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A Palermo si sperimenta il "reddito alimentare": tutte le misure e a chi spetta

L'iniziativa ridurrà gli sprechi alimentari e darà sostegno a soggetti in difficoltà, tramite la distribuzione di scorte di cibo. Scopri come far parte del progetto

Anna Brisciano
Collaboratrice
  • 26 settembre 2024

Parte a Palermo il progetto "Reddito alimentare". Infatti, Il capoluogo siciliano, insieme ad altre tre città (Firenze, Genova e Napoli), è stato individuato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la sperimentazione dell'iniziativa.

Lo scopo principale è quello di ridurre gli sprechi alimentari e di dare sostegno a soggetti in condizioni di assoluta povertà.

L'assessore alle Attività sociali, Rosi Pennino, dichiara: «Da oggi la città di Palermo darà avvio ad un sistema virtuoso che avrà un grande impatto sul territorio sia dal punto di vista sociale, in quanto è rivolto alle fasce più deboli, sia dal punto di vista economico, poiché permetterà alle aziende di donare beneficiando di agevolazioni fiscali e riducendo i costi di smaltimento delle merci, sia da quello ambientale, dal momento che permetterà di ridurre lo spreco e favorirà la riduzione e lo smaltimento dei rifiuti».
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Il meccanismo poggia le proprie basi su tre attori: l'ente locale, l'ente del terzo settore, a cui viene affidato anche il servizio di distribuzione, e il settore produttivo, come le catene alimentari, che danno la propria disponibilità ad essere i luoghi in cui si effettua lo stoccaggio.

Ad essere distribuite scorte alimentari invendute (ad esempio a causa delle confezioni danneggiate o perché prossime alla scadenza), non somministrate per carenza di domanda o rimanenze di attività promozionali.

I soggetti che possono usufruire dei benefici della distribuzione alimentare sono gli stessi degli elenchi delle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) e della distribuzione del programma FEAD.

Inoltre, coloro i quali necessitano di questa misura possono richiederla tramite i servizi sociali operanti sul territorio, che si occuperanno di inviare la scheda del destinatario del beneficio al terzo settore.

Al progetto, definito dal decreto ministeriale n.78 del 26 maggio 2023, sono state assegnate delle risorse dal valore di 2.169.738,13 euro, che verranno distribuite su tre annualità.

«Ovviamente i prodotti dovranno essere idonei alla distribuzione e alla conservazione. Si attiverà un meccanismo utile a controllare la qualità dei prodotti, dal momento che verrà consegnato anche cibo fresco», conclude l'assessore Pennino.
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