RICETTE
A Palermo è tempo di frittella: fave fresche, carciofi e piselli e la primavera è servita
A Palermo la tradizione vuole che si cucini per la prima volta il giorno di San Giuseppe. Un piatto semplice e umile, ma decisamente gustoso e facile da preparare
La frittella palermitana
Un piatto tipico palermitano che mette insieme fave, piselli e carciofi, semplicemente saltati con olio e cipolla o scalogno. E poi uniti in un tripudio di verde e di sapore da uno dei sapori più amati dai siciliani: l’agrodolce. Un piatto che si può preparare solo in primavera, tra marzo e aprile, quando è arrivata la stagione delle fave e dei piselli freschi, ma non è ancora finita quella dei carciofi.
Non vi lasciate ingannare dal nome la frittella palermitana (frittedda) non ha niente a che vedere con dolci o fritture piuttosto è un contorno a base di fave, piselli e carciofi freschi di stagione che, per tradizione, a Palermo si cucina per la prima volta il giorno di San Giuseppe. Un piatto semplice e decisamente gustoso che si può utilizzare come antipasto e contorno o come piatto unico a cena.
Frittella palermitana
Ingredienti per 4-6 persone:
carciofi: 4
fave: 200 gr
piselli: 150
olio d'oliva
cipolla: 1
aglio: 1 spicchio
peperoncino: 1 pezzetto
sale
aceto di vino bianco: 6 cucchiai
zucchero: 3 cucchiai
finocchietto selvatico: 3-4 fili
aromi: menta origano, timo
Preparazione:
In una padella dal fondo largo versate un giro abbondante d’olio e aggiungete la cipolla affettata e uno spicchio d’aglio. Lasciate soffriggere la cipolla a fiamma bassa e quando appassisce aggiungete i carciofi. Mescolate e lasciate soffriggere per un paio di minuti. Aggiungete anche le fave e i piselli. Mescolate e soffriggete per un paio di minuti. Se volete, potete aggiungere qualche filo di finocchietto selvatico precedentemente lessato in acqua.
Salate e aggiungete dell’acqua calda (se ce l’avete quella del finocchietto) fino quasi a ricoprire gli ingredienti. Coprite e lasciate cuocere fino a quando tutti gli ingredienti saranno cotti. A questo punto, togliete il coperchio e aggiustate di sale. Alzate la fiamma e aggiungete l’aceto nel quale avrete fatto sciogliere lo zucchero e mescolate.
Lasciate insaporire tutto per un paio di minuti a fiamma vivace in maniera tale da far restringere il liquido di cottura. Se volete potete anche aggiungere del trito di menta, timo e origano per insaporire ulteriormente. Alla fine della cottura la frittella non deve risultare né troppo asciutta né troppo liquida. Lasciate riposare un paio d’ore prima di servirla. La vostra frittella palermitana è pronta e, conservata in frigo, si mantiene bene per 2-3 giorni.
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