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Ad ogni angolo di Palermo scopri un tesoro: un affresco del '600 riaffiora in pieno centro

Un teatro ritrovato e un dipinto inedito restituiti alla città. Un recupero complesso, ottenuto grazie alla sinergia tra Soprintendenza, esercito e Le Vie dei Tesori

Stefania Brusca
Giornalista
  • 15 marzo 2023

Il dipinto ritrovato all'ex convento di San Francesco

Sono tantissimi i luoghi di Palermo che riservano delle sorprese. Grattando un po' sotto la superficie di questa fantastica città, scopri sempre un pezzettino di storia e meraviglia in più.

Stavolta si tratta di un teatro ritrovato e un dipinto inedito di fine Seicento. Sin dal loro esordio Le Vie dei Tesori hanno sempre destinato una parte delle donazioni del festival a progetti di recupero e restauro.

Un euro per la bellezza, un euro per salvare un bene della comunità. E il risultato si scopre alzando gli occhi: le donazioni hanno contribuito al recupero del tetto dell’antico refettorio del convento di San Francesco, oggi sede della caserma Ruggero Settimo.

Un intervento complesso che oggi restituisce ad uno spazio la copertura e permette di pensare anche a una sua fruibilità e futura agibilità. L’ex refettorio è stato trasformato agli inizi del secolo scorso in un teatro con decorazioni Decò e poi in cinema: l’intervento ha riguardato la messa in sicurezza del soffitto e la copertura protettiva.
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Durante i lavori di manutenzione, su una parete di fondo dell'ex refettorio, è stato ritrovato un grande dipinto seicentesco di notevole interesse secondo i restauratori, nascosto da vari strati di tinteggiatura. Nel quadro sono rappresentati tre momenti della vita di Gesù Cristo: le nozze di Cana, la moltiplicazione dei pani e dei pesci e la peccatrice che lava i piedi a Gesù a casa del fariseo.

I dipinti sono in discreto stato di conservazione e risalgono alla metà del XVII secolo, ma presentano ampie lacune. Sono necessari quindi degli interventi di restauro e sono candidati al programma "Art bonus" del ministero. La misura consente ai privati di finanziare interventi di restauro di beni culturali pubblici, usufruendo di detrazioni fiscali.

«Questo è il secondo ritrovamento -afferma l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato - a testimonianza del fatto che la sinergia che si è instaurata tra l'esercito italiano e la Sovrintendenza con le Vie dei Tesori, ha portato qualcosa di meraviglioso alla nostra terra e a Palermo. Siamo molto contenti e orgogliosi. Un plauso va alla Sovrintendenza e a chi ha lavorato al restauro in maniera fattiva e propositiva».

Le Vie dei Tesori – il cui festival si svolgerà lungo quasi tre mesi dal 26 agosto al 5 novembre – in questa occasione ha destinato al progetto di restauro le somme raccolte attraverso "1 euro per la bellezza" per il 2021 e per il 2022 (il crowdfunding con cui vengono invitati i visitatori a donare 1 euro in più durante il festival).

«Chiediamo un euro in più a chi vuole donarlo - dice il presidente delle Vie dei Tesori Laura Anello - e grazie a questo euro in più, insieme alla vendita del Monopoly Palermo e al sostegno degli amici del festival Genia, siamo riusciti a contribuire per un pezzetto al recupero di questo complesso, non nella sua interezza.

L'affresco ha ancora bisogno di un massiccio intervento ed è anche inserito nell'"Art bonus". quindi ovviamente l'invito che noi facciamo ai nostri visitatori e in generale a tutti, è quello di dare a volte piccolissime cifre che poi servono ad avere effetti così importanti e tangibili per la comunità».

E poi aggiunge: «Questo è uno spazio importantissimo, che l'esercito sta mettendo a disposizione del pubblico in tante occasioni, con Le Vie dei Tesori ma non soltanto. E sta rivelando, pezzo dopo pezzo, quella che è la sua natura più antica, quella di un convento francescano, poi trasformato in diverse occasioni, negli anni '50 e '60 ma che ancora custodisce delle cose preziose».

Finora sono stati finanziati undici interventi, tra cui il restauro dei lampadari e della “tavola matematica” della Palazzina Cinese; delle due imponenti sfingi dell’Orto Botanico, a Palermo. E poi ancora la Tavola della cappella della Mortificazione e i coralli della Biblioteca Fardelliana a Trapani e la cupola del campanile del Carmine a Marsala.
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