STORIE

HomeNewsAttualitàStorie

A Palermo i compiti si "fanno" su Instagram: chi è Alessio, che porta i social in tre scuole

Il dottorando 28enne cresciuto a Brancaccio lancia il suo algoritmo educativo. Una iniziativa ambiziosa e all’avanguardia per rendere l'apprendimento più appetibile

  • 15 novembre 2022

Il dottorando Alessio Castiglione

Instagram come contenitore e strumento didattico? Si, si può. A rispondere a questa domanda è il giovane palermitano Alessio Castiglione, che ha lanciato il progetto di ricerca, in qualità di dottorando, Edu-social Algorithm. Castiglione, 28 anni, cresciuto nel quartiere Brancaccio di Palermo, è colui che ha lanciato questa iniziativa ambiziosa e all’avanguardia, già attiva e utilizzata all’interno di tre scuole del capoluogo siciliano, ovviamente il tutto è in fase sperimentale trattandosi di un progetto di ricerca.

Edu-social Algorithm è stato presentato dal dottorando palermitano per il dottorato in Health Promotion and Cognitive Sciences, coordinato dalla professoressa Giuseppa Cappuccio, facente parte del dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio fisico e della Formazione, di cui è direttore il professore Gioacchino Lavanco, presso l’università degli studi di Palermo.

Edu-social Algorithm consiste nel rendere i social un mezzo per imparare e da utilizzare soprattutto anche all’interno delle scuole. In particolare, il progetto si focalizza su Instagram, poiché è l’unico social network, al momento, individuato come il più adatto per lo svolgimento di questo tipo di attività. Dunque, ciò consente ai docenti di caricare del materiale di approfondimento, o altro tipo di contenuti utili per lo studio.
Adv
Gli studenti, a loro volta, per mezzo dei loro profili possono caricare i propri elaborati e le attività varie che gli sono state assegnate dai propri insegnanti. Tutto questo è possibile con la creazione di profili da zero che portano la denominazione, oltre del nome e del cognome dei rispettivi soggetti coinvolti, di "Edu"; così da riconoscere gli utenti di questo sistema che lavora all’interno di Instagram.

È importante puntualizzare che questo progetto di ricerca non nasce per rimpiazzare il classico sistema di insegnamento, ossia quello tradizionale, semmai nasce come qualcosa di aggiuntivo che permette di rendere l’apprendimento più appetibile. Il progetto è disponibile solo per gli studenti dai 13 anni in su, ossia l’età legalmente riconosciuta per l’iscrizione sui social network.

Edu-social Algorithm, inoltre, prevede anche la formazione prima di tutto dei docenti che aderiscono a questo sistema, in modo da poter offrire agli alunni una formazione efficace e funzionale. A spiegare meglio il progetto di ricerca è il dottorando palermitano, il quale dice: «Il progetto nasce a livello teorico l’anno scorso quando, dopo il lockdown, dovevo presentare un progetto innovativo per accedere al dottorato. Quindi ho messo assieme alcune riflessioni, cioè: utilizzare la mia formazione da pedagogista e identificare un’esigenza che vi è all’interno delle scuole.

Durante questa riflessione mi è tornata molto utile la mia vita, perché essendo cresciuto in un quartiere come Brancaccio, fin da piccolino ho frequentato centri dove vi erano educatori e poi ho vestito i panni dell’educatore. La mia esperienza personale mi ha concesso di pensare e sviluppare meglio questa idea, ed eccoci qua».

Alessio Castiglione è un ragazzo che, ancora una volta, fa capire che anche a Palermo le eccellenze ci sono, come le grandi idee innovative e ambiziose, il progetto di ricerca ne è la prova.

Tutto ciò è reso possibile anche da accademici in gamba che credono in progetti di questo tipo e che consentono di svilupparli, perché Edu-social Algorithm è un progetto di ricerca che può sembrare banale, ma in realtà è rivoluzionario, poiché in Italia non vi è stato nulla di simile fino ad oggi.

Sentire poi che questa idea viene sviluppata - non lasciando per nulla da parte l’orgoglio - all’interno dell’università degli studi di Palermo regala una certa soddisfazione.

La professoressa Giuseppa Cappuccio, coordinatore del dottorato in Health Promotion and Cognitive Sciences, ha spiegato cosa significa realizzare qualcosa come Edu-social Algorithm: «A primo impatto il progetto presentato da Alessio Castiglione può sembrare bizzarro, perché veniamo da delle annate dove si è stati sostanzialmente chiusi in casa, le lezioni venivano fatte a distanza e via discorrendo. Tuttavia, questo fa ben riflettere e fa capire che è arrivato il momento di formare i giovani anche all’uso consapevole dei social, ormai è un’esigenza, in quanto si tratta di strumenti indispensabili e che vengono utilizzati moltissimo.

L’uso dello smartphone, e in questo caso dei social, in classe non deve essere visto come qualcosa di impossibile, anzi è un valore aggiunto se fatto nel modo corretto. Inoltre, questo non è importante solo per gli studenti e le studentesse, ma fa capire agli insegnanti, o meglio, ai formatori che occorre una formazione continua.

Solo così vi può essere una evoluzione della metodologia tradizionale, che però – fondamentale questo aspetto – questo progetto non vuole assolutamente rimpiazzare, bensì integrare. Iniziative di questo tipo rendono l’apprendimento più coinvolgente e hanno una veduta più ampia, in quanto una educazione efficace permette che chi esce dalla scuola abbia una consapevolezza maggiore, così da gestire meglio la propria vita.

Infine, questo è il segnale che all’interno non solo dell’università, ma in tutta la città si attivi un circolo virtuoso, perché tante persone con competenze diverse entrano in gioco per lo sviluppo di progetti simili».

Le scuole palermitane che hanno aderito al progetto di ricerca sono: l’istituto comprensivo statale Principessa Elena di Napoli, istituto comprensivo statale Colozza-Bonfiglio e l’istituto comprensivo statale Lombardo Radice. Alessio Castiglione a partire da gennaio del 2023, fino a giugno dello stesso anno, presenterà Edu-social Algorithm in Portogallo.

Un Paese all’avanguardia quando si parla di mobile learning, anche conosciuto come M-learning, ovvero l’educazione che utilizza gli smartphone come strumenti per imparare.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI