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Addio al fotografo dei fulmini su Palermo: i suoi scatti tra i più seguiti sui social

Il fotografo palermitano a 40 anni molto conosciuto sui social è venuto a mancare: vi raccontiamo la storia di Raffaele Franco attraverso i suoi scatti

Balarm
La redazione
  • 29 gennaio 2025

Lutto nel mondo della fotografia palermitana: Raffaele Franco, quest'anno avrebbe compiuto 41 anni, si è spento e Palermo si unisce al cordoglio della famiglia.

Il celebre fotografo sarebbe morto di infarto. Raffaele Franco era molto conosciuto sui social per i suoi scatti che narrava storie attraverso il suo particolare sguardo e che venivano seguiti con entusiasmo soprattutto dai più giovani.

Era molto versatile e spaziava tra generi diversi come il ritratto, i paesaggi, il reportage e la street photography. I suoi scatti più ricordati sono quelli del fulmini che hanno travolto Palermo anni fa.

Nella sezione del suo sito personale, l'artista si racconta senza filtri spiegando com'è nata la sua passione per la fotografia. Diceva di essere quel bambino che, appena vedeva una macchina fotografica, voleva a tutti costi usarla.

«Ripresi a piangere nel 1994, dopo il rigore sbagliato da Roberto Baggio nel mondiale americano - scrive così Raffaele - e per calmarmi mi regalarono una Kodak usa e getta che ho usato durante un viaggio a Firenze con la mia famiglia».
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Nel 2001 con l'arrivo del digitale, qualcosa cambia, ma l'anno decisivo è il 2006 quando l'artista acquista una reflex digitale.

«Essa mi diede tante soddisfazioni - si legge nel sito - come la volta in cui capii di non sapere niente di fotografia, o la volta in cui capii seriamente di non sapere nulla di fotografia».

Ha collaborato attivamente con la New York University – Institute of Fine Arts e il Museo Archeologico di Palermo, ha lavoroto come freelance con alcuni giornali ed editori, come Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giornale di Sicilia, e con diverse agenzie di organizzazione Eventi per reportage su prestigiosi spettacoli teatrali e concerti di artisti rinomati, come gli Elio E Le Storie Tese e la Premiata Forneria Marconi (PFM).

Ha sviluppato anche un progetto fotografico in occasione del giorno della memoria del 2018 collaborando con il museo di Stato di Auschwitz-Birkenau.

«Grazie al Museo di Stato di Auschwitz-Birkenau, che non smetterò mai di ringraziare - si legge nel sito - ho avuto la grande possibilità di accedere al campo di Auschwitz un’ora prima dell’apertura, prima ancora che sorgesse il sole del 21 Gennaio 2018, durante una fitta nevicata che rendeva l’atmosfera ancora più cupa e surreale».

Raffaele Franco così giovane si è spento, ma i suoi scatti e il suo sguardo lo fanno vivere eternamente.
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