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A Palermo ci passi per forza, ora chiude (anzi no): che succede alla Biblioteca Tramonte

Anche se non sei di Palermo, passi comunque da quella piazza: cosa sta succedendo alla libreria itinerante, replica dell'assessore Forzinetti

Alice Marchese
Giornalista
  • 22 novembre 2024

Biblioteca Privata Itinerante Tramonte a Palermo

Lo scrigno dei libri a Palermo adesso nel limbo. Alla Biblioteca Tramonte arriva lo sfratto dal Comune che ha "messo in mora", la libreria itinerante più grande del capoluogo siciliano.

Impossibile non conoscerla: anche se non sei di Palermo, passi comunque da via Monte Santa Rosalia. Lì c'è uno spazio alle spalle di Palazzo Branciforte che accoglie chiunque voglia un libro in dono. L'iniziativa di Pietro Tramonte conserva circa 70mila opere tutte da scoprire.

Le problematiche sarebbero legate principalmente a una eventuale occupazione del suolo pubblico non autorizzata.

Nella comunicazione inviata a Tramonte l’amministrazione vede come «non risulta prodotta alcuna istanza relativa al trasferimento dell’attività in sito idoneo».

A pronunciarsi a riguardo è l'assessore comunale alle attività produttive Giuliano Forzinetti: «Purtroppo la situazione amministrativa risulta un po' caotica, ma c’è la volontà di risolvere la questione in modo definitivo per dare una certezza alla città di Palermo.
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Ci siamo confrontati con l'ufficio di Urbanistica che è ben disposto ad una risoluzione strutturale e duratura con la collaborazione anche del soggetto titolare della biblioteca. Si ipotizza uno spostamento della sede o una riduzione dello spazio occupato visti i regolamenti della strada e la sicurezza da rispettare».

Era il 14 febbraio del 2013 quando Tramonte ha reso il suo progetto realtà: «Appena è arrivata la pensione, ho pensato "ma cosa combino a casa?". Già accusavo dei piccoli malesseri fisici e da lì ho deciso di voler fare qualcosa». Così ha avuto inizio tutto e anno dopo anno è entrato nel cuore di chiunque si sia recato lì.

Da turisti incuriositi, scolaresche sia palermitane che di un'altra etnia alla ricerca di libri e dizionari ai ragazzi affezionatissimi e alle famiglie con bimbi a cui viene donato un libro con la promessa di lettura futura.

Da quel momento ha messo a disposizione tutti i suoi libri per strada per leggerli, consultarli o scambiarli con un altro volume. Da un paio di scaffali la libreria è diventata una famosa piazza di Palermo con tantissime opere e un piccolo scantinato in affitto.

«Per me e per tutti i frequentatori, questa lettera è stata un fulmine a ciel sereno, poiché nei miei intenti e a detta di molti, l’iniziativa assume essenzialmente carattere socio culturale», ha scritto Pietro Tramonte sui social.

Tramonte ha anche pubblicato sui suoi profili on line una lettera rivolta al sindaco Roberto Lagalla, «ripongo molta fiducia, unitamente a tanti altri concittadini, nella decisione che vorrà adottare in merito alla chiusura definitiva imposta dal Comune alla Biblioteca Tramonte da me curata fin dal lontano 2013».

Come dice Marguerite Yourcenar nel suo celebre e intenso "Memorie di Adriano": «Fondare biblioteche è come costruire granai pubblici», citazione a cui Pietro Tramonte è estremamente legato. Arriva un momento in cui ci si guarda indietro e si cerca l'essenziale. E la biblioteca per lui è questo, granai di pensiero contro tutti gli inverni che si presentano.
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