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Alla cotoletta preferisce il cannolo: si laurea e torna in Sicilia per investire sui Sicani

Si chiama Ciro Costa il giovane imprenditore palermitano, da poco eletto Presidente della neo costituita fondazione ITS “Sicani", nata con lo scopo di formare professionisti

  • 10 aprile 2019

Ciro Costa

«Che dire, alla cotoletta panata ho preferito il cannolo». Così ha esordito Ciro Costa, giovane imprenditore palermitano, anni 30, da poco eletto Presidente della neo costituita fondazione ITS “Sicani”.

La ITS “Sicani” è la nuova fondazione istituita con lo scopo di formare giovani professionisti da inserire nel mondo del lavoro nel settore del Sistema agro-alimentare, attraverso l’attivazione e la frequentazione di master universitari in collaborazione con Unipa.

Al timone della nave, nella veste di Presidente della fondazione, è il giovane siciliano Ciro Costa che dopo un periodo passato all’estero ha deciso di tornare a casa in Sicilia e di lavorare guardando il mare.

«Mi sono laureato a Roma alla Luiss in business administration e dopo avevo anche trovato lavoro in una multinazionale – racconta Ciro – ma sentivo che non era il mio posto, così ho deciso di tornare in Sicilia nel tentativo di far fruttare qui tutto quello che di buono ho imparato fuori».
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Una volta tornato, Ciro si è dedicato all’azienda di famiglia che opera da diversi anni proprio nel settore agro alimentare a tutti livelli, dalla pasta all’olio alle materie prime in generale. Grazie ai suoi studi e alla sua esperienza nel settore, Ciro è stato individuato come la perfetta figura di trait d’union tra l’università e il mondo del lavoro.

«Con il gruppo di famiglia abbiamo sempre lavorato a stretto contatto con il territorio anche in collaborazione con l’università degli studi di Palermo – continua Ciro – motivo per cui si è pensato essere un’ottima idea quella di valorizzare al meglio il percorso universitario dei master, aperti anche ai diplomati, come mezzo per creare figure professionali in questo ambito».

Scopo della ITS “Sicani” sarà quindi quello di formare professionisti nel settore agroalimentare grazie alla frequentazione di master di I livello rivolti anche ai diplomati, ponendosi così all’interno di un percorso di istruzione e formazione che realizza un forte connubio tra gli studenti preparati della fondazione e il loro ingresso nel mondo del lavoro.

La sede della fondazione sarà a Bivona, proprio nelle vecchie aule che un tempo facevano parte di Unipa. La nuova Fondazione inoltre ha già avuto finanziati due percorsi formativi (che si pensa inizieranno dopo l’estate) su due filiere importanti dell’agroalimentare siciliano: il settore cerealicolo e quello zootecnico.

«Ci aspetta un duro lavoro per l’inizio delle attività della Fondazione – spiega – chiederò il contributo fattivo di tutti i soci, perché l’attività della Fondazione possa iniziare nel migliore dei modi».

«Sono molto entusiasta per questo nuovo compito che mi è stato assegnato – conclude Ciro –carica che mi da la giusta spinta motivazionale e che gratifica la mia scelta di investire sulla Sicilia. Sono tornato perché sono convinto che anche in Sicilia si può fare bene, basta solamente non pensare da siciliani».

«Bisogna fare esperienze fuori, per poi tornare e applicare qui tutto ciò che si è imparato, anche se con ritmi più lenti. L’innovazione esterofila applicata alle nostre tradizioni è un boom di successo assicurato».
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