ARTE E CULTURA
Nasce a Palermo una nuova casa editrice: Kemonia seleziona autori e opere inedite
Un marchio tutto nuovo che si affaccia con grandi intenti sul panorama cittadino e non solo. Cosa puoi inviare? Poesie, romanzi, racconti, saggistica e tesi di laurea
Per partecipare alla selezione basta inviare le proprie opere entro il 31 marzo insieme ai dati personali (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico) all'indirizzo: Edizioni Kemonia, via Vann'Antò 16 - 90144 Palermo o via e-mail a kemoniaedizioni@gmail.com. Per maggiori informazioni chiamare al numero 327 9053186.
L’ambizione è quella di ritagliarsi un proprio mercato e di camminare con le proprie gambe, da voce libera: Kemonia è infatti un progetto che guarda al passato, alla grande tradizione di scrittori palermitani e siciliani che si sono succeduti nel corso dei secoli, ma anche al presente e al futuro, alla valorizzazione di voci nuove e autori emergenti.
Prende il nome da uno dei due storici fiumi di Palermo, il Kemonia (l’altro è il Papireto), ridotto ormai a torrente sotterraneo che scorre in due condotti, il cui letto era stato ricoperto nei secoli, ma fino ai primi anni Trenta protagonista di alluvioni e capace di riemergere ancora oggi dalle viscere della città e dal proprio alveo, ad esempio in caso di forti piogge.
Come l’imprevedibile fiume anche il marchio editoriale Kemonia si prefigge di lasciare il segno, proponendo ai lettori un patrimonio di idee e di storie da valorizzare, un programma di ampio respiro, testi cruciali da riscoprire, fondamentali e rappresentativi di stagioni d’oro della città di Palermo, delle sue vette e delle sue contraddizioni, libri che magari non si ristampano da decenni, affiancati da nuove scoperte, da testi inediti.
Kemonia pubblicherà testi di narrativa, saggistica e poesia, ripartiti rispettivamente in tre collane: "I vespri", la collana di narrativa, che richiama nel nome la rivolta dei Vespri del 1282, "Gli Emiri", la collana dedicata ai testi di saggistica, si riferisce alla stagione della cultura e della presenza araba in Sicilia e "Stupor mundi", collana che ospiterà raccolte di componimenti in versi, in italiano e in siciliano, e che si ricollega e allude a Federico II di Svevia, sovrano colto, poliglotta, curioso, che come pochi seppe favorire le arti e presso la cui corte itinerante germogliò la Scuola Siciliana.
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