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Addio a Eleonora Giorgi, lo storico film e l'ultima vacanza: cosa la legava alla Sicilia

L'attrice Eleonora Giorgi si è spenta oggi dopo una lunga malattia che aveva annunciato a fine 2023: vi raccontiamo la storia e il suo legame con la nostra Isola

Balarm
La redazione
  • 3 marzo 2025

L'attrice Eleonora Giorgi

L'attrice Eleonora Giorgi si è spenta oggi dopo una lunga malattia che aveva annunciato a fine 2023. Colpita da un tumore al pancreas, la cui evoluzione purtroppo è stata inevitabile, ha dovuto fare i conti con un periodo estremamente difficile.

La stella del cinema italiano ha combattuto contro questa malattia e accanto a lei c'è stato il supporto della sua famiglia, i figli Andrea e Paolo, l'ex marito Massimo Ciavarro, la nuova Clizia Incorvaia e l'adorato nipotino Gabriele a cui ha voluto regalare l'esperienza di visitare la nostra amata Sicilia prima che fosse troppo tardi.

Lo aveva raccontato al Corriere della Sera che ad agosto dell'anno scorso sarebbe stata nell'Isola per trascorrere del tempo insieme al suo nipotino Gabriele, nato dall'amore tra il figlio Paolo e Clizia Incorvaia.

Per una perfetta vacanza tra nonna e nipote, hanno organizzato un campeggio nel giardino dei nonni a Porto Empedocle così da lasciare al piccolo i ricordi di un tempo prezioso speso insieme.
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Ma non è l'unico legame che l'attrice ha con l'Isola. Eleonora Giorgi ricevette l'Efebo d’argento ad Agrigento nel 1987, per il suo ruolo nel film per la tv "Lo scialo". In quell’occasione è stata immortalata al tempio di Giunone alla Valle dei Templi.

Quella di Eleonora è stato coraggio e voglia di vivere nonostante tutto. L'attrice ha avuto una brillante carriera cinematografica che l'ha portata a recitare in pellicole che hanno fatto la storia e lei di conseguenza.

Una in particolare vede nuovamente come cornice la Sicilia e cioè Sapore di mare 2 del 1983 diretto da Bruno Cortini e ha vestito i panni di Tea Guerrazzi. Il titolo del film riprende l'intramontabile brano Sapore di Sale di Gino Paoli, cantautore che si è lasciato ispirare da un borgo marinaro siciliano e questo è proprio San Gregorio.

A due passi dall’incredibile spiaggia di Capo D’Orlando nel messinese, questo inno della canzone italiana fu scritta pensando a San Gregorio, a questa spiaggia di piccole pietre smussate e rotonde, a questo mare cristallino.

È lo stesso Gino Paoli che racconta la storia di come nacque la canzone. Si esibiva con il suo gruppo in un locale di proprietà dei Baroni Milio e su loro invito rimase per quasi un mese in una specie di "confino dorato".

Ricorda che nel 1963 San Gregorio era poco più che qualche casa di pescatori: «Era in pratica solo un’unica lunga meravigliosa spiaggia. Un luogo splendido, magico».

A pronunciarsi riguardo alla scomparsa dell'amata suocera è proprio Clizia Incorvaia tramite i suoi profili social: «La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.

Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.

Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Ritroverai il mio cuore. ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace».

Quella dell'attrice è stata una carriera cinematografica brillante. Dopo essere apparsa nel film "Roma" di Federico Fellini, esordisce come attrice protagonista nel 1973 in "Storia di una monaca di clausura", film del genere erotico, diretto da Domenico Paolella, dove recita con Catherine Spaak.

L'anno successivo recita nel film erotico "Appassionata", interpretato in coppia con Ornella Muti, dove interpreta il ruolo della minorenne seduttrice del dentista, genitore dell'amica. Lavora anche per la radio nel 1976 alla trasmissione Il mattiniere

Nel 1979 recita in "Un uomo in ginocchio" di Damiano Damiani e in "Dimenticare Venezia" di Franco Brusati, ma non solo.

Negli anni successivi prende parte a film in cui è spesso in coppia con famosi interpreti della commedia italiana degli anni '80, come Renato Pozzetto e Carlo Verdone in Borotalco. La sua interpretazione magistrale verrà poi premiata con un David di Donatello.
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