel malessere comune a tanti giovani che si rapportano con un mondo competitivo, superficiale e difficile.

Attraverso la recitazione, ha capito che poteva intervenire sulla sua vita, recitando le storie, i sentimenti, la rabbia, vittorie e sconfitte dei personaggi. Una decisione maturata presto, ricorda che a 15 anni preferiva restare in casa a studiare, chiudendosi in quel mondo fatto di eccellenza e preparazione. Tra il liceo classico, lo studio di copioni e tecniche, ha utilizzato il suo tempo per costruire la sua strada. Preferendo rimanere a casa erano numerosi i suoi «no, non vengo» rivolto a coetanei e amici.

La recitazione l'ha vissuta come catarsi, purificazione, rasserenamento e rinascita. Nel suo diario ha trasportato sogni desideri esaltazioni ed anche paure, mi dice … «il Teatro mi ha tirato fuori in momenti difficili».

Lasciata Palermo dopo la maturità, è approdata a Roma, città che apre le sue porte, ma non accoglie mai del tutto, specie a chi non è nato qui. Indifferente ai problemi degli altri, è una palestra di vita, una scuola di sopravvivenza, che punisce i deboli e sprovveduti.

Sono stati anni duri per Valeria lontana da affetti e radici; la più piccola del suo Corso, si è trovata a dover affrontare il distacco, e misurarsi con nuove e sconosciute dinamiche, con l’organizzazione e convivenza con due coinquiline, affrontando affetti e relazioni sociali, in maniera diversa.

Sicuramente lo sport che ha praticato per anni, la pallavolo, il nuoto, la ginnastica ritmica e artistica, oltre ad aver modellato il suo corpo, è una splendida ragazza, le ha trasmesso il rispetto delle regole, la disciplina e la capacità di lavorare in team. Regole, disciplina e studio sono state la sua scuola per arrivare alla soglia di un successo che possiamo non solo pronosticare ma già vedere.

La sua famiglia parla di arte, la mamma insegnante di Danza e la sorella Prima Ballerina alla scala di Milano, che poco più che bambina, ha lasciato la famiglia e la città. Esempi di dedizione e sacrificio che hanno fatto capire a Valeria che i desideri si realizzano con un duro lavoro.

Domando se tutti in famiglia hanno capito e appoggiato questa scelta, mi risponde con una voce dolce, elegante dalla perfetta dizione, che sua nonna le diceva: «Non è strada che spunta».

È il dubbio di chi vorrebbe proteggere a tutti i costi da dolore o sconfitte, chi ama. Oggi la nonna, convinta della scelta, è la prima che le chiede l’esito di un provino o di un saggio di recitazione.

La strada è "spuntata" per questa giovane donna, cresciuta al centro di Palermo, che confessa di non conoscere abbastanza ... le chiedo cosa le manca di più della Sicilia, mi risponde la gentilezza, la solarità degli abitanti, quel buongiorno che mai si nega, perché chi passeggia tra le sue strade, così come si onora e rispetta chi arriva come ospite, secondo una legge sacra che proviene da una storia lontana.

Racconta cha adora il "Metodo Stanislavskij" basato sull’approfondimento psicologico del personaggio e sulla ricerca di affinità con l'attore, la recitazione è una full immersion, dove è coinvolto l’intero corpo: «Ho imparato come muovere le mani, persino il piede…».

I suoi modelli sono Monica Vitti e Gigi Proietti. Due attori che hanno saputo imprimere una svolta alla recitazione, scardinando modelli predefiniti e avviando un novo modo di’interpretare, fare teatro e cinema.

"Mare Fuori", si arricchisce di arte siciliana, e come ho fatto con Vincenzo Ferrera, le chiedo cosa non ama dei suoi conterranei, mi risponde «la rassegnazione. Le cose possono cambiare, fin quando ci sarà questo sentimento oscuro di ripiegamento interiore, non si sarà mai veramente liberi».

Valeria è una ragazza siciliana che detesta l’indifferenza e l’egoismo, la non accettazione dell’altro, mentre la emoziona conoscere nove persone, rafforzare i legami, prendersi cura degli altri, «adoro andare in campagna e cucinare la pasta al sugo… ».

Apprezza e vive intensamente ogni attimo che scruta con profonda curiosità. Le chiedo come si vede da qui a cinque anni, mi risponde in maniera matura e attenta. «Non lo so tutto è in perenne cambiamento, vivo giorno per giorno, momento per momento, sono convinta che la vita è un fluido scorrere di avvenimenti, sentimenti ed emozioni».

Dopo questa chiacchierata,…. saluto con affetto Valeria, giovane attrice dai magnetici occhi verdi, vicine per lavoro, condividiamo lo stesso quartiere romano, ma entrambe lontane da quella che chiamiamo e consideriamo "casa".
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