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A Palermo lascia tutti senza fiato: così risplende la chiesa tra le più belle al mondo

Sono pronti a partire i lavori di restauro dei magnifici mosaici che tutto il mondo ci invidia. Vi spieghiamo come rinasce il gioiello patrimonio Unesco

Balarm
La redazione
  • 17 dicembre 2024

La Cappella Palatina di Palermo torna al suo splendore. Sono pronti a partire i lavori di restauro dei magnifici mosaici che tutto il mondo ci invidia.

Sono stati consegnati all'impresa appaltatrice Lithos restauri di Venezia i lavori di messa in sicurezza e controllo conservativo della Cappella di Palazzo Reale, progettati dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo e finanziati dal Fondo edifici culto del Ministero dell'Interno, proprietario dell'immobile, per un importo di 1,1 milioni di euro. Gli interventi dureranno circa un anno.

La delicata operazione di restauro, avviata in virtù del protocollo d'intesa esistente tra la Regione Siciliana e il Ministero dell'Interno, sarà interamente curata dalla Soprintendenza di Palermo, guidata da Selima Giuliano, in accordo con l'assessorato regionale dei Beni culturali, e durerà 365 giorni.

«Siamo orgogliosi di offrire la competenza e la professionalità dei progettisti della nostra amministrazione regionale per il recupero di uno dei beni architettonici più belli di Palermo - afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – Grazie a una importante collaborazione interistituzionale, sarà possibile tutelare e valorizzare ancora di più un monumento simbolo della storia e dell'arte della Sicilia, conosciuto in tutto il mondo».
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«Accolgo con immenso piacere la notizia dell’inizio dei lavori di messa in sicurezza e controllo conservativo della Cappella Palatina. Questa non è solamente un sito Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco – sottolinea il presidente dell'Ars e della Fondazione Federico II Gaetano Galvagno - ma rappresenta un monumento da preservare. È quindi nostro dovere consegnarlo alle future generazioni nelle migliori condizioni possibili».

«Il mio più vivo plauso - aggiunge l'assessore ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato - va alla Soprintendenza di Palermo che, ancora una volta, ha dimostrato impegno e abnegazione nel porre in essere l'alta sorveglianza e tutte le fasi connesse al progetto».

Situata all’interno del complesso architettonico dello splendido Palazzo Reale, sede del Parlamento più antico d’Europa, la Cappella Palatina è meta ogni anno di migliaia di turisti e studiosi.

Essa è infatti una delle principali testimonianze dello spiccato sincretismo culturale e artistico delle tre principali etnie presenti a Palermo nel periodo normanno: latini, bizantini e islamici.

È interamente coperta da una decorazione musiva realizzata con tessere litiche e pasta vitrea ed eseguita in periodi diversi che, nel corso dei secoli, sono stati a più riprese restaurati e modificati soprattutto nella zona del presbiterio.

La Cappella è collegata da due scale simmetriche realizzate nel XVI secolo al piano sottostante dove si trova la Cappella inferiore, preesistente alla Palatina, fabbricata all’inizio dell’insediamento normanno e dove è conservato il Tesoro della Palatina costituito da numerosi reliquari, suppellettili e oggetti sacri tra cui spicca in particolare la collezione di cofanetti in avorio e legno di matrice islamica.

Il progetto di restauro
Il progetto è rivolto al recupero dei manufatti artistici e delle superfici di pregio realizzate in materiale lapideo e in pasta vitrea. Lo studio dello stato conservativo condotto per elaborare il progetto di conservazione e valorizzazione del monumento ha evidenziato la necessità di pianificare un progetto più ampio di tutela programmata.

I lavori terranno conto degli interventi sia di ripristino che di completamento che si sono succeduti nel corso dei secoli.

Nonostante sia stato eseguito un recente intervento di restauro, gli apparati musivi presentano alcune forme di alterazione che inducono ad attuare un piano di pronto intervento e restauro estetico, per arrestare il processo di deterioramento e salvaguardare il prezioso patrimonio custodito all’interno del monumento.
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