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Da Buenos Aires a Levanzo: Josefina, l'artista argentina che ha scelto (due volte) la Sicilia

Josefina, attrice e cantante, in Sicilia dal 2013 vuole rimanere nell'Isola e ricominciare qui, dalle donne, con l'obiettivo di creare una rete solidale per collaborare

Jana Cardinale
Giornalista
  • 7 maggio 2021

Josefina Torino, l'artista argentina che vive a Levanzo

Mi puoi chiamare tra un’ora? Stiamo per concludere una raccolta Plastic Free, sono con altri volontari…”.

Risponde così al telefono Josefina Torino, mentre, tra una nuova idea al servizio del territorio che ha scelto di abitare, e vivere, e un progetto al femminile da curare e proporre, si appresta a raccontare le sue giornate piene di impegni, e sogni.

Con la passione di una vera artista, forte e giovane, come dimostrano i suoi anni.

Josefina è nata a Buenos Aires, in Argentina; è attrice e cantante, e nel 2013, per amore, è giunta in Sicilia, dove si è sposata, a Levanzo, l'isola che è diventata il regno del suo cuore.

«Sono metà italiana e metà inca – dice Josefina - mia nonna materna era piemontese e mio nonno della ex Jugoslavia. Ho conosciuto mio marito durante un viaggio in Messico, nel Chiapas, dove lui si trovava in qualità di fotoreporter e io mentre seguivo il Conservatorio di Arte Drammatica e volevo indagare la storia e il percorso degli zapatisti, la loro lotta per arricchire un territorio, e il loro grande lavoro per l’autonomia.
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La cultura dell’accoglienza ce l’ho nel sangue, così come l’amore per il mondo. Ci sposiamo nel 2013 e scegliamo di vivere in una terra neutrale, in Sicilia, da dove mio marito era lontano da circa 20 anni. Lui è trapanese dall’età di due anni, perché casualmente è nato a New York, dove suo padre lavorava. A 16 anni è andato via da Trapani.

Abbiamo vissuto per tre anni, e per tutto l’anno, a Levanzo, anche in inverno, quando sull’isola ci sono non più di 30 persone, poi nel 2010 hanno chiuso la scuola e avendo una bambina, la nostra Guadalupe, che adesso ha 5 anni, abbiamo deciso di trasferirci a Trapani».

Josefina e Nino a Levanzo nel 2015 hanno dato vita a Mannaraò, un negozio di artigianato locale e internazionale, galleria d'arte contemporanea, di pittura e fotografia, abbigliamento etnico e moda mare, e souvenir "made in Levanzo".

Josefina non ha mai smesso di viaggiare e fare teatro, lavorando a Napoli, a Palermo, a Milano, anche con la bimba piccola, che restava sull’isola con il papà.

«Ho collaborato con l’Università Cà Foscari, a Venezia, e con Mimmo Cuticchio, a Palermo – dice - facevo l‘attrice e nel frattempo ho fondato un Trio di tango argentino a Trapani con i musicisti Corrado Orfeo e Leandro Grammatico: due chitarre e una voce per portare in giro uno spettacolo che racconta la storia del tango e per parlare di integrazione tramite la musica».

Prima del lockdown, nel 2019, ha deciso con la famiglia di trasferirsi a Milano, perché viene assunta come insegnante di teatro nelle scuole e collabora con il Teatro Menotti, ma al termine di quel periodo buio e disperante ha deciso di tornare qui, in Sicilia.

«La vera soddisfazione professionale la si trova al Nord, dove non mancano i servizi, il lavoro viene riconosciuto in modo adeguato e la qualità della vita è ottimale – aggiunge - ma mi sono chiesta quale fosse davvero il privilegio, da mamma di una bambina piccola: se questo o quello di permettere alla mia famiglia di vivere in un luogo dal clima migliore, dove si mangia buon cibo e dove la genetica dell’accoglienza la si porta nei volti.

Mi sono chiesta cosa posso fare io per arricchire il territorio ed essere da esempio a mia figlia per migliorare le cose, e ho deciso di tornare. In estate saremo sempre a Levanzo, dove il lavoro è andato molto bene e dove nella scorsa stagione abbiamo vissuto una vera ripartenza».

Josefina vuole restare in Sicilia e ricominciare qui, dalle donne: creare una rete solidale per collaborare e non competere.

E così, assieme alla giornalista Beatriz Borgez, ha partecipato al bando “Trapani è donna… e madre”, una selezione di progetti socio-culturali a cura di organismi no-profit, con il progetto ‘Empowerment Femminile Mutlidisciplinare’ che prevede, tra le altre cose, parità del 50 per cento tra i nomi femminili e maschili nelle scuole primarie di Trapani (‘dei 22 plessi nessuno ha nome femminile’) e dei laboratori artistici e ludico ricreativi per i bambini.

«Il finanziamento ottenuto – dice – è relativo alla toponomastica cittadina, e volto a intitolare le scuole con i nomi di donne. Attualmente su 200 istituti scolastici comprensivi solo tre avevano nomi femminili”. Infine il progetto di microimprenditoria "Isola Vintage", esclusivamente on line, portato avanti assieme a Carla Catalano.

Josefina prima di giungere in Sicilia ha completato i suoi studi nella Escuela Metropolitana di Arte Dramático di Buenos Aires, diventando attrice professionista nel 2008. Nel 2012 ha portato in scena lo spettacolo ‘Hija de la Tierra’ che ha scritto e diretto, realizzando la sua prima torunèe in Italia.

Nel 2018 ha creato il trio ‘Tangos en Flor’ assieme a Corrado Orfeo e Leandro Grammatico, e nel 2019 e 2020 ha lavorato in tv e cinema in produzioni come ‘Amore Criminal’e e ‘Blind’ di Mohammed Zouaoui.

Nel 2020 ha lavorato come insegnante di teatro in una comunità antiviolenza per bambini a rischio di esclusione sociale.
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