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Affascina chi ci passa davanti: nel centro di Palermo nasce un polo dell'artigianato

Mettere in rete le eccellenze artigiane siciliane al fine di ridare nuova luce al centro storico di Palermo è l'idea lanciata dall'imprenditore Filippo Genovese

Balarm
La redazione
  • 5 giugno 2020

La Galleria delle Vittorie a Palermo

Per ogni palermitano ha costituito per anni uno degli spazi negati alla pubblica fruizione, uno dei luoghi del centro storico che la generazione con qualche anno in più ricorda con nostalgia. Da qualche anno, però, la Galleria delle Vittorie ha riaperto le porte di via Maqueda 305 per ospitare quella movida che cerca location speciali per trascorrere le sue serate.

Ci è riuscito Filippo Genovese, intraprendente e lungimirante imprenditore palermitano, che ora lancia un progetto che punta a recuperare la memoria perduta attraverso un nuovo tassello nel percorso di valorizzazione del percorso arabo normanno del quale fa anche parte proprio la Galleria delle Vittorie.

Un progetto che punta a mettere in rete le eccellenze artigiane siciliane, scelte tra le migliori maestranze, al fine di ridare nuova luce al centro storico di Palermo.

Proprio in virtù del principio di selezione di chi potrà fare parte di questo progetto, non saranno molte le postazioni disponibili. Verrà, infatti, quasi considerato appartenente a un’élite chi vorrà portare la propria arte in quello che è stato uno dei luoghi preferiti di artisti come Guttuso e che oggi si rivolge a quanti credono che riaprire uno spazio alla fruizione dell’arte spalanchi al bello e alla vita le porte della propria mente.
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«Penso a questo progetto da tempo - racconta Filippo Genovese -, praticamente sin da quando ho messo piede nella Galleria delle Vittorie e ho cominciato a respirare la sua storia. Chi ha qualche anno in più la ricorda, ma le nuove generazioni la conoscono sol perché luogo di movida. Un sogno che si realizza, invece, poterla fare diventare occasione di rilancio dell’artigianato attraverso un percorso che prevede anche mostre, incontri, dibattiti e quant’altro possa diventare punto di riferimento per gli artisti e non solo».

«Sarà un luogo in cui fare brillare l’eccellenza - conclude Genovese – attraendo, perché no, anche mercati fuori dalla Sicilia e dall’Italia stessa. Così come accade in altre città del mondo dove gallerie come questa sono visitate e frequentate perché propongono solo qualità. La nostra terra non ha da insegnare niente a nessuno dal punto di vista della qualità, quindi esserci in questo progetto non può che far crescere da ogni punto di vista».
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