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Come Barcellona ma a Palermo: cittadini e artisti uniti per far rinascere la Vucciria

Il quartiere è stanco e ha deciso di dire "no" all’escalation di violenza. Dopo gli episodi di malamovida stilato un "manifesto" con le richieste a Lagalla

  • 18 novembre 2024

Uno scorcio del mercato della Vucciria a Palermo

«Troppi episodi di malamovida in città». I cittadini sono stanchi e chiedono a gran voce un cambiamento per le vie di Palermo, dove vogliono tornare a trascorrere un sereno sabato sera nei luoghi di ritrovo dove scambiare due chiacchiere o fare una semplice passeggiata.

Il quartiere Vucciria è stanco e ha deciso di dire "no" all’escalation di violenza registrata e vuole tornare ad essere quel luogo dipinto da Renato Guttuso e che rese celebre il mercato palermitano nel mondo.

Un ritorno, quindi, a quando le "balate non si asciugavano mai". A chiederlo i cittadini organizzatori dell’evento “RiprendiAMOci la Vucciria”, che prevede performance e spettacoli con nomi celebri della scena siciliana, sabato 23 novembre, alle 11.00, in piazza Caracciolo.

Nel corso dell’evento, verrà consegnato al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, un documento, stilato da residenti e fruitori della zona, dove si chiede che la Vucciria torni ad essere un mercato storico, sul modello di Barcellona.
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«La Vucciria è un mercato storico, cuore pulsante della città, che fa parte dei 4 mandamenti – spiega Carmine Mancuso, ideatore dell’evento -. È il più famoso proprio perché, nel 1974, Renato Guttuso dipinse la nota tela raffigurante i colori di questo spaccato di Palermo.

Da ogni luogo venivano a vederlo. In questi anni, però, c’è stato il totale degrado, una movida selvaggia e un’amministrazione che sembra non rendersi conto del valore della Vucciria.

Il mercato è sparito e, adesso, c’è soltanto un far west serale con tavoli, cibo ed episodi di violenza. Da semplici cittadini, con questo evento, vogliamo dare un segnale di rivalsa attraverso l’arte». All’evento, ideato da Carmine Mancuso e organizzato da Francesco Bertolino, saranno presenti diversi artisti, coordinati dal direttore artistico, Salvatore Di Grigoli.

Ad esibirsi Lollo Franco, Salvo Piparo, Gino Carista, Giovanni Basile, Mario Renzi, Federica Neglia, Lidia Babbone, Vittoria Di Bella e Rocky Basile.

L’evento sarà presentato dalla giornalista Cinzia Gizzi. «Come si risponde al degrado? Con l’arte e la cultura, sensibilizzando così le coscienze. Palermo è una città di arte e vive in quel capolavoro che è la sua architettura e le sue dominazioni. Perché far morire, allora, questo patrimonio», prosegue Mancuso.

Dopo la Vucciria, c’è l’idea di pensare alla rivalsa anche degli altri mandamenti. Intanto, sabato 23 novembre, verranno consegnate le idee dei cittadini al sindaco Lagalla.

Vengono richiesti maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e la presenza dell’amministrazione con interventi che prevedano l’ascolto dei bisogni dei commercianti presenti in zona.

«Vorremmo che la Vucciria tornasse ad essere un mercato, ma adeguato ai tempi di oggi con l’angolo per il food e il beverage, sulla scia di quello realizzato a Barcellona – conclude Mancuso -. Poi, chiediamo che venga regolamentata la movida selvaggia. Ma devono essere interventi costanti e non una tantum.

Delle azioni che possano portare ad un cambiamento culturale. L’obiettivo dell’incursione artistica è, infatti, quello di riportare la voce del quartiere in quel luogo, per farla di nuovo mescolare con i sapori, gli odori e i colori che hanno sempre caratterizzato la Vucciria.

E che, soprattutto, si possano riportare in quel luogo i palermitani non solo durante la movida notturna ma anche durante le diverse ore della giornata».
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