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A Palermo sognando le Olimpiadi: la storia (d'oro) di Giada e i suoi piccoli "delfini"

La squadra è riuscita a conquistare, negli anni, diverse finali, due selezioni per la nazionale ragazze e recentemente due ori e una finale al campionato Esordienti A

Selene Grimaudo
Giornalista pubblicista e pedagogista
  • 27 agosto 2024

Giada Finco e due nuotatrici della Aquademia Sincro di Palermo

Le Olimpiadi di Parigi 2024, iniziate il 26 luglio scorso e terminate l'11 agosto, sono state un momento importante per tantissimi atleti e miliardi di persone appassionate. I dati riportano 11.475 atleti, 205 Paesi, 45 discipline.

I Comitati olimpici nazionali che aderiscono al Comitato Olimpico Internazionale sono 206 (ai Giochi francesi ci sono state due Nazioni in meno, Russia e Bielorussia, aggiunta la squadra olimpica dei rifugiati). Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi gli uomini sono stati inclusi nel nuoto artistico e proprio di nuoto ci vogliamo occupare con il racconto di oggi.

La nostra storia si svolge a Palermo, ma nasce grazie a Giada Finco di trent'anni, siciliana d'adozione. Lei è stata una “sincronette”, così come le atlete del nuoto artistico vengono comunemente chiamate.

Giada si è avvicinata al nuoto sincronizzato vedendo un'esibizione a Padova nella piscina del Plebiscito dove ha cominciato ad allenarsi con la categoria delle giovanissime.
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La sua vera passione, però, è nata guardando le Olimpiadi di Atene 2004, non sapendo che all'interno della squadra Italiana gareggiava quella che sarebbe stata la sua allenatrice per i successivi 16 anni, Joey Paccagnella. La sua famiglia l'ha sempre sostenuta e nel suo grande impegno, riconoscendo la costanza e la dedizione.

Nel tempo, ha continuato ad allenarsi nel nuoto sincronizzato, investendo energie, sogni e speranze, insieme a grande impegno e dedizione. I successi non sono tardati: oro ai campionati italiani categoria Ragazze, diverse convocazioni con la Nazionale e partecipazione ad Europei e Mondiali con due argenti e due bronzi europei.

Ogni giorno si allenava ed aveva come obiettivo le Olimpiadi.

Nel contempo, la sua passione e i suoi grandi risultati l'hanno spinta a fare un passo avanti dal 2020 è la direttrice tecnica della società Aquademia Sincro di Palermo.

Giada ha viaggiato tanto, in particolare un' esperienza a Barcellona con una delle più forti allenatrici al mondo Anna Tarres è stata molto importante, poi è rientrata a Padova e successivamente a Palermo.

Il percorso di crescita della squadra che allena è partito in un momento difficile per tutte le discipline acquatiche, dovendo rispettare anche le limitazioni dettate dal Covid, che tutti conosciamo, ma nonostante ciò la squadra è riuscita a conquistare, in questi anni, diverse finali, due selezioni per la nazionale ragazze e recentemente due ori e una finale al campionato Esordienti A, tenutosi a Roma il mese scorso con il Solo maschile Mark Kaptur (2013) e il duo misto con Bianca Brucato (2012).

L'accesso nella finale del Solo di Bianca Brucato, piazzatasi poi al 16° posto, completa l'ottima spedizione dell'Aquademia, migliore società siciliana in classifica generale con il 14° posto su 311 atleti in rappresentanza di 44 società.

I risultati di questi piccoli nuotatori, allo stesso modo di quelli ottenuti dagli atleti a più alto livello, sono il frutto di ore ed ore di allenamento.

I bambini sacrificano, spesso, il loro tempo libero per allenarsi a tutto campo, non nuotano e basta, ma devono essere dei campioni in più discipline, come come la ginnastica, l'acrobatica e la ritmica. Insomma, sono degli atleti completi che passano diverse ore in palestra e infinite ore in acqua.

Gli allenamenti sono molto duri, devono, infatti, ripetere allo stremo ogni routines della gara e coinvolgono tutti i muscoli del corpo, sollecitando braccia e spalle.

Giada e i suoi piccoli delfini non si fermano e continuano con sacrifici e ore d'impegno; ma i risultati si raggiungono con una mentalità vincente e una concentrazione focalizzata all'obiettivo. Solo il grande impegno e la grande passione di questi piccoli grandi atleti, infatti, permette di raggiungere grandi risultati, ovviamente, le strutture dove allenarsi, sono fondamentali e fanno la differenza.

Sicuramente questo a Palermo ha influito, sopratutto, in questi ultimi anni in cui la Comunale apriva e chiudeva continuamente senza preavviso. «È per questo che sono, come allenatrice, e siamo, come società, contenti ed orgogliosi del percorso e dei risultati ottenuti nonostante queste difficoltà che non sono da poco nel nostro lavoro.

Parlando di piscina e spazi acqua mi auguro che la ristrutturazione iniziata alla piscina Comunale di Palermo porti questa splendida città ad avere, nel prossimo futuro, un impianto di ultima generazione che possa dare i giusti spazi ad attività e realtà che hanno voglia di crescere e di formare atleti ed atlete di primissimo livello».

Giada ha un rimpianto, un sogno che non si è realizzato: vincere alle Olimpiadi. Giada crede nel suo lavoro sportivo, artistico, educativo e di promozione dei valori umani e sociali, affermando che il nuoto sincronizzato è un'arte che abbraccia la bellezza, la cooperazione, lo sviluppo personale e l'amicizia.

Questi piccoli, ma grandi atleti che si stanno allenando con ottimi risultati sono, sicuramente, sulla strada giusta per potere partecipare, un domani, alle Olimpiadi e chissà che un giorno non vedremo tra i professionisti qualcuno di questi “delfini” che Giada sta allenando con amore e dedizione, perchè come affermava Danilo Dolci, sociologo, pedagogista, attivista per la pace e scrittore, nella sua poesia “Ciascuno cresce solo se sognato”.

«C’è pure chi educa, senza nascondere l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo ma cercando d’essere franco all’altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato».
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