ITINERARI E LUOGHI
105 chilometri tra borghi e natura: dove si trova il nuovo cammino inesplorato in Sicilia
È stato scoperto recentemente un nuovo percorso adatto a chi ama il trekking. Un itinerario di cinque giorni attraverso cui puoi immergerti nella bellezza dei luoghi
Un recentissimo itinerario che nasce grazie al libro "Il Cammino dei Briganti in Sicilia" di Vincenzo Asero, esperto di turismo e docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania, e Giovanni Nicolosi, guida naturalistica.
Il cammino, lungo 105 chilometri, è percorribile in cinque giorni e comprende quattro pernottamenti. Ha lo scopo di esplorare i luoghi e le vie da cui un tempo passavano i briganti nel periodo che va dai primi anni dopo l’Unità d’Italia fino all’assedio di Gangi da parte del Prefetto Cesare Mori nel 1926.
Il percorso, che va dalle Madonie ai Nebrodi, attraversa i comuni di San Mauro Castelverde, Gangi, Sperlinga, Nicosia, Troina, Capizzi, e Cesarò.
Il "Cammino dei Briganti" ha inizio proprio a San Mauro Castelverde, un affascinate borgo pieno di piccoli vicoli e vie in cui non puoi far altro che perderti. Da qui è possibile ammirare le isole Eolie, le montagne delle Madonie verso sud e quelle dei Nebrodi con cui confina ad est.
La tappa successiva è Gangi, un antico borgo medievale circondato da verdi colline, situato sulle rovine di un insediamento ellenico. Fa parte dei "Comuni Gioiello d’Italia", dei "Borghi più belli d’Italia" ed è stato premiato nel 2014 come "Borgo dei borghi".
Il paese è caratterizzato da un castello posto su un picco a più di mille metri di altezza, al di sotto del quale si sradicano decine di stradine, dove si trovano case, campanili, chiese, come la Chiesa Madre, ed i bei palazzi signorili.
Il tour prosegue a Sperlinga. Sono diversi gli elementi che rendono il sito uno dei borghi più interessanti da visitare in Italia. Primo fra tutti l'antico dialetto ancora in voga, ovvero il gallo-italico.
Tuttavia, a rendere unico il luogo sono le strutture scavate nella roccia, come le abitazioni e l'antico castello, uno dei più affascinanti dell’isola, dal momento che è stato in parte scavato in una gigantesca mole d’arenaria dai Siculi intorno al dodicesimo secolo a.C. Poi, intorno all'anno Mille, fu in parte costruito sulla stessa roccia.
Il cammino passa anche da Nicosia, un comune italiano della provincia di Enna, che sorge tra le bellezze delle Madonie e dei Nebrodi. Si trova sui declivi di quattro rupi sulle quali spiccano i ruderi del castello medievale. Tutto il paese ha questo stampo, grazie alle tipiche strade e case costruite interamente in pietra.
Al suo interno è possibile apprezzare la Cattedrale di San Nicolò dedicata a San Nicola di Bari, patrono della città, ed edificata intorno al 1340 come ampliamento di una preesistente cappella.
Il monumento presenta un imponente portale maggiore in stile gotico-normanno, adornato da motivi romanici in cui predominano le foglie d'acanto, e un elegante portico, opera degli scultori Gabriele di Battista e Andrea Mancino.
L'itinerario fa successivamente tappa a Troina, un antico balcone naturale, da cui si può ammirare l'Etna.
Il piccolo comune, entrato nel 2019 nel circuito de "I borghi più belli d’Italia", è noto, oltre che per le sue bellezze artistiche e culturali, anche per essere stato la prima capitale normanna della Contea di Sicilia.
Qui si trova uno dei più famosi monasteri basiliani della Sicilia, il Monastero di San Michele Arcangelo “Il Vecchio”.
Le penultima tappa è Capizzi, un "miracoloso" borgo sopra la cime dei Nebrodi. Il paese è noto grazie ad una sua tradizione.
Ogni anno si svolge una cerimonia che raggiunge il suo culmine il 26 luglio. In seguito alla festa del patrono, San Giacomo Maggiore, la statua del santo, disposta su una vara, viene condotta velocemente per i vicoli tortuosi del paese.
Una volta giunta a Piazza dei Miracoli, la scultura viene urtata contro il muro di una casa. Meno colpi vengono usati per distruggere il muro, maggiore sarà l'abbondanza in paese nell'anno che viene.
Il cammino termina a Cesarò. Posizionato sui Nebrodi, è il secondo comune più elevato in tutta la Sicilia. Questo rappresenta il tratto più suggestivo del dorsale dei Nebrodi.
Tra i suoi edifici, l'unico di notevoli dimensioni è il Palazzo Zito. Un tempo residenza dell’omonima famiglia, oggi è visitabile in qualità di museo. Al suo interno ci sono affreschi, arredi e pavimenti originali.
Sette imperdibili tappe nascoste fra la natura incontaminata delle Madonie e dei Nebrodi, che chiunque ami questo tipo di percorsi non può assolutamente perdersi.
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