Il regista romano ha incontrato gli studenti dell'Ateneo palermitano nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia
Dopo la parentesi americana de "La ricerca della felicità" e "Sette Anime", riscuotendo successo di pubblico e critica,
Gabriele Muccino è tornato sugli schermi cinematografici italiani con "Baciami ancora". In occasione della presentazione del film, due sono stati gli appuntamenti che hanno visto protagonista il regista romano a Palermo, durante la giornata di
venerdì 5 febbraio. Il suo sequel de "L’ultimo Bacio", "Baciami Ancora", uscito nelle sale solo lo scorso week end, è già al secondo posto nella top ten dei film più visti in Italia. Il LUM (Laboratorio Universale Multimediale), dopo Checco Zalone e Paolo Virzì, ha fornito l'occasione agli studenti dell'Ateneo palermitano alle ore 11, Gabriele Muccino, all’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia. L'incontro, moderato dal docente di cinema
Rino Schembri, docente di Storia e critica del cinema e curatore della manifestazione, è stato spunto di riflessione in relazione al film ma anche alla differenza che intercorre tra il cinema hollywoodiano e quello italiano.
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Nel pomeriggio, alle ore 17.30, alla Feltrinelli Gabriele Muccino ha incontrato il pubblico che lo sta premiando al botteghino. Un successo di pubblico prevedibile: il film di Gabriele Muccino è stato preceduto soprattutto dal clamore. Dopo "L’ultimo bacio", pellicola del 2001, con cui il regista romano è stato premiato con cinque David di Donatello, il film è stato archiviato come un successo. Si aspettava da tempo un film che proseguisse a raccontare la storia di Carlo (Stefano Accorsi) e Giulia (Vittoria Puccini), i due protagonisti de "L’ultimo bacio" (in cui al posto della Puccini, c'era Giovanna Mezzogiorno). Ci sono voluti nove anni perché i personaggi, insieme al cast (quasi) al completo (da Sabrina Impacciatore a Giorgio Pasotti, da Pierfrancesco Favino a Claudio Santamaria, fino a Marco Cocci) ritornassero sul grande schermo. Stessi argomenti, l’amore, la fedeltà, le responsabilità, le sconfitte e i successi delle scelte dei personaggi: ecco i temi dell'immaginario mucciniano che dopo tanto tempo continuano ad essere gli stessi di sempre.