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Addio a Luigi Carollo, "anima" del Palermo Pride: simbolo gentile dei diritti civili in città

È stato il simbolo indiscusso delle battaglie per i diritti civili. Con lui il Palermo Pride divenne la "casa di tutti". Attivista e fondatore di Articolo 3, è morto a 56 anni

Balarm
La redazione
  • 24 aprile 2024

Luigi Carollo

A Palermo è stato il simbolo indiscusso delle battaglie per i diritti civili. Luigi Carollo, attivista e coordinatore del Palermo Pride, è morto a 56 anni. Domenica scorsa era stato ricoverato d'urgenza all’ospedale Buccheri La Ferla fino a quando, la notte scorsa, le sue condizioni si sono aggravate.

Era a tutti noto per il suo impegno nel Palermo Pride, che lui ribadiva essere la "casa di tutti", una manifestazione aperta a chi vuole affermare i diritti civili di tutti: non solo Lgbt ma anche famiglie, migranti, attivisti e tutti coloro che vogliono affermare il diritto al riscatto, al rispetto e all'affermazione dei propri diritti.

Questo era diventato Palermo Pride, che non a caso non era più "solo" un "gay pride" ma un movimento per i diritti di tutti, senza differenza alcuna. E Luigi Carollo ne è stato l'artefice, credendoci e ribadendolo sin dall'inizio.

Ex presidente di Arcigay Palermo e fondatore di Articolo 3, associazione politica che fa dei diritti la sua ragione fondante (non a caso il nome fa riferimento all'articolo 3 della Costituzione: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali").
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Un articolo in cui è racchiuso tutto il senso delle battaglie e dell'impegno che hanno contraddistinto la sua vita.

Ha militato nella sinistra, da Rifondazione comunista e Sinistra italiana fino a Sinistra comune, di cui era stato portavoce. Poi, nel 2017 la candidatura alle regionali nella lista "I cento passi" di Claudio Fava.

«Ho sempre sperato che, a forza di frequentarlo, un giorno avrei imparato qualcosa da Luigi Carollo. E invece non c'è stato abbastanza tempo». Lo ricorda così Daniela Tomasino, vicepresidente nazionale di Arcigay.

«La sua capacità politica continua -, la sua lucida visione, la sua oratoria intelligente e affabulatoria, la sua capacità di attraversare i conflitti e di rispettare gli avversari, la sua visione strategica e il suo leggendario acume, la sua ironia e la sua capacità di amare...è tutto finito, adesso».

Tanti i messaggi di cordoglio sui social. La bacheca del suo profilo Facebook è inondata di pensieri e ricordi.

«Si è spenta una voce per me fondamentale per la città di Palermo - ricorda Mila Spicola-. Cosa è stato, cosa è e cosa sarà la sua voce lucida, intelligente, garbata ma sempre essenziale e diretta, per la cultura, la società e i diritti, e per l’amicizia per chi ne ha goduto e ha avuto l’onore, lo possiamo dire tutte e tutti La libertà, la consapevolezza, lo studio, la lotta, la partecipazione. Grandissima figura di palermitano».

«Chi vive la vita come un dono non muore mai - scrive Lucia Lauro -. Grazie Luigi Carollo, questa città ti é infinitamente grata per quello che sei stato, per come hai insegnato a tutti noi cosa fosse la libertà e la lotta. Buon viaggio».

«Con Luigi ho condiviso tante battaglie e spazi della politica - scrive Giuseppe Castrianni -. Con lui coniugare diritti sociali e civili era semplicissimo perché era un vero compagno, di quelli empatici, che sentivano sue le sofferenze altrui. Con lui se ne va una preziosa analisi del presente da quel punto di vista unico come era lui.

Ho imparato tanto da te e dalla tua verità. Grazie Luì, e mi raccomando, ovunque tu sia non essere mai breve perché a parte i miei sfottò, non bastavi mai».
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