PERSONAGGI
Addio a Lando Buzzanca, aveva 87 anni: se ne va l'attore orgoglio siciliano nel mondo
Nato a Palermo, era ricoverato al Gemelli di Roma. Icona del cinema e del teatro, la sua battuta "mi vien che ridere" resta un tormentone nella storia della televisione
l'attore Lando Buzzanca
L'artista, icona del cinema e del teatro italiano (e non solo), era da tempo malato di demenza senile. Nel 2021, a seguito delle complicazioni causate da un incidente domestico, era stato ricoverato in una Rsa. L'8 novembre era stato poi ricoverato d'urgenza al Policlinico Gemelli di Roma (città dove risiedeva sin da giovanissimo). Recente la denuncia del suo medico e della compagna, Francesca Della Valle, che accusavano le condizioni gravi in cui l'attore versava nelle ultime settimane (secondo loro per responsabilità della Rsa che lo ospitava).
Lando Buzzanca nato a Palermo nel 1935, in una famiglia di attori - molto noto era lo zio Gino -. Giovanissimo, ad appena 17 anni, parte per Roma, terra promessa del cinema italiano e internazionale. Spera quindi di diventare "qualcuno". Così appena arrivato nella Capitale, si iscrive subito alla celebre Accademia Sharoff. Una vita non facile per il giovane e bello Lando, che per pagarsi gli studi - come ha raccontato in diverse interviste - aveva anche fatto il gigolò per nobil donne. Solo che poi, trovatosi in una situazione molto pericolosa, decide che è meglio cambiare "lavoro".
I suoi ruoli non furono sempre fortunati, trovandosi spesso a interpretare personaggi stereotipati di maschio siciliano amante delle donne. Tranne nel 1967, quando Lando Buzzanca è il protagonista di "Don Giovanni in Sicilia", di Alberto Lattuada.
Nel 1970 esordisce in tv, in coppia con Delia Scala, nel programma "Signore e signora". La sua battuta "mi vien che ridere" rimarrà un tormentone nella storia della televisione italiana. Anche sull'onda del grande consenso televisivo, i suoi film cominciano a riscuotere un rilevante successo commerciale.
Negli anni Settanta, l'attore conquista anche fama internazionale. Merito soprattutto del film "Il merlo maschio", commedia sexy all'italiana del 1971. Negli anni seguenti si trova a recitare al fianco di famose attrici del momento, come Claudia Cardinale, Catherine Spaak, Barbara Bouchet, Senta Berger e Joan Collins.
Dopo alcuni anni di attività in teatro, torna nel 2005 a lavorare per la televisione con la fiction "Mio figlio", nel ruolo del padre di un ragazzo omosessuale, ottenendo uno straordinario successo di pubblico, tanto che cinque anni più tardi verrà prodotto un sequel, "Io e mio figlio - Nuove storie per il commissario Vivaldi", andato in onda nel 2010, anno in cui Buzzanca compare anche nelle miniserie "Lo scandalo della Banca Romana" e "Capri 3".
Nel 2007 recita nel lungometraggio cinematografico "I Viceré" di Roberto Faenza, per il quale viene candidato al David di Donatello per il miglior attore protagonista e vince il Globo d'oro al miglior attore.
Tra gli ultimi lavori, nel 2012 la serie televisiva "Il restauratore", che ottiene un grande successo. Il 7 agosto 2013 tenta il suicidio e viene ritrovato in casa privo di sensi e con tagli alle vene dei polsi. L'episodio inizialmente smentito, viene poi confermato dall'attore a distanza di mesi.
Nel 2016 prende parte all'undicesima edizione di "Ballando con le stelle".
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