ATTUALITÀ
Basta babbìari, anno nuovo e vita nuova: i buoni propositi che (per forza) infrangeremo
Dal mettersi a dieta a migliorare il rapporto con sé stessi e con il mondo. Spesso i buoni propositi durano poco, giusto il tempo di immergersi nella vita quotidiana
Alberto Sordi nel film "Un americano a Roma"
Attendere che, tutti, me compreso, ci fossimo pesati e preso coscienza dei quei 3-4 chili in più alla fine delle feste. Attendere che effettivamente le feste siano finite, compresa la Befana che, anche se porta carbone, è sempre fatto di zucchero. Attendere che il nuovo anno, come ogni altro passato anno nella nostra esistenza, ci porti a fare i famosi, rullo di tamburelli e abbannio, i buoni propositi.
Amunì, ogni anno, perentoriamente annunciamo, “basta babbiari! Ora anno nuovo e vita nuova!!”, e si comincia con l’elenco dei buoni propositi che può essere più o meno personalizzato. Elencarli tutti sarebbe cosa impossibile e camurriusa, anche perché, appunto, ognuno di noi, magari ci unci i propri ai classici, per cui ho cercato di riassumerli n tre grandi macrocategorie.
Manciari chiù picca e/o rimettersi in forma: il classico dei classici.
Pieni di buone intenzioni si riempie la dispenza di cibo sano. Le verdure non possono mancare, proteine, si, vegetali ed animali, n’cà…s’ ha fare palestra…, insomma, tutto per il meglio, ma si sa che le lobby degli snack sono li apposta per sabotarci, ed inevitabilmente, con il carrello della spesa, non potremo fare a meno di passare dal corridoio delle liccardie. E chi fa ca, nu weekend non dobbiamo fare un giorno libero?
Tutte le diete lo prevedono. Il problema è che, spesso, il “giorno libero” ci accumincia dal venerdì e finisce alla domenica sera. Che poi, ad essere onesti, ma come ta spirugghi di fare a dieta qui da noi? Le buone intenzioni le hai tutte, ma scendi in strada e ti arriva la zaffata del friuto del panellaro!
Giri l’angolo e u ciauru delle arancine ti pigghia i piettu! Allora scappi in preda al panico, tu devi resistere, tu puoi resistere, finchè non incocci nella pasticceria di fiducia ca ti sbacanta sotto gli occhi sfincitedde, cassatelle, cannolicchi e sciù giusto per rimanere nella tradizione e non menzionare tutto il resto. L’ama a dire comu l’ama a dire, seguire in modo ferreo una dieta in Sicilia è impossibile!
Allora, consci del fatto che saremo “costretti” a rimandare questa scocca di camurria di dieta di giorno in giorno fino al prossimo capodanno (momento i cui rinnoveremo nuovamente le promesse di buoni propositi) ci si rende conto che l’ unica via che potrebbe aiutare è quella dell’ attività fisica. Normalmente vi sono due scuole di pensiero, la classica iscrizione in palestra ed il cosiddetto “homegym”.
Invogliati da tutte le varie offerte che fioccano, si rispolverano gli abiti sportivi stipati nell’ armadio, si entra in palestra e ci si dirige verso l’istruttore mostrando una foto di un divo/diva di Holliwood con gli addominali che parono una mafalda. “m’ affari addiventari r’accussi!”.
L’istruttore, che vede ripetere questa scena diverse volte al giorno, annuisce rassegnato, e compila una scheda facile facile giusto per cominciare. Dopo circa 5 minuti di tapis roulant, ansimando come un fumatore incallito a 2000 metri di quota e prendendo coscienza del fatto che ancora ci sono una cuppulata di esercizi da fare, ti chiedi chi diavolo te lo abbia fatto fare cominciando a sognare il divano di casa.
Chi preferisce l’homegym, solitamente, o si dedica alla pratica del running ( di cui ci siamo tragediosamente occupati in passato) o si attrezza di pesi, elastici ed altro e comincia e vedere compulsivamente video sul web di circuiti ginnici miracolosi che promettono di far bruciare grassi come un pezzo di burro in un teano rovente.
Chiaramente dopo aver visto circa 300 video diversi e rassicurati che tanto l’attrezzatura che serve è sempre li a disposizione, si rimanda di volta in volta fino ad arrivare al nuovo anno. Quantomeno l’ attrezzatura ginnica già è stata comprata per i nuovi buoni propositi.
Lavorare su se stessi, essere più positivo ed empatico
Non sarai più uno di quelli che fanno una carrellata delle varie taliate (soprattutto quella automobilistica) nelle più svariate occasioni. Sarai gradevole, tollerante, sempre sorridente, affabile, comprensivo e gentile.
La vita è troppo breve per farsela rovinare dai malaminnitta. Così cominci a pubblicare sui social frasi pseudo filosofiche rubate a famosi autori, del tipo, “ricordati di osare sempre” oppure “l’essenziale è invisibile agli occhi non si vede bene che con il cuore”, ascoltare Taylor Swift e campane tibetane, nonchè calarti in una sorta di dimensione Zen.
Nulla e nessuno può rovinare il nuovo meraviglioso equilibrio mentale che hai creato. Così, sorridente e propositivo fai colazione con un centrifugato di broccoli, carote e milinciani, ti rechi al lavoro immergendoti nel traffico cittadino in cui un numero spropositato di mezzi riescono a fare file di 44 auto per 4 con il resto di due in strade di circa un metro di larghezza, con l’aggravante di motorini e monopattini che ti sfiorano di pochi millimetri infischiandosene del codice della strada.
Arrivi al lavoro e scopri che il tuo collega, amico del capo, ha lasciato sulla tua scrivania anche le sue pratiche di tutto il mese scorso perché, lui, ha avuto incarico di occuparsi di un progetto specialissimo. Nel frattempo il principale ti chiede come mai sei in ritardo di circa un minuto e se sta arriminata di cafè ava a durare ancora assai.
A questo punto il tuo equilibrio interiore comincia seriamente a vacillare, ma non demordi. Finisci di lavorare e vai per prendere l’auto, ma scopri che qualcuno, facendo manovra ti ha ammaccato la portiera, che ovviamente nessuno ha visto nulla (nonostante vi sia una concentrazione di negozi e passanti pari a quella del centro di Hong Kong), ed un altro, con l’auto in doppia fila, ti impedisce di uscire, e alle tue rimostranze ti urla dal bar dove sta pigliando con nonchalance il caffè “miii comu fa pi 5 minuti! Chi l’hai na pariedda?”.
In questo preciso momento senti acchianare l’ embolo e vorresti fare una strage, ma, giudiziosamente, sali in auto, e taliando, imprecando e sgommando torni a casa e pu nirbusu ti manci puru i piedi ru tavolino annullando così anche il primo buon proposito!
Leggere di più e migliorare la propria cultura
Mens sana in corpore sano dicevano i latini, ma evidemente Giovenale non era coscio dello stress a cui è sottoposto il siculo metropolitano! Basta, devi riuscire a leggere almeno un libro al mese, andare a concerti, dibattiti, visite guidate e mostre.
Proprio per questo nel 90% dei casi ti ritrovi addormentato sul divano alle 10 di sera mentre in TV danno “vacanze di natale 2000 – il ritorno delle buzzicone” ed in un angolo è abbandonato un vecchio topolino che non sei riuscito a finire di leggere.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|