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Bonus "mamma domani" anche per il 2021: a chi spetta e come fare domanda per ottenerlo

Per le mamme in attesa viene erogato all'Inps un bonus una tantum pari a 800 euro diverso dal "bonus bebè", valido anche per adozioni o affidi. Ecco come fare domanda

Balarm
La redazione
  • 15 dicembre 2020

Per le mamme che sono in attesa del loro bebè arriva l'opportunità di un sostegno economico anche per il 2021, un "premio alla nascita" che viene concesso anche nel caso di adozione o affido di un figlio.

Nella fattispecie il bonus "mamma domani" è un contributo singolo (non concorre alla formazione del reddito) pari a 800 euro erogato, su richiesta dell'Inps, alla madre al compimento del settimo mese di gravidanza o dopo il parto, l’adozione o l’affidamento ed è diverso dal "bonus bebè".

La Legge di Bilancio 2021 prorogherà anche per il prossimo anno il “Premio alla nascita” quindi detto anche “Bonus mamma domani” e sarà corrisposto in un’unica soluzione per le nascite o adozioni avvenute nel periodo 1º gennaio – 31 dicembre 2021.

Per riceverlo ciascuna mamma deve presentare apposita domanda in via telematica all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS). Tra requisiti richiesti il possesso della residenza in Italia e della cittadinanza italiana o straniera (comunitaria o non comunitaria). Le future mamme straniere devono essere regolarmente soggiornanti in Italia.
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Come fare domanda
È possibile collegarsi al portale web dell'Istituto e procedere al caricamento della domanda effettuando l’autenticazione attraverso diverse credenziali quali il PIN Inps, l'identità SPID (almeno di livello 2), oppure con Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

È in funzione anche un numero, gratuito da rete fissa a cui risponde il Contact Center Inps (numero 803 164 oppure 06 164 164 da rete mobile).

Infine si può fare richiesta del "premio nascita" anche rivolgendosi ai servizi gratuiti dei Patronati.

Documenti richiesti
È necessaria la certificazione sanitaria rilasciata dal medico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) o convenzionato ASL attestante la data presunta del parto o relativo numero di protocollo.

Se il certificato è già stato trasmesso all’Inps per richiedere altra prestazione connessa alla medesima gravidanza è possibile indicarlo.

Le future madri non lavoratrici possono indicare, in alternativa, l’identificativo e la data di una prescrizione medica emessa da un medico del SSN (o convenzionato con codice di esenzione compreso tra M31 e M42).

Se il parto è già avvenuto sarà sufficiente rilasciare un’autocertificazione della data del parto e delle generalità del bambino.

Nel caso di adozione o affidamenti è necessario fornire i dati relativi ai provvedimenti di adozione/affidamento nel minore, e/o di entrata del minore in famiglia e/o in Italia. Alle cittadine extracomunitarie verranno richiesti gli estremi del permesso di soggiorno.

Infine, nel caso di abbandono o affidamento esclusivo del figlio al padre, bisogna esibire gli elementi del provvedimento o copia dello stesso.

Entro quando fare domanda
I tempi entro i quali richiedere il bonus vanno dal raggiungimento del settimo mese di gravidanza fino ad un anno dalla nascita del bambino o dell'adozione o dell'affido.

Nel caso di gravidanze multiple (o affidi e adozioni multipli) si dovrà procedere facendo una prima domanda (a partire dal settimo mese di gravidanza), a parto avvenuto si può presentare una seconda domanda dove verrà inserito il codice fiscale dei gemelli.

In questo caso alla nascita verrà erogato un bonus e successivamente quelli relativi agli altri nascituri segnalati.

Nel caso di affidamenti o adozioni plurimi, anche gemellari, è possibile fare una richiesta unica, inserendo i dati di tutti i minori adottati o affidati, oppure presentare una domanda per ogni minorenne adottato o affidato.
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