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A sei anni aveva già capito tutto: chi è il siciliano campione del mondo di fisarmonica

Un vero e proprio prodigio, siciliano, di cui andare più che fieri. Vi raccontiamo la storia di Pietro Adragna, fisarmonicista trapanese di fama (e titolo) mondiale

Valentina Frinchi
Freelance in comunicazione e spettacolo
  • 18 agosto 2024

Pietro Adragna

Classe 1988, ericino, all'età di 5 anni e mezzo guardando la sorella studiare clarinetto mentre un maestro in casa le dà lezioni, dall'altra stanza il piccolo Pietro riesce a riprodurre tutto il lavoro del maestro su una tastiera Bontempi. Sono i tempi di feste e cerimonie e il bambino viene attratto dai tasti bianchi e neri delle fisarmoniche e da quel movimento che si allarga e si restringe a suon di musica.

È quel maestro a confidare ai genitori: «Stu picciriddu nunn' è nurmali». Il piccolo Pietro riproduce tutto a orecchio.

Dai 6 ai 10 anni, Pietro Adragna è allievo del maestro trapanese Salvatore Graziano. Proprio a 6 anni esegue il primo saggio presso un piccolo auditorium di Alcamo suonando due valzer con una fisarmonica che sembra più grande di lui. «Quella sera rientrando a casa, in auto, esclamai a mio padre finalmente addivintai famoso!», racconta.

Con l'inizio delle scuole medie, studia anche pianoforte al Conservatorio di Trapani. Partecipa a concorsi nazionali e internazionali per fisarmonica, a Castelfidardo. Qui conosce il Maestro Roberto Fuccelli di Perugia che si offre di dargli lezioni singolarmente ogni 15 giorni.
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Così il giovane Pietro studia a Trapani scuola e musica e due volte al mese viaggia insieme al padre a Perugia per specializzarsi nel suo strumento preferito, la fisarmonica, presso un'Accademia musicale.

«A Perugia preparo i primi esami di fisarmonica classica da sostenere presso il Conservatorio di Firenze da privatista. Decido quindi di restare a Firenze per studiare e diplomarmi in "fisarmonica e pianoforte"; studio anche"direzione d'orchestra" ma il corso di studi triennali lo completo presso il Conservatorio di Palermo», racconta, così, i suoi studi il fisarmonicista siciliano.

Pietro Adragna ricomincia a viaggiare perché riceve l'incarico di una cattedra di ruolo presso una scuola di Mazara del Vallo, quindi torna a fare il pendolare tra la Toscana e la Sicilia.

«A quel tempo perfeziono pure il mio amore per il varieté in Francia con il Maestro Frédéric Deshamps» spiega il maestro Pietro Adragna.

Parallelamente agli studi classici, non trascura infatti quel genere che racchiude il jazz, la musica leggera, il balera, la musica classica, il tango, in chiave riarrangiata moderna. Eseguendo questo genere di musica ha potuto partecipare ai trofei mondiali e tra questi vince quello del 2009 in Portogallo e la Coppa Mondiale nel 2011 in Cina, a Shangai, dove vince le due categorie "entertainment" e "digitale".

In questi due anni è stato vincitore praticamente di tutti i concorsi per fisarmonica. Una vera gratificazione!

Pietro Adragna si è ispirato al grande francese Richard Galliano ma anche al jazzista Frank Marocco attingendo quello che sente più suo.

Il "suo" varietè vuole somigliare allo stile retrò di un genere musicale con diverse contaminazioni e arrangiamenti personali. Il Capodanno 1 Gennaio 2020 è senz'altro una data memorabile per il Maestro che si esibisce al Teatro Massimo di Palermo insieme all'Orchestra "Kids" del Massimo, diretta dal Maestro Michele De Luca, con "Notre-Dame”.

Il brano, composto insieme al Maestro Salvatore Nogara e dedicato alla Basilica Cattedrale di Parigi, a seguito del devastante incendio del 15 Aprile 2019, è un valzer per Fisarmonica solista e Orchestra sinfonica, che inizia con un preludio degli archi in cui emerge nettamente il suono delle sirene dei vigili del fuoco.

È una missione di tanti insegnanti come lui avvicinare i ragazzi alla fisarmonica, oggi il primo strumento richiesto già al primo anno del liceo a indirizzo musicale. Questo avviene dopo diverse interazioni durante realtà di aggregazione come le feste in piazza di un paese, per esempio.

«Vedere brillare gli occhi di un bambino mentre suona i tasti di una fisarmonica è la vittoria della missione stessa» spiega Pietro Adragna.

Nel 2010 il fisarmoinicista ericino dirige una masterclass al Laboratorio di Shangai insieme ad altri due Maestri scambiandosi a rotazione circa 35 allievi ogni volta. Un'esperienza unica di squadra e di didattica. Sogna di continuare a comporre e di farlo anche per orchestra e un giorno magari potere dirigere quest’ultima mentre suona la sua fisarmonica.

È cosi affascinante seguire un concerto del Maestro Adragna e osservare le sue movenze che accompagnano la musica.

Del resto è affascinante lui, con quel sorriso accattivante, quell'aria trapanese, e quella passione per la fisarmonica che gli si legge negli occhi a ogni battito di ciglia.
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