ITINERARI E LUOGHI
A Palermo c'è la prima "Città delle illusioni": un museo in cui perdersi tra magie e inganni
In città, a pochi passi da San Giovanni degli Eremiti, apre un nuovo spazio per tutta la famiglia in cui perdersi tra illusioni ottiche e strani fenomeni legati alla fisica
A Palermo finalmente nasce un nuovo museo che unisce la passione per la scienza dell'ottica alla curiosità e al divertimento, attraverso giochi di illusioni, percezioni visive, installazioni e stanze in cui sembra di essere nel "Paese delle Meraviglie".
Parliamo della "Città delle Illusioni", il nuovo spazio di circa 400 metri quadrati che sorge a pochi passi dalla Chiesa di San Giovanni degli Eremiti e che è pronto ad accogliere grandi e bambini nel magico mondo delle illusioni ottiche.
La nuova struttura ha aperto le porte sabato 23 marzo ed è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00 (in inverno).
INFO BIGLIETTI E INGRESSI
La Città delle Illusioni è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00, con ingressi ogni 30 minuti (max 20 persone a turno). La visita ha una durata di circa 60 minuti.
A partire da maggio la Città delle Illusioni è visitabile dal martedì al venerdì con turni ogni 40 minuti, dalle 10.00 alle 17.40 (ultimo ingresso); sabato, domenica e festivi con turni ogni 20 minuti, dalle 10.00 alle 18.40 (ultimo ingresso). Durante l'ora di pranzo sconto extra del 20% sul prezzo dei biglietti.
Il biglietto intero ha un costo di 15 euro, il biglietto ridotto (per i bambini da 3 a 5 anni) ha un costo di 6 euro, quello ridotto (per studenti, over70 e persone con disabilità) è di 12 euro. L'ingresso è gratuito per i bimbi da 0 a 2 anni. Sono previste offerte per gruppi e famiglie.
La Città delle Illusioni è chiusa fino al 30 agosto.
I biglietti possono essere acquistati online sul sito della Città delle Illusioni o fisicamente direttamente nella biglietteria (in vicolo San Giovanni degli Eremiti 2).
Per restare aggiornati basta consultare i canali social della Città delle Illusioni: la pagina Facebook e il profilo Instagram.
Cosa trovate al suo interno?
Un percorso fatto di attrazioni e installazioni ma anche di opere d'arte e giochi che ingannano l'occhio umano facendogli percepire qualcosa che non è reale o è diverso dalla realtà.
Tra le attrazioni da non perdere ci sono quelle incluse nella cosiddetta "stanza interattiva", un luogo in cui muoversi utilizzando tutti e cinque i sensi dove i visitatori si sentono immersi in un piccolo universo fiabesco per un totale di 80 ambientazioni interattive tutte diverse.
E ancora, la "stanza senza gravità", dove le più elementari leggi della fisica, come appunto quella della gravità, vengono messe in crisi dalla deformazione dello spazio.
Questa ingegnosa illusione ottica - nonostante il suo nome - non annulla realmente la gravità ma dà l'illusione che questa non stia funzionando come dovrebbe. Tutto questione di progettazione. La stanza infatti è costruita con un angolo inclinato ma quando si entra si avrà la percezione che sia tutto allineato come in una spazio normale.
Non manca poi la famosa "sedia di Beuchet", un'altra illusione ottica che gioca con la percezione della dimensione e della prospettiva. Questa illusione particolare fa sembrare che una persona seduta sulla sedia sia molto più grande o più piccola di quanto sia in realtà.
E ancora, la "stanza di Ames", una stanza costruita in modo da sembrare una normale stanza rettangolare se osservata attraverso un foro di osservazione specifico. In realtà la stanza è costruita in forma trapezoidale: i muri sono inclinati, il soffitto e il pavimento sono a pendenze diverse e gli angoli non sono retti.
Insomma, entrare nella "Città delle illusioni" è davvero un'esperienza unica e divertente, dedicata a grandi e bambini di tutte le età, che mescola educazione e intrattenimento.
Il progetto nasce dall'idea di quattro donne: Agata Valenza, imprenditrice sociale; Alessia Faraone, imprenditrice turistica; Ester Aiello, esperta in comunicazione sociale e l'avvocato Claudia Bonura.
Insieme hanno unito le loro forze partecipando al bando "Cultura Crea 2.0" di Invitalia e riuscendo così a realizzare la loro idea imprenditoriale, in sinergia con la scrittrice Valentina Gebbia e l'architetto Zorba, due figure di primo piano nel panorama culturale siciliano.
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