STORIE
Cresciuta dalla nonna, in pagella ha tutti 10: chi è la (sorprendente) 16enne palermitana
Nonna Gina ex "Miss Piemonte", sognava di fare la ballerina, e fu l'insegnante di ballo di Emilio Fede. Si dedica a Chiara, che custodisce i suoi insegnamenti
Chiara La Russa
Nonna Gina era stata "Miss Piemonte", sognava di fare la ballerina, e fu persino l'insegnante di ballo di Emilio Fede. Sposerà un siciliano e trascorrerà in Sicilia la seconda parte della sua vita.
Si dedicherà a Chiara, giocando con lei e insegnandole a contare ancor prima di iniziare la scuola. In quegli anni, quella nonna, inconsapevolmente, avrebbe trasmesso alla nipote valori, emozioni, ed ambizioni per tutta la vita.
Chiara frequenta così la "Casa della musica" di Palermo dove inizia a mostrare - sin da piccolissima un grande interesse verso le percussioni. Seguirà poi una buona scuola elementare che le darà le giuste basi per diventare una giovane ambiziosa.
Oggi Chiara ha 16 anni, frequenta il Liceo Linguistico "Ninni Cassarà" di Palermo - sezione "International" - che le dà la possibilità di conseguire oltre che la maturità italiana, anche la maturità inglese riconosciuta in Inghilterra e valida per l'iscrizione presso le Università inglesi.
«Ho sempre avuto la passione per le lingue dettata dalla interculturalità. Sin dalle scuole elementari ho sempre ospitato delle ragazze straniere: una ragazza messicana, una ragazza cinese, una ragazza russa, una ragazza turca e una francese attraverso operazioni, di 'ospitalità" e 'gemellaggio'».
Ha tutti 10 in pagella ma sembra non curarsene troppo, inglese e francese sono le sue materie preferite. «A scuola studiamo storia contemporanea, dalla guerra fredda in poi, in inglese», un corso di studi "britannico" differente dal programma in italiano, "letteratura inglese in lingua originale con studio degli autori e delle loro opere", e "language, una materia che ti insegna a scrivere saggi e poesie, oltre che conversazione in inglese, francese, spagnolo".
Chiara oltre che per le lingue ha una passione per le materie scientifiche, matematica, biologia.
Le piacerebbe studiare medicina nel Regno Unito e sogna una vita in Inghilerra da studente universitaria e da futura "pediatra". Leader animatrice del Tempo d'Estate "Grest" ospitato presso l'Istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo, Chiara trascorre tutte le sue mattine estive a contatto con i bambini del centro tra mille attività.
La sua dedizione nei confronti del mondo dell'infanzia le ha consentito di vincere un anno fa il premio di "miglior leader" tra 200 partecipanti. Un'attività nel sociale, con un approccio salesiano, soggetta a continue formazioni ma che la fa sentire piena di vita.
«Sono nata nell'era sbagliata, volevo nascere negli anni '80». Chiara non ama molto "l'apparenza" per sembrare qualcuno. Immagina gli anni '80 e una vita più tranquilla, senza social e smartphone, e relazioni più vere. «Scendevi in cortile e andavi a giocare a pallone con tutti i tuoi amici». Chiara utilizza i social ma non è una fanatica di post.
Una ragazza in controtendenza all'atteggiamento dei suoi coetanei, all'ostentazione in termini di gusti e movida.
Tornando all'ambiente dei ragazzi in classe Chiara sostiene che "i figli sono l'esempio dei genitori". E a proposito della "dispersione scolastica", argomento che ho voluto sviscerare durante la conversazione, Chiara crede nella serietà di ogni individuo.
Quando le ho chiesto "Che tipo di musica ti piace?", sorprendetemente Chiara ha risposto «Gli Abba», un gruppo pop svedese nato circa 50 anni fa. «Su Tik Tok ho visto dei video con questa musica di sottofondo, mi sono incuriosita e ho cercato le loro canzoni su youtube e spotify e da lì mi sono appassionata.
Prossimamente andrò a Torino per seguire uno dei loro più grandi trubuti eseguiti da 'Abba Dream'" Ha concluso il 2° anno del Liceo con una votazione di "10" in tutte le materie. «In questa inaspettata votazione - dice - credo che abbia iniciso la compostezza e la gentilezza oltre che la preparazione e la partecipazione costante nelle attività di classe».
Chiara non sa cucinare come il padre ma è una buona forchetta e per questo motivo non ama "tampasiare" lungo le vie della movida palermitana, dal Politeama al Massimo, di "birra in birra", quella passeggiata che lei ironicamente definisce "maratona", ma predilige chiaccherare con i suoi coetanei preferibilmente da seduti e davanti una buona pizza.
Chiara viaggia di fantasia e sogna di restare una donna tradizionale con una famiglia e un solo figlio, un matrimonio in chiesa accompagnata dal padre. Non si sente realmente "figlia unica" perchè sente di avere delle "sorelle di cuore", tutte quelle ragazze di altri paesi che a turno hanno fatto parte della sua famiglia ricambiando tanta generosità.
Chiara La Russa è una giovane palermitana con un'identità ben precisa che potrebbe vivere già in ogni città del mondo.
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