NUOVI SPAZI
Così risplende la villa del "Principe Mago": suites di lusso e un giardino aperto alla città
Manca poco alla fine dei lavori di una delle ville storiche più affascinanti e intrise di storia di Palermo che torna restaurata e soprattutto fruibile e restituita ai suoi cittadini
Stiamo parlando della meravigliosa dimora neogotica di fine Ottocento che si affaccia su via Serradifalco e in cui visse fino al 1979 il famoso "principe mago" o "mago nero" - Raniero Alliata di Pietratagliata - di cui vi abbiamo raccontato la vera storia.
Il suo nome - Villa Alliata di Pietratagliata - rimbalza negli ultimi tempi nelle cronache dei giornali locali. Pare infatti che i lavori di restauro, iniziati nell'ottobre del 2020, proseguono veloci e spediti e che siano quasi in dirittura d'arrivo.
Come riportano Danilo Maniscalco sul Giornale di Sicilia e Giulio Giallombardo nel magazine Le Vie dei Tesori, non c'è ancora una data sulla consegna dei lavori. Quel che si sa è che la villa diventerà una struttura ricettiva di lusso, con un grande giardino aperto alla città e fruibile da tutti.
Considerato uno degli edifici di maggior pregio di Palermo, Villa Alliata di Pietratagliata è un castello neogotico simbolo della Palermo di un tempo.
La villa nasce infatti dalla ristrutturazione della dimora settecentesca di Luigi Alliata, che la commissionò a fine Ottocento all'architetto Francesco Paolo Palazzotto, che adottò il gusto neogotico d'impronta catalana del tempo.
La dimora, che un tempo fu luogo di ritrovo di intellettuali e aristocratici, grazie all'impegno del principe Raniero che qui visse fino alla sua morte, lasciandola in eredità ai discendenti dei Chiaramonte Bordonaro Alliata, è stata abbandonata e lasciata nel degrado per più di vent'anni.
Nel corso degli anni, tra atti vandalici e furti sono scomparsi e distrutti, numerosi apparati decorativi in legno, il grande camino, le maioliche e perfino gli stemmi sulle finestre.
Un lungo periodo di abbandono e degrado a cui è stata messa la parola "fine" agli inizi del Duemila grazie all'intervento del Fai e alle polemiche dei palermitani che volevano salvarla dandonel la nuova vita che merita.
Occorrerà però aspettare la primavera del 2018 per vedere finalmente una speranza concreta.
La villa infatti viene battuta all'asta e acquistata da Giovanni Sammaritano, un imprenditore che - «stregato dalle atmosfere medievaleggianti» - ha così preso possesso dei 1690 metri quadrati di villa e dei circa 2800 metri quadrati di parco per un importo complessivo di 590 mila euro.
Da quel momento è partita la nuova "era" della villa di via Serradifalco e grazie all'attuale progetto di restauro, approvato dal Suap, alla fine del 2020 sono partiti i lavori.
Lavori che sono stati commissionati dalla Rafim srl e affidati all'architetto Filippo Dattolo e all'ingegnere Antonio Piccione, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo. A guidare i lavori sono le imprese Progeco di Marineo e la Kermes di Ragusa che, passo dopo passo, stanno lavorando per recuperare l'antico splendore di questi spazi dimenticati.
E arriviamo ad oggi. Come diventerà la villa?
Villa Alliata diventerà una residenza alberghiera di lusso, ma aperta alla città così come voluto dal suo proprietario.
Nel dettaglio il progetto prevede all'interno la modernizzazione degli impianti (ascensore compreso), la realizzazione di una caffetteria e di un ristorante al piano terra, suites di lusso al primo piano e una sala convegni al secondo piano che potrebbe ospitare anche eventi culturali ed esposizioni.
La parte fruibile e aperta ai cittadini sarà invece il giardino, dove già sono stati piantati nuovi alberi e dove è stato ripristinato anche il laghetto.
Verrà inoltre recuperata anche la piccola cappella annessa che verrà consacrata, mentre la grande terrazza centrale con il suggestivo portale sarà il vero gioiello della villa da cui affacciarsi per godere di una vista mozzafiato sul giardino.
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